“Dialoghi con Leucò” Nuova proposta editoriale

LIBRI / Libro cartaceo + audiolibro, per i ventisette racconti scritti fra il 1945 ed il 1946 da Cesare Pavese

In uscita  giovedì 9 settembre

Santo Stefano Belbo (Cuneo)

Era l’opera che Cesare Pavese – scrittore, poeta, traduttore, critico letterario, fra i maggiori intellettuali del secolo scorso –considerava come la più importante del suo percorso di scrittura e della sua attività letteraria. Il suo “capriccio”, il suo “quarto di luna” ebbe a definire lui stesso i“Dialoghi con Leucò” (27 racconti brevissimi, a sfondo mitologico e simbolico in cui divinità ed eroi della Grecia classica discutono i grandi temi universali dell’esistenza) in occasione della prima pubblicazione nel 1947. Libro per lui così importante (“l’unico che valga qualcosa”, scriveva manu propria in una lettera indirizzata a Parigi, il 25 agosto del ’50, al critico cinematografico Nino Frank) da diventare spazio su cui lasciare impresse le sue ultime parole rivolte al mondo. Era il 27 agosto del 1950, quando il corpo senza vita di Cesare Pavese, nato il 9 settembre del 1908 a Santo Stefano Belbo nell’Alta Langa, fu trovato disteso sul letto –  dopo avere ingerito oltre dieci bustine di sonnifero- in una camera dell’albergo “Roma” in piazza Carlo Felice a Torino, dove soggiornava dal giorno precedente. Accanto, sul tavolino, a fargli compagnia nel suo estremo viaggio, proprio il libro da lui più amato, i “Dialoghi con Leucò”, recanti sulla prima pagina le sue ultime parole: “Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi”. Qualche mese prima, nel giugno del ’50, aveva vinto il “Premio Strega” con “La bella estate” e, dieci giorni prima, aveva scritto sul diario (pubblicato postumo nel 1952 con il titolo “Il mestiere di vivere. Diario 1935 – 1950”): “Questo il consuntivo dell’anno non finito, che non finirò…Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più”. Parole che scavano l’anima, in cui si legge a chiare lettere il profondo disagio esistenziale di un uomo,  di uno scrittore per cui tutto è ormai buio totale. Silenzio, dolore, massacro dell’anima. La sua fama superò di gran lunga, però, la sua breve vita. E le sue parole, le  sue opere, continuano e continueranno ad accompagnarci come fossero appena partorite dalla sua penna e dal suo pensiero. Nasce di qui l’dea di omaggiare il grande scrittore di Santo Stefano Belbo con una nuova proposta editoriale, nata dalla collaborazione fra la “Fondazione Cesare Pavese” ed “Emons” dedicata proprio ai suoi tanto amati “Dialoghi”: una proposta da  leggere e da ascoltare, un audiolibro con le voci recitanti di sei attori (fra i più apprezzati del panorama teatrale italiano, da Michela Cescon a Paolo Cresta, da Alessandro Curti a Marcello Fois a Iaia Forte e a Neri Marcoré), accompagnato dal libro cartaceo, con la curatela dello scrittore Marcello Fois, che andrà a far parte della nuova collana “Double face” di “Emons”, editrice leader nella realizzazione di audiolibri. Così, nell’anno in cui sono scaduti i diritti per la pubblicazione delle opere pavesiane, i “Dialoghi con Leucò” saranno presentati, nella nuova veste editoriale, il prossimo giovedì 9 settembre, giorno del compleanno di Pavese,  a Santo Stefano Belbo (Cn) nel corso del “Pavese Festival”, organizzato ogni anno dalla “Fondazione” a lui dedicata e diretta da Pierluigi Vaccaneo. Alle ore 18.30, sul palco di Piazza Umberto I, Marcello Fois, la “Fondazione” ed “Emons” racconteranno il progetto e leggeranno, con sottofondo musicale di Gavino Murgia, diverse pagine dei racconti. Alle ore 21.30 l’attore Alessandro Preziosi proporrà in prima nazionale un ampio viaggio, tra letture e musica, nell’opera di Pavese.  “Nei ‘Dialoghi con Leucò’ il lettore trova uno specchio – spiega Pierluigi Vaccaneo – in cui trovare e ritrovare il proprio percorso umano, attraverso il Mito e la traduzione che del Mito fa Pavese stesso. I ‘Dialoghi’ sono dunque una conversazione a più voci, dove lettore, autore, personaggi e Mito sono sullo stesso piano, svelati. Dare voce a questo dialogo, attraverso l’audiolibro che assieme a ‘Emons’ abbiamo realizzato, è offrire a un pubblico sempre più vasto, attraverso grandi artisti italiani, una nuova opportunità di conoscenza e consapevolezza. Una sfida che la casa editrice Emons ha accolto con entusiasmo e passione, condividendo una visione inclusiva e partecipata della cultura che la nostra ‘Fondazione’ sta portando avanti con le sue diverse attività”.

g.m.

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