Vivere è pensare. E rispettare gli altri

La sentenza di assoluzione per Marco Cappato, pronunciata dai giudici della Corte d’assise di Milano, cancella l’imputazione di aiuto al suicidio per aver accompagnato Fabiano Antoniani, conosciuto dai più come “dj Fabo”, in una clinica svizzera a morire

 

E’ una sentenza storica, importante. E ci induce a riflettere sulla necessità di nuove norme di legge su questi temi delicati.

Qualche anno fa un bel film di Marco Bellocchio, Bella addormentata, presentato a Venezia, riaprì le polemiche sui temi etici, raccontando vari episodi sullo sfondo degli ultimi sei giorni di vita di Eluana Englaro. Nonostante il film non offrisse tesi o risposte, rispecchiando e rispettando i diversi stati d’animo nell’opinione pubblica su temi che toccavano le sensibilità etiche, le polemiche si sprecarono. Ripensando ora a quel film e all’ultima sentenza è naturale domandarsi come e quando si potrà discutere serenamente dei grandi interrogativi proposti dalla scienza e dalla bioetica. Un tempo ( non lontano) i temi etici riguardavano divorzio e aborto, ai quali si sono aggiunti il riconoscimenti dei diritti degli omosessuali, la fecondazione assistita, il testamento biologico, l’eutanasia, l’utilizzo delle cellule staminali. Il pensiero laico, in questi anni e di fronte a questi problemi è parso timido e incerto, quasi frastornato dal clamore di chi ha preferito gridare il proprio sdegno e la sua contrarietà ideologica. Eppure il dibattito sui temi “eticamente sensibili” è più aperto che mai e bisogna affrontarli senza i paraocchi. La gravidanza, la nascita, la vita , l’amore, la malattia e la morte un tempo erano regolate da quelle che venivano chiamate “leggi di natura”. Inviolabili e immutabili per secoli, davanti alle quali non si poteva far altro che chinarsi. Ora il mondo è più ricco di possibilità e di necessità. Ognuno di noi può scegliere come e quando mettere al mondo un figlio, correggerne le malattie prima della nascita. Ognuno di noi può scegliere come vivere, amare e (perché no?) come morire. Si sono allargati gli spazi di libertà. Con grande rispetto, bisogna tenerne tutti conto. Politica e diritto potranno dire la loro, ma nel rispetto più rigoroso della libertà degli individui e della laicità dello Stato. E’ bene che nessuno lo scordi, qualsiasi opinione intenda esprimere.

Marco Travaglini

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