Scuolabus, come organizzare i trasporti?

L’organizzazione del trasporto scolastico sta creando notevoli problematiche ai Sindaci e alle Amministrazioni, in particolare nei Comuni piccoli e montani.

Come previsto dall’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio, del 7 agosto, gli Enti stanno ripensando l’organizzazione, sia diretta, in economia, visto che tanti Comuni si occupano dei “pullman gialli” per bambini e ragazzi che devono andare a scuola, sia con le aziende che hanno in appalto i servizi, ma anche a livello sovracomunale ove sono Unioni montane e Comunità montane a organizzare i servizi. Uncem sta raccogliendo notevoli preoccupazioni dei Sindaci, sui quali cade la responsabilità dell’organizzazione del trasporto per evitare che siano questi dei vettori non adeguati per contenere e azzerare il contagio da covid-19. Non basteranno solo risorse economiche in più, da trasferire dallo Stato e dalle Regioni ai Comuni e agli Enti territoriali ad esempio per igienizzazione e sanificazione dei mezzi una volta al giorno. Uncem ha scritto ai Ministri dei Trasporti e dell’Istruzione di poter fare un approfondimento urgente: nelle linee guida statali per il trasporto scolastico ci sono alcune questioni troppo gravose per i Comuni. Come la durata del viaggio, fino a 15 minuti, che permetterebbe, secondo le attuali regole, di non rispettare il distanziamento. “Se il trasporto pubblico urbano viaggerà senza distanziamento, indipendentemente dal tempo, è necessario che anche sugli scuolabus, su tutto il trasporto scolastico si viaggi a pieno carico“, evidenzia il Presidente nazionale Uncem. Dunque si seguano regole uguali per tutti. E il Ministero accolga la proposta Uncem di un tavolo specifico per i territori montani, per i piccoli Comuni, nei quali l’organizzazione del trasporto è funzionale al contenimento dello spopolamento e dell’abbandono. Occorre riconoscere le peculiarità organizzative, stanziare risorse aggiuntive, supportare i Sindaci nell’organizzazione del trasporto, con flessibilità di regole che finora però non sono ste riscontrare nell’interlocuzione con gli Uffici scolastici regionali per definire classi e modalità di costruzione del sistema scolastico.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Nubifragio in città, cadono due alberi in corso Matteotti

Articolo Successivo

Migliaia di visitatori al Museo del Cinema

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta