A Chieri c’è “Con-tatto”

Siglato, fra Amministrazione e “Cittattiva”, il Patto di condivisione a favore dei minori più fragili

Chieri (Torino) L’hanno chiamato “Con-tatto”. E’ il nuovo Patto di condivisione siglato, nei giorni scorsi, dal Comune di Chieri e dalla Cooperativa sociale “Cittattiva”, teso a supportare in modo concreto le famiglie chieresi con minori per i quali siano necessari bisogni educativi speciali. Da anni impegnata sul territorio attraverso la gestione di molteplici servizi dedicati ai ragazzi più fragili e di attività di supporto alle famiglie (dall’assistenza educativa e scolastica al servizio disabili territoriali), “Cittattiva”, al fine di portare avanti al meglio la propria attività, s’è trovata a condividere con il Comune di Chieri l’esigenza di “reperire un luogo di incontro, di gioco e di confronto,dove praticare attività laboratoriali e ricreative, nonché offrire ai genitori l’opportunità di trovare risposte adeguate ai loro dubbi e quesiti, supportati da educatori professionali”. L’esigenza è stata posta sul tavolo. Per concludersi con il Patto in questione che prevede un calendario di attività gratuite (incontri laboratoriali, ricreativi per i minori e di supporto e condivisione per le famiglie coinvolte) che si svolgeranno in presenza presso il “Centro Giovanile Arka” (un pomeriggio a settimana, ma si prevedono anche alcuni sabati mattina entro la fine dell’anno) e in parte anche presso la sede della Cooperativa, ovvero in “modalità on line” qualora non sia possibile lo svolgimento in presenza. Inoltre. “Cittattiva” metterà a disposizione 15 educatori volontari (per un impegno di circa 200 ore), educatori e psicologi a supporto delle attività (per un impegno di circa 94 ore) e la strumentazione necessaria (pd e lavagna LIM).
Commenta il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero: “Grazie a queste attività laboratoriali e ricreative potremo rafforzare la nostra rete di supporto alle famiglie con minori fragili o con bisogni educativi speciali, accogliendole in spazi adeguati, e, quando non possibile, in spazi online. Sono famiglie che stanno pagando un prezzo particolarmente doloroso a causa della pandemia. Questo patto riguarda un bene comune immateriale, ovvero l’inclusione sociale di quella fascia di popolazione in situazioni di particolare fragilità e difficoltà”.
Attualmente a Chieri, sono 21 i Patti di condivisione già attivati, molti in fase di rinnovo, mentre altri verranno prossimamente siglati. “Si tratta di uno strumento – prosegue il sindaco – che consente di coinvolgere e rendere protagonisti i cittadini nella gestione e nella cura dei beni comuni, materiali o immateriali”.
Chieri, per altro, è stato tra i primi Comuni italiani ad adottare, nel 2014, un “Regolamento comunale per la partecipazione nel governo e nella cura dei beni comuni”.  “Disciplina che rende possibili – conclude Sicchiero – le ‘azioni di cittadinanza attiva’, attraverso un percorso che muove dalle proposte avanzate dai cittadini per arrivare, per l’appunto, ai ‘patti di condivisione’, che disciplinano i vari aspetti della gestione e della cura dei Beni, definendo gli impegni sia dell’amministrazione sia dei cittadini”.

g. m.

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