Federico Buratti Grand Hotel Sitea

Chi è Federico Buratti, amministratore di Grand Hotel Sitea e Royal Palace Luxury Suites

Aziende di Valore, rubrica a cura di Progesia Management Lab

Nel cuore di Torino, incastonato in uno di quei palazzi tutelati come patrimonio artistico che rendono la città sofisticata ed elegante, sorge il Grand Hotel Sitea che da quattro generazioni accoglie gli ospiti con savoir-faire per trasformare il loro soggiorno in un’esperienza indimenticabile. Locale Storico d’Italia, dagli Anni ’30 ad oggi le sue stanze hanno ospitato con discrezione musicisti, attori, premi Nobel e protagonisti dello sport. I fratelli Federico e Niccolò Buratti – rispettivamente Amministratore e Responsabile della parte Food & Beverages dell’albergo – hanno proseguito con successo la tradizione famigliare. Sotto la loro guida il Grand Hotel Sitea ha riconfermato l’allure e lo charme che lo contraddistinguono, il rinomato Ristorante Carignano ha ottenuto la prestigiosa stella Michelin grazie allo Chef Fabrizio Tesse e accoglie non solo gli ospiti dell’albergo ma anche i Torinesi, il bistrot Carlo e Camillo, adiacente al ristorante e all’hotel, propone una ristorazione che unisce raffinatezza e informalità. Ma l’interpretazione più sofisticata dell’art de vivre torinese dei fratelli Buratti trova il suo apice nel Royal Palace Hotel & Spa: sei suites extra luxury destinate ad una clientela che ama la privacy e un servizio personalizzato che punta sull’eccellenza più esclusiva. Un progetto originale per Torino, ma che è stato capito e accolto con entusiasmo dai turisti italiani e stranieri.

Federico, ripercorriamo i momenti salienti della vostra lunga tradizione nell’hôtellerie?

“Mio fratello Niccolò ed io rappresentiamo la quarta generazione Buratti alla guida del Grand Hotel Sitea e la nostra Famiglia è anche proprietaria dell’immobile. Nel 1925 mio nonno acquistò la Società Esercizio Alberghi Torino S.p.A. che gestiva le terme all’interno degli alberghi. Eccetto nel periodo in cui venne sequestrata dalle SS per utilizzarla come base a Torino, abbiamo sempre gestito la conduzione della struttura. Negli anni ‘90-2000 abbiamo effettuato un importante lavoro di ristrutturazione durante il quale fu costruito il quinto piano in cui si trovano le 8 suites che vennero utilizzate come sede degli uffici della Coca Cola, main sponsor dei Giochi Olimpici invernali del 2006. Da sempre il Grand Hotel Sitea è riconosciuto come l’albergo degli artisti perché ha ospitato ed ospita personaggi quali il trombettista Louis Armstrong, la soprano Maria Callas, il regista Dario Argento, il Premio Nobel Rita Levi Montalcini, la scrittrice Banana Yoshimoto e di recente l’attore Kevin Spacey. Considerandolo un aspetto fondamentale per assicurare agli ospiti un’esperienza indimenticabile, nel 2017 abbiamo deciso di inaugurare il ristorante gourmet Carignano a cui si è affiancato successivamente il bistrot Carlo e Camillo. Grazie alla maestria dell’Executive Chef Fabrizio Tesse, già stellato alla Locanda di Orta, nel 2018 il ristorante ha ricevuto la stella Michelin, mentre il bistrot è un mix di raffinatezza, informalità e storia piemontese. Entrambi i locali sono aperti agli ospiti dell’albergo a 5 stelle, ma anche a coloro che vogliono godere dell’art de vivre torinese. Poiché non ci fermiamo mai, abbiamo anche inaugurato il Carignano banqueting per soddisfare una clientela di alto livello che può rivolgersi a noi per curare eventi aziendali, matrimoni, feste private e business lunch, mentre nel 2019 abbiamo iniziato i lavori del Royal Palace Hotel & Spa”.

Il Royal Palace Hotel & Spa ha una filosofia che punta sull’extra luxury e sull’eccellenza. Di cosa si tratta e quale tipo di accoglienza offre agli ospiti? 

“La filosofia è far sì che il palazzo storico in cui sorgono le Royal Suite De Luxe sia un prolungamento della propria casa. Per questa ragione garantiamo la massima riservatezza e una personalizzazione del servizio. Ogni suite è in versione modulare per poter creare un’ambientazione di oltre 500 metri quadrati adatta alla nobiltà, al mondo dello show biz e ai più facoltosi imprenditori di tutto il mondo che soggiornano a Torino da soli o con la famiglia o con lo staff al seguito. Gli ospiti possono usufruire dei servizi di un butler che si è diplomato all’International Butler Academy, la prestigiosa scuola olandese per diventare maggiordomi. All’interno delle suites è possibile anche concordare uno show cooking firmato dallo chef stellato Fabrizio Tesse ed usufruire in maniera esclusiva della SPA composta da doccia emozionale, cromoterapia, sauna e bagno turco”.

