Torino sopravvivrà ai pentastellati? Ammetto di essere moderatamente pessimista. Gli irriducibili dell’ Appendino continuano nel giustificarla. Non è lei che ha prodotto la crisi attuale. Verissimo come è vero che la situazione si è notevolmente aggravata. Quindici giorni dopo l’ insediamento volevano bonificare il Po dalle alghe strappandole con le mani. Già allora i segnali di una inadeguatezza c’erano. Hanno chiesto tempo e gli è stato dato. Ed ora, mi sembra proprio, è il momento di fare valutazioni. Cerchiamo di andare con ordine di importanza. La Corte dei Conti ha censurato il comportamento degli amministratori che hanno approvato il bilancio. Appendino schermendosi sostiene che si è aperto un confronto costruttivo. I magistrati non si confrontano, i magistrati sentenziano. Aumento delle tasse. Per le mense scolastiche caos totale. Viabilità: Corso Grosseto è diventato un pericolosissimo imbuto intasato dal traffico. Gtt una voragine economica. I privati non hanno nessuna intenzione d’ investire. Mirafiori continua nel non produrre e Di Maio presenta finanziamenti pubblici per l’ industria senza e contro l’Unione industriali, fieramente No Tav con Perino arrabbiato con i pentastellati accusati di mentire e prendere in giro il movimento contrario alla linea ferroviaria. E siamo al capolavoro. Per rilanciare il commercio in centro lo si chiude alle auto tutto il giorno. Salvo un pagamento di un biglietto d’ ingresso.
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Promesso che non avrebbero più aperto centri commerciali sono la Giunta che ha dato più autorizzazioni di tutte le altre passate. Veniamo alle piccole cose. Dopo 150 anni chiude il Centro Scherma al Valentino. Il centro Italo Arabo dei bagni di Porta Palazzo è stato messo in discussione. Il mercatino di libri usati di corso Siccardi chiuso con le strutture abbattute. Il sovrintendente romano del Regio accusato d’ inconsistenza e di assenza. Stendiamo un velo pietoso sulle negative condizioni delle periferie, con intere zone controllate da spacciatori e piene di prostituzione. Barriera di Milano che non ha più gli occhi per piangere. Risposte? Sempre lei, Chiara Appendino, sostiene: tutto sotto controllo. Proprio lei con diversi conti aperti con la magistratura. Ma è in buona compagnia. Due suoi ex capi di gabinetto sono inquisiti. Mi sa che siamo di fronte ad un record di cose negative e irraggiungibili. Chiara Appendino è visivamente provata ed oramai delega il Vice Sindaco nel rappresentare la Città. Montanari causa ed effetto delle sue e nostre disgrazie. Purtroppo non c’ è mai limite al peggio. Ecco che Conte e Toninelli giungono in suo soccorso oltre a rassicurare i cuneesi e astigiani che i 9 km dell’ autostrada verranno completati. Persino una calorosa stretta di mano con il Governatore Sergio Chiamparino. Concordia istituzionale? Direi più manfrina istituzionale. Infatti, tornati a Roma sul decreto sblocca cantieri il risultato finale è nulla. Lo faranno? Forse, ma non dicono come, visto che non c’è accordo tra Lega e pentastellati.
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Nulla di nuovo, insomma. Sempre da Roma cattive notizie. Arrestato uno dei loro capi. Anzi uno dei loro ex capi, visto che 20 minuti dopo Giggino lo ha espulso dal movimento. L’arresto di De Vito è un arresto eccellente. Come mai i pentastellati sono stati così solerti? Forse sapevano ed hanno confermato in questo modo l’ operato della magistratura. Ed anche in questo sono più bravi di tutti. Loro in 20 minuti hanno risolto un problema che altri non avrebbero così risolto brillantemente. Lo so, sono fatti così, garantisti con Matteo Salvini e forcaioli con i loro. Vabbè. Noi qualche dubbio su come sono andate le cose l’abbiamo. Se è colpevole difficile che abbia fatto tutto da solo. Mi sa che per Roma cambiano i politici ma il sistema corruttivo forse no. Addirittura hanno chiesto le dimissioni di Zingaretti da segretario del PD. Capiamoli, sono ragazzi. Ma mi sa che sono ragazzi che stanno facendo molto male al Paese. Chiedere le dimissioni in un altro partito e non porsi il problema del proprio ha dell’incredibile. E tornando alla nostra città la realtà fa pensare che è proprio un peccato, anche perché vorremmo un domani. Ci accontentiamo di un futuro possibile, con una attuale certezza: Chiara Appendino dovrà affrontare due processi. Sui fatti di Piazza San Carlo e sui problemi di bilancio. Mi fermo qui. Sono i magistrati a dover stabilire se colpevole o innocente, e lo stesso vale per i suoi ex collaboratori. Ci preoccupa però chi continua a sostenere che tutto è sotto controllo. L’ideologia propagandistica è anticamera dei più profondi fallimenti.
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Patrizio Tosetto