Unforgettable Childhood – L’infanzia indimenticabile –
Artisti italiani e israeliani raccontano l’infanzia , a sessant’anni dalla Dichiarazione dei diritti del fanciullo
Polo del ‘900 (via del Carmine 14)
Dal 5 Novembre all’1 Dicembre
Tenera, eterea, rappresentativa, essenziale, costruttiva, sorprendente e comune a tutti gli uomini è l’infanzia. Al tempo stesso anche tramite di dolore, ma anche di gioia, di sperimentazione, di rivincita, di confronto.
Così verranno rappresentate le fiabe dei bimbi del mondo , interpretate da oltre 50 artisti italiani e israeliani che caratterizzeranno la mostra Unforgettable Childhood – L’infanzia indimenticabile, dal 5 novembre al 1° dicembre al Polo del ‘900 .
A sessant’anni dalla Dichiarazione dei diritti del fanciullo ,celebrati il prossimo 20 Novembre , in concomitanza alla Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza , questa mostra porta al Polo del ‘900 una vera e propria esibizione di storia, la più toccante e significativa, che va ad abbracciare l’infanzia in tutta la sua essenza, tutelandone la natura , la sua crescita e il suo valore.
La mostra Unforgettable Childhood – L’infanzia indimenticabile verrà curata da Ermanno Tedeschi , il quale asserisce che “tutti siamo stati piccoli ; durante la vita si può non diventare padri, mariti o mogli , e il solo fatto di esistere implica un’infanzia : una frase comune a tutti e come tale indelebile. Ho chiesto agli artisti di fissare questa fase dell’esistenza in cui tutto è possibile, quando le azioni del bambino sono continue sperimentazioni in cui si esercita ad essere, con semplicità e naturalezza l’adulto di domani. Nasce così il progetto Unforgettable Childhood, ll risultato sono soggetti, oggetti e momenti della vita quotidiana, testimoni di quanto la nostra vita abbia la necessità di ricordare il passato per vivere il presente e costruire il futuro : questo il criterio delle mie scelte curatoriali”.
Nelle parole di Ermanno Tedeschi , sensibile curatore di questa mostra eccezionale, si evidenzia un credo fortemente significativo, reale e spontaneo nella sua conversione nell’arte, la più delicata, fantasiosa e profonda. Una scelta la sua davvero realistica che accompagna tutti, grandi e piccini, ad abbracciarne i contenuti, nella curiosità di un credo che accarezza ognuno di noi , nella propria identità, intimità, nella storia che ci appartiene più da vicino e non solo .
Nella mostra da lui curata minuziosamente, si evidenziano le curiosità dei bambini nell’appropriarsi degli oggetti che li circondano. Questa ricerca viene riproposta dagli artisti con svariate tecniche : dal cucito alla penna 10 colori, dall’acquarello ai tessuti, al ferro , alle graffetta d’acciaio inox, dal sughero all’acciaio lucidato a specchio, dai giornali al nastro adesivo, legno e carta stagnola. La varietà degli strumenti rispecchia di gran lunga quella dei temi proposti– Le opere saranno rappresentate da scene dedicate all’affettività, a quelle del gioco, al rapporto genitori-figli, alla fisicità del bambino in tutta la sua evoluzione.
