Per l’industria torinese (anche) il 2020 sarà un anno difficile

Secondo il presidente degli industriali torinesi, Dario Gallina, il governo attuale e i i governi che si sono succeduti “non hanno capito la difficoltà della situazione economica e hanno anzi  aggravato il carico dell’imposizione fiscale sulle aziende”

 

E’ in sintesi il  senso nella lettera che Gallina ha inviato alle imprese associate. Scrive Gallina che con la crescita del Pil ferma a un “risicatissimo 0,2% annuo e una produttività del lavoro in continuo calo, se manca  una forte spinta generata a favore delle imprese e degli investimenti dovrebbe essere evidente che non si esce dalla stagnazione”.

“Nella legge di bilancio, bilancio già gravato da precedenti provvedimenti onerosissimi come ‘Reddito di Cittadinanza’ e ‘Quota 100’ – commenta Gallina – sono state introdotte norme che, insieme  con l’incertezza del diritto, sono macigni sulle prospettive delle imprese”, riferendosi all’introduzione dei reati tributari nel sistema delle sanzioni amministrative che consente  di confiscare le aziende prima di una sentenza passata in giudicato. Per il leader dell’Unione industriale subalpina anche provvedimenti  come la ‘plastic tax’ e la ‘sugar tax’ , anche se ridotti e rinviati sono autentiche tasse sulle imprese, senza alcun beneficio ambientale.

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