Ajax-Juventus, tutto in un minuto

La Juve fa un buon risultato ad Amsterdam: un 1-1 che lascia ben sperare per il ritorno allo Stadium, soprattutto per l’atteggiamento che i ragazzi di Allegri hanno dimostrato per tutta la gara, anche – e in particolar modo – nei momenti di difficoltà (non pochi, a dirla tutta)
I giovani dell’Ajax, in casa propria, hanno fatto ciò che dovevano fare, e cioè attaccare incessantemente e costantemente da ogni posizione, non lasciar respirare i bianconeri e tentare di bloccare il loro Uomo- Champions, alias Cristiano Ronaldo

Ma la Juventus ha saputo reagire con coraggio ed intelligenza, stringendo i denti quando le incursioni degli olandesi si facevano asfissianti, per rimanere comunque in partita sino all’ultimo minuto, con azioni pericolose, come la sassata di Douglas Costa all’84’ st., che purtroppo è finita sul palo. L’ardore della squadra di casa si vede già nei primi minuti, quando al 17′ Szczesny vola e para un gran tiro di Ziyech, ed a seguire un insidioso sinistro di Van de Beek finisce di poco a lato. Ma la Juve non è per nulla intimorita, anzi pare voler far sfogare gli olandesi per poi colpirli in contropiede, o comunque con incursioni di Bernardeschi e Ronaldo, che si scambiano spesso e volentieri da destra a sinistra e viceversa. A centrocampo, Pjanic viene messo in difficoltà dalla manovra dell’Ajax, sempre molto veloce e precisa, anche nello stretto; il bosniaco legge comunque bene le geometrie avversarie e dà una buona mano in fase difensiva. Al 44′, azione magistrale di CR7: riceve palla a centrocampo da Pjanic, la passa a Cancelo sulla destra, poi fa 40 metri di corsa e arriva in centro area, dove il morbido e perfetto assist di Cancelo confeziona un cioccolatino che Cristiano scaraventa in rete di testa: 1-0 per la Juve, goal pesantissimo in trasferta. Il vantaggio di Madama dura appena un minuto, giacchè al primo della ripresa, complice un erroraccio di Cancelo – che si fa sfuggire Neres – l’Ajax pareggia; poi, galvanizzata dal gol, tenta in ogni modo di chiudere il match e si fa sempre più pressante e pericolosa, tanto che per lungo tempo i bianconeri non riescono ad uscire dalla propria area. Tuttavia, nonostante il goal subìto, i bianconeri non perdono lucidità e cercano di ragionare, mantengono lo spirito combattivo – ad esempio, al 52′ Bentancur arriva pericolosamente in area e viene messo giù da Tagliafico, ma l’arbitro non concede il rigore – , inoltre continua l’ottima partita di Bentancur e Rugani, che arginano bene gli attacchi avversari. Al 60′ st, Allegri toglie Mandzukic (altra serata storta per lui) per Douglas Costa, sperando di sfruttarne la velocità per creare scompiglio nella difesa olandese, poi al 74′ st fa entrare Dybala per Matuidi (causa un problema muscolare), ed a quel punto la squadra diventa decisamente offensiva, con Bernardeschi a destra, Costa a sinistra e Dybala dietro a CR7. L’Ajax però non demorde: all’82’ st impegna Szczesny in una bella respinta su Ekkelenkamp, mentre la Juve risponde ancora all’84’ st con Costa, autore di una splendida azione personale che sfortunatamente finisce sul palo; da sottolineare che, a differenza di tante partite precedenti, la Juve chiude la partita in attacco, ottimo segnale. Altre note positive per Madama: sicuramente l’atteggiamento sempre combattivo sino all’ultimo minuto, l’intelligenza tattica, che si è tradotta nel saper aspettare e soffrire, Rugani e Bentancur ottimi, Cristiano tornato al goal (e che goal!) e completamente ristabilito. Lo Stadium, nella gara di ritorno, sarà un’altra bolgia.
#finoallafine
 

Rugiada Gambaudo

 

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