È arrivato l’autunno ed è tempo di transumanza anche in alta Valle di Susa. Concluso il lavoro negli alpeggi estivi i margari accompagnano il bestiame, mucche, pecore e capre, nelle stalle di pianura per trascorrere il lungo inverno.
A Oulx torna sabato 5 e domenica 6 ottobre l’antica Fiera Franca, che risale al XV secolo, una grande festa per allevatori e villeggianti. Storia, cultura, folclore e tradizioni si tramandano da secoli e rivivono ancora oggi sulle nostre montagne ricordandoci anche che 525 anni fa, a settembre, un famoso re di Francia attraversò la Valle di Susa. Con il suo passaggio nacque la Fiera Franca di Oulx. Era Carlo VIII, diretto a sud, alla conquista del regno di Napoli. Transitava per questa Valle alla testa di un immenso esercito che doveva conquistare gran parte della penisola e giungeva tra queste montagne già valicate da tanti altri sovrani e condottieri. Tra questi Annibale con i suoi elefanti, l’imperatore Augusto che nella romana Segusium siglò il patto di alleanza con le tribù ribelli delle Alpi Cozie o Costantino il Grande che tra Rivoli e il Musinè sconfisse le legioni del rivale Massenzio e ancora Carlo Magno contro l’ultimo re longobardo nel 773. Nel 1494 ad Oulx Carlo VIII si fermò per una breve sosta. Certo non sappiamo quanto tempo il sovrano si fermò nel piccolo borgo e dove trascorse la notte, forse sotto una grande tenda in piazza Garambois o in una locanda nei pressi dell’attuale stazione.
È sicuro comunque che le sue truppe attraversarono la Valle per un lungo cammino che lo avrebbe portato fino a Napoli. Ma gli abitanti di Oulx non hanno un bel ricordo dell’invasore transalpino che impose pesanti sacrifici alla popolazione come già era avvenuto quarant’anni prima al passaggio delle schiere armate di Renato d’Angiò. Ma un favore al paese dell’alta Valle Carlo VIII lo fece ugualmente: per ricompensare la comunità dei danni subiti dal passaggio del suo esercito il re consentì a Oulx di tenere, ogni anno, negli ultimi giorni d’estate, una “Fiera Franca”, libera dalle tasse. Toccherà in seguito ad un altro re di Francia, Francesco I, che però non passò a Oulx, concedere nel 1529 alla comunità locale di organizzare un mercato settimanale nella giornata di sabato. Da quel lontano 1494 la Fiera porta a Oulx la popolazione del Delfinato proveniente dalla Valle della Dora, dalle zone di Pragelato e di Briancon confermando quel rapporto di scambio tra le comunità occitane transalpine che dura da secoli. La Fiera venne poi fatta coincidere con la prima parte del mese di ottobre, periodo in cui il bestiame lasciava i pascoli estivi per scendere a valle. La Fiera Franca, in programma a Oulx sabato e domenica, rappresenta il più importante evento autunnale per l’alta Valle e tra le bancarelle si possono degustare ed acquistare i prodotti locali. Alla Fiera Franca di Oulx-Fiera del Grand Escarton, giunta quest’anno all’edizione numero 525, si affianca la rassegna zootecnica della Comunità montana Valle Susa e Val Sangone con esposizione e premiazione di capi bovini ed equini e promozione delle produzioni tipiche del territorio. La manifestazione si dipana nel borgo di Oulx e comprende due settori, dedicati alle lingue minoritarie, in particolare l’occitano, e ai capi di bestiame che scampaneranno per il paese con i loro campanacci, i “rudun”.
Protagonisti della Fiera saranno i produttori agricoli, gli allevatori, antichi mestieri e artigiani artisti, scuole di intaglio e associazioni culturali, dove musica, ballo, folclore e divertimento non mancheranno neanche quest’anno. Il programma prevede sabato 5 ottobre, dalle 10.00 in poi, la Giornata dedicata alle lingue minoritarie con convegni, mostre, giochi, gare sportive e concerti mentre domenica 6 ottobre andrà in scena la Fiera Franca con la sfilata del bestiame per le vie di Oulx, gli stand di espositori e produttori, esibizioni di gruppi flocloristici e il concerto della banda musicale.
Filippo Re
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