Il caldo insolitamente elevato di febbraio e di questo principio di marzo preoccupa gli agricoltori piemontesi, a causa della siccità. Il verificarsi periodicamente di eventi estremi, sfasamenti stagionali, piogge brevi ed intense, il rapido passaggio dal maltempo alla siccità sono fenomeni dannosi. Intanto il fiume Po, osserva Coldiretti, “è come in piena estate” e sul Lago Maggiore rispetto alla media del periodo mancano circa 100 milioni di metri cubi di acqua. Il presidente dell’associazione agricola Roberto Moncalvo esprime timore per le riserve idriche necessarie per i prossimi mesi. Se torna il freddo la vite, le pesche e le albicocche potrebbero essere irreparabilmente danneggiate. Un andamento anomalo che conferma la presenza cambiamenti climatici per i quali urge adottare, dicono gli agricoltori, un’adeguata azione di gestione del rischio.
Recenti:
Chiara Appendino, ex sindaca di Torino, è al processo di appello per la tragedia di piazza
Dal 23 al 26 gennaio 2025, torna l’appuntamento fieristico b2b di Fiera Milano rivolto al mondo
929 persone controllate, 23 stazioni vigilate, 180 bagagli ispezionati, 2 indagati in stato di libertà e
E’ stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Alzheimer’s Research & Therapy la scoperta di
L’indagine congiunturale relativa al primo trimestre 2025 evidenzia un quadro incerto con la manifattura più in