Il caldo insolitamente elevato di febbraio e di questo principio di marzo preoccupa gli agricoltori piemontesi, a causa della siccità. Il verificarsi periodicamente di eventi estremi, sfasamenti stagionali, piogge brevi ed intense, il rapido passaggio dal maltempo alla siccità sono fenomeni dannosi. Intanto il fiume Po, osserva Coldiretti, “è come in piena estate” e sul Lago Maggiore rispetto alla media del periodo mancano circa 100 milioni di metri cubi di acqua. Il presidente dell’associazione agricola Roberto Moncalvo esprime timore per le riserve idriche necessarie per i prossimi mesi. Se torna il freddo la vite, le pesche e le albicocche potrebbero essere irreparabilmente danneggiate. Un andamento anomalo che conferma la presenza cambiamenti climatici per i quali urge adottare, dicono gli agricoltori, un’adeguata azione di gestione del rischio.
Recenti:
Torino si prepara a vivere un ultimo weekend memorabile in occasione delle Nitto ATP Finals 2024.
Si è riunita ieri, in Prefettura a Torino, la Cabina di monitoraggio per il Parco della
Oltre alle limitazioni valide tutto l’anno fermi, tutti i giorni (sabato e festivi compresi) dalle 8
UN DELUDENTE ALCARAZ E’ FUORI DALLE FINALS Il cerchio si sta per chiudere e dopo la
Alcune centinaia di studenti dell’Università e delle scuole superiori sono scesi in piazza questa mattina a