Con questa mostra : Unforgettable Childhood, il Polo del ‘900, nella persona di Sergio Soave, Presidente di questa Fondazione, lancia una corda di solidarietà all’Unicef in vista di due importanti anniversari storici legati all’infanzia . Il 20 Novembre prossimo infatti , si celebra la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che coincide con il sessantesimo anniversario della Dichiarazione dei diritti del fanciullo , redatta dalla Società delle Nazioni già nel 1924, in seguito alle conseguenze che la Prima guerra mondiale produsse in particolare sui bambini e approvata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, nel 1959. Egli interviene sostenendo che : “se si considerano le immagini sulla ricorrente tragedia dell’infanzia ,tormentata dalla fame, dalle guerre, e dallo sfruttamento : certo , vorrebbe dire che quelle nobili carte sono state acqua sulla pietra. Ma il nostro dovere civile di memoria rimane intatto. Il Polo del ‘900 è nato per questo. La mostra curata da Ermanno Tedeschi va esattamente in questa direzione, anche se vi stupirà l’essenza della denuncia dello specifico torto che gli adulti continuano a riservare all’infanzia. Ciò che è stato chiesto agli artisti è rappresentare l’immagine non traumatica o drammatica, ma intima e profonda di quell’età della vita. Perchè se l’infanzia è questa , per quale ragione offenderne il corso o la natura ? Perchè avvizzirne creatività e speranze? Queste e tante altre domande la mostra propone. E confidiamo che le risposte siano migliori di quelle che il mondo ci presenta”.
Un messaggio quindi positivo quello di Sergio Soave affigliato alla cura della mostra di Ermanno Tedeschi. Un connubio di bellezza e meraviglia che nonostante la storia racconti essere anche molto contaminato dall’esatto opposto, caratterizza un’insieme di valori e di speranze che al contrario ci fanno ben sperare di essere proiettate nella luce di una miglioria assai più matura di un’umanità invece molto più attenta, più preparata e più generosa, nello sviluppare, come in questo caso tramite l’arte , argomenti assolutamente odierni che le opere d’arte degli artisti italiani e israeliani sottolineeranno , al fine di meglio interpretare il mondo che ci circonda e i fenomeni che lo popolano. Uno strumento di educazione alla diversità , alla complessità e all’inclusione.
Cosa meglio dell’arte, nella sua libertà di esporre e interpretare può trasmettere ciò ?
Federica Tabbò, coordinatrice dei Servizi Educativi Polo del ‘900, durante il periodo espositivo, sarà infatti l’ideatrice di attività educative da associare alla mostra, proprio in merito alle osservazioni sopra citate.
Durante il periodo espositivo infatti sarà possibile effettuare, su prenotazione, visite guidate rivolte a famiglie e bambini, accompagnati dal raccontastorie Davide Toscano (23 Novembre, 30 Novembre, 7 Dicembre) . Per le scuole del territorio è possibile fare richiesta per visite guidate dedicate ai gruppi classe. Per prenotazioni : 011-01120780.
Altri appuntamenti in programma sono : “Il curatore racconta” che consente al pubblico di visitare la mostra accompagnati dal curatore Ermanno Tedeschi (19 novembre 3 dicembre. Prenotazioni: 011-01120780) e la presentazione in anteprima del libro “Mi chiamo Nelson Grisù”, di Marco Benadi, autore e artista coinvolto nella mostra (24 novembre).
Per la prima volta a Torino la mostra Unforgettable Childhood – ha viaggiato da Matera a Tel Aviv , da Ravenna a Bologna e dopo l’approdo al Polo del ‘900 di Torino conclude il suo viaggio al Museo Billotti di Roma.
La mostra è visitabile al Polo del ‘900 (via del Carmine, 14 – Torino) da venerdì 6 novembre a domenica 8 dicembre, dalle h. 10 alle h. 18. Accesso gratuito.
Inoltre si ringraziano gli sponsor che hanno partecipato attivi a questa bellissima iniziativa. La mostra Unforgettable Childhood – l’Infanzia indimenticabile, è stata realizzata con il contributo di Fondazione CRT e Camera di Commercio , con il sostegno di Banca Patrimoni Sella & C.
La mostra è sponsorizzata da Reale Mutua Assicurazioni , Fondazione De Benedetti Cherasco Onlus, Chiusano & C. Immobiliare.
Un’iniziativa davvero unica nel suo genere questa, che ci coglie preparati ma anche impreparati ,perchè laddove c’è bellezza e lo spunto costruttivo di un’evoluzione dell’essere davvero innovativa, non c’è che da rimanerne più che sorpresi se non emotivamente coinvolti.
Monica Di Maria di Alleri Chiusano
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