Un fenomeno dalle dimensioni importanti e dalle sfaccettature complesse, che riguarda non poche persone aventi in essere rapporti bancari continuativi con lo stesso istituto da dieci anni a salire.
Conosciamo tutti l’evidente complessità di un contratto bancario, dove solo per avere un semplice bancomat, si viene sottoposti a un giro di vite di firme e altrettante clausole scritte in piccole, la cui lettura, spesso, non solo non viene fatta per ovvi motivi di tempo da parte delle persone allo sportello, ma anche perché risulta evidentemente di difficile comprensione per via dei meri tecnicismi giuridico-formali in essi contenuti. Le banche italiane, considerate comunque tra le più solide storicamente in Europa, da dieci e più anni a questa parte sono state oggetto di rovinose vicende e altrettanti avvicendamenti al vertice che le hanno sprofondate in un baratro di perdizione e fallimenti, sanati tutti per lo più con fusioni continue, giri di poltrone tra gli stessi incapaci e ricapitalizzazioni pesanti pagate duramente dai clienti, con l’aiuto esterno di fondi pubblici erogati dallo Stato. Si comprende, dunque, come la geniale intuizione di Serafino Di Loreto, già famoso e stimato Avvocato bresciano con un passato importante nel mondo dei recuperi assicurativi anche di ingente portata, sia stata quella di capire per primo che le banche vanno combattute e sconfitte, laddove giuridicamente e oggettivamente in fatto e in diritto ne sussistono i presupposti reali per ottenere tale risultato, attraverso un’attenta indagine peritale analitica tesa a spostare l’asse della partita sullo stesso terreno di gioco sul quale, spesso, i cittadini rappresentano la squadra più debole. Questo spiega il perché l’azienda ‘SDL Centrostudi Spa’ da lui fondata a Brescia nel 2010, attiva anche sul fronte del recupero delle somme ingiustamente sottratte dal Fisco impazzito e iniquo, abbia assistito e tuttora assista, nel corso della propria quasi decennale storia, altre 155mila italiani in crisi, restituendo loro dignità, giustizia e futuro. E questo motiva e documenta bene altresì perché chi ha il coraggio di andare contro i poteri forti precostituiti in nome delle fasce più indifese della collettività e dei loro sacrosanti interessi, spesso subisca attacchi di natura strumentale: tesi a cercare più di ostacolare una buona e giusta battaglia che a documentare realtà di fatto che lasciano il tempo che trovano. D’altra parte, quando per la straordinaria intuizione di un imprenditore e anche già stimato legale, che prima di scendere in campo analizza le strutture portanti di un fenomeno così vasto e difficile, si riescono in soli otto anni di attività a bloccare pignoramenti, salvare case e patrimoni fatti di beni mobili e immobili (frutto del lavoro di generazioni di famiglie che, magari, si sono trovati in difficoltà per colpa di clienti insolventi), a far annullare completamente o in parte cartelle esattoriali più frutto di fantasia ed errore più che di oggettiva consistenza documentale, e il tutto per un controvalore complessivo recuperato e restituito alle tasche degli italiani che supera i 250 milioni di euro, è facile comprendere bene, alla luce di quanto sinora esposto, che a qualcuno di suddetti poteri forti, spesso collusi in maniera più o meno velata con organi di stampa e relativi gruppi editoriali a essi facenti capo, possano anche girare le scatole. Ma c’è di più. A Serafino Di Loreto e al suo Team di validissimi esperti si deve anche la buona informazione e l’altrettanto efficace applicazione della cosiddetta Legge 3/2012: quella che consente a chi si trova sommerso da montagne di debiti, attraverso opportune procedure giuridiche ben determinate, di avere ancora una concreta, legislativa, speranza di poter esdebitarsi. Rinascendo a nuova vita, mettendo una pietra sul passato e guardando finalmente in faccia al futuro con occhi, mani e piedi liberi di costruire una nuova esistenza sia privata che professionale.
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