“Mancino, sguardo spiritato, con una busta di plastica verde’. Questi sono alcuni dei ‘segni particolari’ con i quali i testimoni descrivevano il rapinatore solitario che da mesi terrorizzava Torino e città metropolitana. Fino a quanto i carabinieri hanno arrestato F.M., 43enne, violento, armato di pistola (scenica ma senza tappo rosso, il che equivale al possesso di un’arma), che ha messo a segno 8 rapine, una delle quali tentata.
Nei giorni scorsi l’uomo era stato arrestato in flagranza dai militari del Nucleo investigativo dopo aver rapinato una banca in corso Toscana a Torino.
Ed è stato grazie alla collaborazione dei testimoni ed alla visione delle immagini delle telecamere di sicurezza che i carabinieri sono arrivati a lui.
Nella maggior parte delle rapine il malvivente era indicato come un uomo tra i 35 ed i 40 anni, pochi capelli rasati, sguardo spiritato e mancino.
Le telecamere di sorveglianza hanno confermato i racconti consentendo l’identificazione. Ora le indagini proseguono per stabilire se ci siano collegamenti con altre rapine avvenute in zona.
Quando lo hanno arrestato, il giorno dopo la rapina di Torino, in casa sua i carabinieri hanno rinvenuto gli abiti e l’arma, risultata poi una pistola a tamburo scenica privata dal tappo rosso.
Gli accertamenti hanno poi permesso di appurare che il rapinatore seriale ‘mancino’ utilizzava l’auto della mamma per il sopralluogo prima di compiere i suoi gesti criminosi.
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