Amarcord. Gianni Agnelli era solito arrivare al campo pochi minuti prima del fischio d’inizio: dagli spalti, i tifosi vedevano l’elicottero atterrare accanto alla villa di famiglia, sulla collina del paesello, e lo salutavano sorridendo: “è arrivato l’Avvocato!”; infatti, preceduto dall’immancabile scorta, faceva il suo ingresso a bordo campo e si sedeva in panchina, tutto vestito di jeans, l’inconfondibile ciuffo bianco, l’abbronzatura da yacht. A quel punto, la tradizionale festa pre-campionato di casa Juve, la partitella in famiglia tra i dolci pendii di Villar Perosa, poteva iniziare.
Oggi, in panchina accanto al novello Mister Sarri, siede il Presidente Andrea, perchè la presenza della dinastia è importante, è rassicurante: i tifosi la considerano il simbolo della continuità e dell’amore della famiglia Agnelli per la propria squadra, ed è ciò che da sempre, oggi come allora, distingue la Juventus da altre realtà del calcio italiano, cadute nel vortice delle cessioni straniere.
Questa Juventus ha molte novità: i tifosi vogliono salutare il nuovo Mister, vedere da vicino i nuovi acquisti, saggiarne i palleggi, gli sguardi d’intesa e gli scambi a cercare il compagno di reparto. Per tutto il resto – gli schemi, l’agonismo, la voglia di risultato – ci sarà tempo; oggi c’è spazio solo per il divertimento, i sorrisi, il contatto ravvvicinato con i 4800 tifosiche hanno riempito il piccolo stadio di Villar, il giro di campo con lo Scudetto e la Supercoppa italiana portati i trionfo da Chiellini e Bonucci.
CR7 e De Ligt non giocano (tenuti fuori a puro titolo precauzionale per lievi indisposizioni, nulla di grave) ma sono in panchina e si mettono a disposizione dei tifosi per foto e autografi. L’eroe della giornata è però Paulo Dybala, il più acclamato dopo Cristiano: i tifosi cantano “Resta con noi”, lui saluta, ringrazia e segna due dei tre goal messi in rete dalla prima squadra contro i ragazzi della Primavera, nel primo tempo (il primo su rigore al 15′, il secondo su azione al 38′). La terza rete l’ha messa a segno Cuadrado nel secondo tempo (al 5′), ed a quel punto il popolo bianconero non ce l’ha più fatta: è iniziata l’invasione di campo, a caccia di selfie con i campioni, strette di mano con il Presidente, magliette autografate.
E quando anche i due pullman zebrati abbandonano il campo, i tifosi si riversano nelle vie della piccola cittadina, per l’occasione tinte di bianconero dalle mille sciarpe e bandiere esposte sulle bancarelle: CR7 e Dybala la fanno da padroni anche sulle scritte delle maglie, chissà se giocheranno insieme anche nell’imminente campionato. Aspettando il 25 agosto, fischio d’inizio della nuova stagione, da casa Juve per ora è tutto.
Ovunqueecomunque#finoallafine
Rugiada Gambaudo
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