“Il Regno unito d’Italia (tutta un’altra storia…)”

L’Unità d’Italia poteva avere una conclusione diversa. Tra realtà e fantasia si muove, con molto equilibrio, il volume  di Gianluigi De Marchi e Francesco Femia

 

“Il Regno unito d’Italia ( tutt’un’altra storia…)”. Questo il titolo del libro di cui è autore Gianluigi De Marchi insieme a Francesco Femia e che anticipa il contenuto stesso del libro, capace di proporre un finale alternativo della storia dell’unificazione del Regno d’Italia.

Centinaia di autori, sia in saggi storici sia in opere letterarie, hanno ripercorso le gesta dell’impresa dei Mille, trattando gli eventi principali legati a quell’epoca storica, descrivendo le battaglie, i personaggi e le trame segrete che hanno preceduto e seguito la conquista del Regno delle Due Sicilie da parte dei Savoia e del Regno di Sardegna.

Il volume scritto da questi due autori si distacca dalla narrazione tradizionale, in quanto immagina un finale totalmente diverso, vale a dire la sconfitta dell’eroe dei Mille, Giuseppe Garibaldi, nel corso della battaglia del Volturno, la controffensiva delle truppe napoletane fino alla successiva conquista di Torino ed alla fuga di Vittorio Emanuele II in Portogallo.

Garibaldi rappresenta, d’altronde, un personaggio storico che ha alimentato nel corso del tempo critiche anche contraddittorie tra loro. È diventato una figura chiave della storia italiana, un mito a tratti controverso, celebrato da taluni come patriota e disprezzato da altri quale avventuriero, conteso dalla cultura di destra come da quella di sinistra, ed oggetto di diatribe di carattere storico, politico, ideologico e scientifico.

La capacità dei due autori, Gianluigi De Marchi e Francesco Femia, è stata quella di aver saputo dar vita ad una narrazione in cui la storia si abbina in modo molto equilibrato alla fantasia, la realtà all’immaginazione, perseguendo l’obiettivo di tracciare i contorni di un’Italia diversa, ispirata ad ideali fondamentali, che sono poi quelli stessi cui si ispirano i nostri principi costituzionali, la libertà, la solidarietà ed il progresso. Proprio in queste tre parole si concentra il motto che era stato scelto dal primo Re dell’Italia unita. L”Italia che emerge da questo volume, auspicata da De Marchi e Femia, può diventare un prezioso modello cui è auspicabile che la classe politica italiana tenda e, con lei, tutti noi cittadini, desiderosi di costruire per il nostro Paese un futuro basato sul progresso e sulla democrazia.

Gianluigi De Marchi, nativo di Celle Ligure, è scrittore e giornalista italiano, ha a lungo lavorato in Borsa, in banca, in società di fondi comuni e di vendita di prodotti finanziari, maturando un’esperienza in campo finanziario che lo ha portato anche a pubblicare migliaia di articoli di argomento finanziario sui principali quotidiani e periodici italiani.

Ha anche dato alle stampe volumi di respiro economico, come quello intitolato “Cattive compagnie. Vederci chiaro su polizze e assicurazioni” ed il libro dal titolo “Tanto va il cliente in banca che vi lascia il capitale. Viaggio nei misteri e nelle contraddizioni del risparmio gestito. Consigli per una finanza etica”.

 

Mara Martellotta

 

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