IN PIEMONTE SITUAZIONE IN EVOLUZIONE. LA PROTEZIONE CIVILE MOBILITATA SU TUTTO IL TERRITORIO
Sabato 23 novembre ore 20,30 aggiornamento dalla Sala Operativa di Corso Marche
Le rilevazioni Arpa evidenziano che le precipitazioni delle ultime ore hanno determinato un incremento generalizzato dei livelli idrometrici di tutti i corsi d’acqua del reticolo principale e secondario, con superamento della soglia di pericolo per i torrenti Bormida e Orba, e il Tanaro alla sezione di Montecastello (AL).
Sul settore settentrionale i corsi d’acqua sono in crescita, ma ancora al di sotto delle soglie di pericolo. Si segnala il raggiungimento del livello di guardia del Ceronda, del Malone e del Cervo ( Biellese e Torinese).
La situazione più critica si registra in provincia di Alessandria, dove si registrano 115 evacuati in via precauzionale, 22 ad Acqui Terme, 6 Cremolini, 20 ad Ovada, 8 a Prasco, 10 ad Alessandria, 3 a Gavi, 40 a Chiaverano nel torinese e 6 a Ormea nel cuneese, si segnalano notevoli disagi alla viabilità locale legati a smottamenti o allagamenti.
Sono aperti 80 Coc ( Centri Operativi comunali),20 COM , (Centri Operativi misti), 4 Ccs, (Centri coordinamenti soccorsi), e 6 Sop, (Sale operative di Protezione civile).
In sede di Ccs (Centro coordinamento soccorsi) della Prefettura di Torino è stata decisa l’attivazione del livello 3 del piano speditivo (piano di gestione dell’emergenza) per la frana di Quincinetto. Di conseguenza dalle 17.30 l’autostrada A5 è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni da Ivrea a Pont-Saint-Martin per tutti i mezzi.
Aipo (Agenzia interregionale del fiume Po) ha comunicato che nelle prossime 24 ore il Po potrebbe superare la soglia 2 di criticità (moderata, colore arancione) nel tratto piemontese ed entrare, nell’arco delle 36 ore, nel livello 3 di criticità (elevata, colore rosso) in alcune sezioni a valle di Torino.
Sono al lavoro sul territorio oltre 1000 volontari del Coordinamento regionale e 192 del Corpo Aib; sono stati richiesti alla Protezione civile oltre 8000 sacchetti di sabbia, motopompe e 1 cisterna per acqua potabile.
Per la viabilità si segnalano circa 60 Strade provinciali chiuse per smottamenti ed allagamenti, sopratutto nell’alessandrino, mentre RFI ha attivato fra Acqui ed Alessandria un servizio sostitutivo
AGGIORNAMENTO La piena del Po è imponente anche a Torino e nel pomeriggio la zona dei Murazzi è stata chiusa, a veicoli e persone, con un’ordinanza firmata dalla sindaca Chiara Appendino. Il divieto di transito è esteso al Borgo Medievale. Sospese tutte le attività sul fiume, come le società di canottaggio già avvisate ieri dell’arrivo dell’emergenza
Assessore Gabusi: «Limitare gli spostamenti e seguire i canali informativi»
Torino, 23 novembre 2019
«Oggi avremmo dovuto essere ad Alba, dove quasi mille persone ci aspettavamo per celebrare i 25 anni dalla grande alluvione del 1994. Invece stiamo vivendo una nuova emergenza maltempo; una delle più importanti degli ultimi anni». Così l’assessore della Regione Piemonte alla Protezione civile Marco Gabusi, che sta seguendo costantemente la situazione meteo con la sala operativa, aperta da ieri sera a mezzanotte fino al termine dell’emergenza.
«Il contesto non è semplice – sottolinea l’assessore Gabusi –. Il quadro è in continua evoluzione e al momento non possiamopurtroppo dare notizie di miglioramento. Il numero delle persone evacuate è alto ed è in continuo aumento. Ci sono frazioni isolate, ma comunque in contatto con la protezione civile per eventuali operazioni di assistenza. Anche le strade stanno subendo chiusure, mentre le ferrovie per il momento sembrano meno danneggiate. Tutti i centri operativi di protezione e soccorso sono allertati, tantissimi Centri Operativi Comunali sono aperti e man mano che riescono altri aprono per il primo soccorso alle popolazioni».
«Consigliamo, anzi chiediamo, ai cittadini di limitare il più possibile gli spostamenti. E soprattutto di seguire gli aggiornamenti e i consigli sui canali ufficiali. Abbiamo la migliore protezione civile d’Italia, ma anche i cittadini possono fare la differenza seguendo le norme di comportamento corrette. Appena le condizioni lo permetteranno mi recherò sui territori colpiti, come fatto per i passati eventi metereologici, e avvierò le richieste di stato di emergenza per il post alluvione».
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