Sabrina Rocca, l’arte per far riflettere le persone

L’artista: “Parlare di me non è un compito facile. Non che non mi piacciano le parole (in realtà le metto proprio al centro delle mie opere più recenti) è solo che preferisco averle dipinte su tela anziché stampate o dette”

Nelle opere coloratissime di Sabrina Rocca, apprezzata artista che ha inaugurato nei giorni scorsi il proprio atelier in via della Rocca 34 a Torino ed una collettiva  presso lo spazio di E-gate, spiccano i temi sociali.

Tematiche delicate e scottanti ma proposte con una nota di leggerezza…

Penso che negli ultimi anni, invece di migliorare, la discriminazione di genere e di razza sia invece sempre più in faccia e in tutte le notizie. Attraverso il mio lavoro cerco di far riflettere le persone, con un sorriso, su questioni importanti, perché non credo nella critica per se stessa, e nemmeno nella satira che troppo spesso si traduce in cattivo gusto.

Perchè così ampio spazio agli Usa nelle tue opere?

Credo in esempi positivi, credo nel bene, nei sorrisi dei bambini che sono il nostro futuro e credo ancora nel sogno americano; ecco perché gli Stati Uniti sono così predominanti nel mio lavoro. Nella mia ultima raccolta cerco di affrontare le questioni più importanti per me e attraverso le quali mi sforzo di trasformare le mie idee di qualche anno fa in realtà. Poco per volta.

E poi, i dettagli, ma non solo

I dettagli dicono molto. Ecco perché li ho sempre amati così tanto nei miei quadri: dettagli iperrealistici, selvaggiamente colorati, quasi astratti come un modo potente per capire. Il contesto non è più la prima cosa da prendere in considerazione, non viene evocata alcuna mentalità preconcetta, poi viene in mente qualcosa: un’emozione più semplice, forse più pura e una comprensione più ampia, forse più forte.Quindi è emerso un altro approccio : non più dettagli (almeno non così tanti) ma una tela bianca da riempire di persone, parole e sogni delle persone. Questo è quello che sto facendo al momento.

La tua arte non sta mai ferma…

Alcuni chiedono uno stile sempre riconoscibile, la mia ricerca richiede verità, chiarezza, efficacia: non sono quello che ero qualche anno fa, perché la mia arte dovrebbe rimanere ferma? Gioiosamente perso tra i dettagli colorati di un’americana senza tempo, una tela bianca con cui scrivere i miei pensieri ora.

 

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