“A = Amicizia. Amicizia = solidarietà . Solidarietà = Aiuto. Aiuto = Amore. Amore = Purezza , Integrità e Umiltà”
Questi probabilmente dovrebbero essere ingredienti indispensabili capaci di comporre le relazioni del cuore, quelle non solo atte a far passare il tempo con amene futilità , ma al contrario idonei nell’aiutare non solo noi stessi ma tutti coloro che accanto a noi hanno la capacità delicata e garbata di riuscire a parlare anche di quella qualità della vita che molti di noi, comuni mortali, necessiteremmo di scoprire
Questa massima non vuole essere la recita di una preghiera ne tanto meno un sermone atto a far piegare la testa a coloro che ci circondano, ma indurci a pensare a questa sì. Spesso le persone cadono in quella che potrebbe essere definita la sindrome del : dare tutto per scontato, ignorando il valore delle cose buone e fondamentali per il miglioramento eccellente della vita di ognuno di noi e per quella di altrui. Ovviamente per fare ciò dovremmo anche essere muniti di un pochino di spirito di adattamento e di sacrificio, quel minimo occorrente ma importante, atto a far sì che almeno parte di quelle “sofferenze”, o impedimenti inutili causati dalle ombre nere della vita, possano in qualche modo essere diminuite. Dovremmo considerare le relazioni, i deboli stati di fatto, le fonti di aiuto, le emergenze e non solo, come piante bisognose delle nostre cure, evitando quindi che giorno per giorno queste si secchino. Per fare ciò basterebbe aprire semplicemente un po’ di più gli occhi , godere di ciò che la vita ci ha dato e smettere di essere ingordi solo di quella smania superficiale ,atta soprattutto alla compensazione di quell’opportunismo , frutto solamente del nostro “unico” piacere di avere. Trovare piacere ad esempio nel solo atto di cominciare a “dare” al di fuori del nostro riempimento abituale personale di soddisfazione , beh, potrebbe essere già un buon inizio. Ci sono fasi nella vita che potrebbero poi anche sussurrarci quanto importante sia preoccuparci e prenderci cura di ciò che solitamente rendiamo invisibile, costruendoci pian piano un punto intermedio che possa darci la meraviglia di riuscire a dare senza che questo possa trasformarsi in un’emorragia emotiva, ma semplicemente il “piacere” di farlo nei confronti di altrui e innanzitutto per noi stessi. Senza null’altro pretendere però che da quel momento in poi qualcuno debba darci qualcosa in cambio.Tutto questo può amabilmente nascere in compagnia di amici, coloro che riteniamo più veri, magnificamente fedeli e assolutamente ottimi candidati generosi per un futuro nel quale saper “dare” , dare davvero.Chi ? Chi se non le persone che più amiamo , come la famiglia o gli amici più cari a noi vicini, possono darci questa consapevolezza e quella bellissima sensazione ,capace di poter costruire anche laddove può sembrare apparentemente impo
ssibile provare a farlo.
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A Torino, qualcuno è riuscito a donarsi questo grande regalo, la complicità e il cuore di capire ciò che sarebbe stato più giusto fare. Tutto questo nasce dalla creatività emotiva di un gruppo di Amici, legati da un’amicizia fraterna, fermamente decisi di dare “personalmente” preziose risorse di impegno personale, tempo e forza economica per una concreta e spettacolare iniziativa di Solidarietà. Nel 2005, venti persone, venti sono stati gli amici , di diversa estrazione sociale e professionale , capaci fra di loro di fondare una Associazione O N L U S : “DIMORE SAN GIOVANNI”, presieduta dall’Ingegnere Giovanni Piccolis , aprendo un mutuo comune per acquistare un piccolo appartamento a Torino e seguendo i principi di Uguaglianza, di Libertà e di Fraternità che fino a quel tempo erano stati davvero capaci di unirli così fraternamente , talmente tanto da riuscire a generare dal nulla un’iniziativa così unica. Un’ottima idea questa per regalarsi qualcosa di grande e poterlo trasmettere anche ad altrui, al fine di ottimizzare uno scopo sociale davvero nobile. Una ONLUS capace di accogliere e ospitare gratuitamente le famiglie bisognose di bambini malati , nazionali e internazionali, senza distinzione quindi di provenienza o etnia, che arrivano a Torino per essere ricoverati negli ospedali torinesi per gravi malattie. Ma questa non fu solo un’iniziativa fiorita in una cena fra amci dal cuore grande e fatta vivere solo per pochi e per poco tempo, al contrario l’impegno di questi “Amici” persevera ancora oggi nella continuità di un’intento sempre più oneroso e importante, a tal punto da creare altre quattro unità immobiliari (oltre a quella aperta nel 2005). Ad oggi l’Associazione DIMORE SAN GIOVANNI ha già ospitato circa 100 famiglie per circa 4500 giorni di occupazione degli appartamenti suddetti. Inoltre c’è in embrione anche il progetto di creare un’unica struttura immobiliare, attrezzata e munita di personale addetto capace di ospitare numeri ancora più alti di famiglie che necessitano, per le loro insostenibili possibilità economiche di una trasferta, di essere ospitati . Parliamo oltretutto di famiglie aventi figli in tenera età destinati, per varie e complesse patologie , a interventi chirurgici anche complessi che richiedono quindi lungodegenze.