Chi soggiorna al Royal Palace Hotel può usufruire dei servizi offerti dal Grand Hotel Sitea?

“La vicinanza al Grand Hotel Sitea garantisce a tutti i clienti la possibilità di utilizzare la palestra che si trova all’interno dell’albergo, il raffinato ristorante Carignano, il bistrot Carlo e Camillo per un pranzo informale o un aperitivo di lusso, l’American Bar per un piacevole dopo cena e di tutto ciò che caratterizza la nostra arte di accogliere”.

Cosa vi ha indotti a concepire questo spazio esclusivo destinato ad un target altamente selezionato?

“Il raggiungimento di certi standard qualitativi legati a piccoli numeri ci ha fatto pensare che Torino, dove ci sono immobili stupendi legati alla nostra storia, fosse la location ideale. Il Royal Palace Hotel & Spa sorge in quella che fu la casa di Emanuele Luserna di Rorà, Sindaco quando la città perse il ruolo di capitale d’Italia. La nostra idea era creare delle sinergie che valorizzassero sia Torino, con i suoi palazzi storici e raffinati, sia il territorio e recuperare quei patrimoni che sono dei piccoli musei ricchi di fascino e storia. Conosciamo i numeri del capoluogo e sappiamo che a molti può sembrare un azzardo, ma eravamo consapevoli che in città c’era questo mercato di nicchia e volevamo rispondere alle sue esigenze. Abbiamo acquistato l’edificio nel 2018 e abbiamo impiegato un anno per ristrutturarlo. Nel 2019 abbiamo terminato la quinta suite delle sei in progetto e benché non abbiamo pubblicizzato nulla, abbiamo subito ottenuto buoni risultati. Nel 2020, durante il lockdown causato dal Covid-19, un petroliere è rimasto bloccato a Torino e ha affittato le suites per la famiglia e il suo staff e prossimamente il Royal Palace Hotel & Spa sarà la sede di uno dei prestigiosi sponsor degli ATP Finals che si terranno a Torino”.

IL FOCUS DI PROGESIA

“Lasciare un’esperienza memorabile ai nostri clienti è l’obiettivo del progetto delle Royal Suite De Luxe, ci racconta Federico Buratti. “Abbiamo riservato una location d’eccezione, il Palazzo Luserna Rorengo, ai clienti che amano e vogliono vivere un’esperienza di soggiorno circondati dalla creatività e dalle opere d’arte”.

La struttura, controllata dalla sovraintendenza delle Belle Arti, richiama gli sfarzi e la cultura di 100 anni di storia. Un pieno tuffo nel passato, ma con uno sguardo rivolto all’innovazione e alla cura dei dettagli per migliorare la qualità della vita e stravolgere in maniera positiva il significato di accoglienza e benessere delle strutture ricettive di oggi.

“I nostri clienti hanno l’opportunità di respirare l’arte attraverso un’esperienza autentica, densa di significato storico e culturale. Non solo quindi un servizio, ma un percorso genuino che si apprezza attraverso i 5 sensi, potendo usufruire di un maggiordomo dedicato e di un servizio personalizzato di show cooking.

Il progetto di hotellerie, spiega Federico Buratti, “è formulato per garantire la privacy agli ospiti delle suite e, allo stesso tempo, mostra un’attenzione al servizio quasi sartoriale. Ogni dettaglio è costruito su misura per rispondere alle specifiche esigenze dei nostri visitatori. Nulla viene lasciato al caso”.

“La relazione con il cliente, ci racconta Federico Buratti, si costruisce a partire dal primo contatto, che sia la risposta ad una mail o ad una telefonata. Compatibilmente con le caratteristiche dei nostri ospiti, creiamo un percorso che possa supportarli e renderli partecipi di un’esperienza memorabile per tutta la durata del viaggio. Per questo è fondamentale conoscere e anticipare le esigenze di chi sceglie di vivere per un breve periodo in una città come Torino, considerata la meta principale per visitare e curiosare le bellezze del territorio piemontese e non solo”.

Quali sono quindi gli strumenti per migliorare la pianificazione di un viaggio e contribuire a creare una Customer Experience di successo?

“E’ molto importante, ci spiega Federico Buratti, offrire informazioni sulla città, dando la possibilità di sentirsi come a casa, sperimentando in tranquillità le curiosità e le caratteristiche del territorio; inoltre è fondamentale creare e suggerire una mappa dei percorsi itineranti a seconda delle attività preferite (musei, concerti, mostre, ecc..).

E per concludere, aiutare gli ospiti a stabilire una connessione emotiva con le persone e con il luogo, facendoli sentire coccolati e accompagnati in una dimensione di comfort e sicurezza”.

 

Coordinamento: Carole Allamandi
Intervista: Barbara Odetto
Focus: Daniela Argentina

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