Dal Piemonte
La vicenda risale alla fine dello scorso luglio.
I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Vercelli e della Stazione di Trino, hanno svolto un controllo all’interno di un’azienda avicola della bassa vercellese dove erano in atto le operazioni di caricamento dei polli sui TIR che trasportano gli animali alle imprese di macellazione e preparazione delle carni. Oltre 70.000 polli, raggiunti i 60 giorni dalla nascita, erano pronti per essere stabulati sui camion ed inviati ad altre imprese fuori provincia.
Il controllo dei Carabinieri è stato eseguito in piena notte, tra lo stupore dei presenti e dello stesso titolare, un imprenditore 50enne vercellese, ed ha immediatamente consentito di riscontrare anomalie tra gli addetti alle operazioni. I militari, infatti, hanno scoperto che tra gli operai al lavoro, ben 12 di questi non erano in regola con la normativa, e risultavano impiegati completamente “in nero”.
Quanto riscontrato è stato oggetto di approfondimento documentale che, oltre a confermare l’assoluta mancanza di un contratto di lavoro regolare per i dodici operai, ha anche evidenziato che uno tra i lavoratori presenti quella notte risultava essere percettore di reddito di cittadinanza, che tuttavia non aveva comunicato alcuna variazione delle sue entrate, fattore che avrebbe modificato i requisiti necessari a mantenere il beneficio. Pertanto, l’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli.
Infine, l’attività è stata sospesa fino a quando la posizione lavorativa delle maestranze non verrà regolarizzata. L’imprenditore, che è stato deferito in stato di libertà, rischia sanzioni per oltre 40.000 euro.
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