Il lavoro poi persevera anche nell’obbiettivo di creare iniziative vincenti a favore delle “Dimore San Giovanni”, con a seguito tutto l’impegno che ne concerne.
Grazie a donazioni e soprattutto alla destinazione gratuita del 5 x 1000 della denuncia dei redditi da parte di chi è stato ed è vicino all’Associazione ciò può essere anche più facile da conquistare. Con la tenacia e la serietà del lavoro eccezionale di questi valenti personaggi, sono stati consolidati nel tempo i rapporti con le strutture ospedaliere di riferimento, in particolare con l’ospedale pediatrico Regina Margherita, il Centro Traumatologico e i reparti di pediatria dell’Ospedale S.Anna. Mediante i contatti con le Caposala e con i Medici di reparto , vengono segnalate le priorità delle famiglie dei bimbi ricoverati in stato di difficoltà e trasmesse a loro volta all’associazione. Successivamente le famiglie vengono accolte negli alloggi appena arrivati a Torino e immediatamente aiutati per integrarsi in una realtà del tutto nuova per loro, con amore e dedizione. Dobbiamo ricordare inoltre che il patrimonio altrettanto prezioso di questa iniziativa sono anche tutti i volontari che si rendono disponibili con queste famiglie e che fino ad oggi si sono prodigati nell’aiutarle e supportarle. Sul sito dell’Associazione inoltre (www.dimoresangiovanni.org) , potrete anche ammirare la cura con cui sono stati creati gli appartamenti, davvero deliziosi , curati nei particolari , nell’ordine e nella pulizia. Nulla è lasciato al caso ed è tutto in equilibrio con il desiderio di offrire al massimo un aiuto più che soddisfacente, al fine di poter offrire loro non solo un supporto economico ma innanzitutto psicologico. Ognuno di noi dovrebbe prendere spunto da questa iniziativa davvero incredibile e cercare in qualche modo , se pur non così generoso, almeno di donare attenzione a ciò che ci gravita attorno e prendere spunto da questo per imparare a “divertirsi” anche aiutando a sorridere gli altri e non solo noi stessi. E’ un orgoglio per questa città anche solo venire a conoscenza di realtà così meravigliose.
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Segnaliamo un importantissimo evento a favore di questa iniziativa:
sabato 13 aprile 2019 ore 16.30 presso l’Auditorium Vivaldi – Biblioteca Nazionale , si terrà l’evento “ANIMA-LI IN LIBERTA’”– Spettacolo di solidarietà a favore di “Dimore San Giovanni Onlus” presentato da Alis D’Amico. Al pianoforte Fabio Mengozzi, al flauto Ilaria Pisacane e alle crystal bowls Chicca Morone. L’attrice comica Cristiana Maffucci rallegrerà il pubblico con la sua ironia e poeti mitomodernisti leggeranno le filastrocche gioiose con protagonisti animali speciali illustrati da Chiara Rota. Un piccolo rinfresco concluderà l’evento. Prenotazione obbligatoria (Stella: 335.8215134). Non potete mancare, questo è anche un modo come un’altro per imparare ad essere veramente AMICI!
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Monica Di Maria di Alleri Chiusano
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