Comincia oggi un breve viaggio sull’evoluzione dei moduli del calcio attraverso le sigle numeriche che siamo abituati a leggere prima delle formazioni calcistiche.
I moduli del calcio sono diventati i protagonisti di questo sport sempre al primo posto come seguito popolare: siamo passati a un tipo di gioco sempre più tattico e costruito sia sulle qualità tecniche della rosa a disposizione, sia sulle caratteristiche degli avversari. Vediamo quali sono gli schemi più diffusi in questo momento. Gli schemi del calcio vengono definiti principalmente dal numero di giocatori che l’allenatore sceglie di schierare in difesa. Tra i moduli più diffusi oggi ci sono, ad esempio, quelli con tre difensori: il 3-3-1-3, o la sua variante 3-4-3, dove i quattro attaccanti sembrano formare la punta di un forcone. Questo era un modulo molto usato in passato per contrastare il cosiddetto catenaccio, mentre oggi viene usato molto di meno. Il 3-4-2-1 è, invece, uno dei moduli di calcio più utilizzati sia in Italia che all’estero perché garantisce spettacolo e prevede lo schieramento di tre difensori centrali, 4 centrocampisti, due trequartisti, i quali in fase offensiva vanno ad agire come due mezze punte, e poi una punta centrale, che può essere il classico centravanti oppure un’altra mezz’ala. Il 3-4-1-2 è più o meno lo stesso schema di calcio, con la sola differenza nel trequartista che diventa uno solo, alle spalle di due punte di movimento oppure di stazza pesante che a turno presidia la parte centrale dell’area di rigore avversaria.
(continua)
Vincenzo Grassano
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