![](http://www.iltorinese.it/wp-content/uploads/2018/06/salvini-coldi-300x300.jpg)
![](http://www.iltorinese.it/wp-content/uploads/2017/03/renzi-lingotto1-300x300.jpg)
.
Intanto manda il suo in bocca al lupo al Chiampa. “Dai Sergio, sono sicuro che ce la farai. Ho fiducia nei piemontesi che non possono votare i pentastellati. Ne’ possono votare il centro desta troppo diviso”. Difficile riprendere quota. Ma il Matteo Renzi non demorde. “Io non sono la causa di tutte le
disgrazie del dopo sconfitta. Vediamo che cosa faranno i miei successori”. Insomma i due Mattei sono pienamente in campagna elettorale. Confronto a distanza. Magari per essere i Leader di due schieramenti opposti. Torino almeno per una volta crocevia di dispute non solo locali ma di respiro nazionale. Renzi lanciò da Torino la sua sfida per la rottamazione. E ora ci riprova. Anche per questo il Matteo Fregoli continua nel dormire sonni tranquilli. Renzi che presentando il suo libro non ha sciolto il dubbio sulla sua presenza ancora nel Pd. Così a distanza i due Mattei continuano nel loro confronto. Ed intanto i partiti non esistono più. Salvini che fa segretario e ministro in un colpo solo. Pd sull’ orlo di una crisi nervosa. E Casaleggio Junior vero Vate che come Kim Jong Ung ha ereditato dal Padre. Altro che congressi ed iscritti che pagano con i loro soldi la tessera. Lui i soldi li incassa. Per l’ esattezza 300 euro mensili da deputati e senatori per la sua piattaforma Rousseau. Berlusca appare un dilettante. Con l’apparizione di un ultimo sospetto: tre milioni di euro di finanziamento di Putin a Salvini per le Europee. Quel Salvini salvato dal voto taroccato sulla piattaforma Rousseau di proprietà di Casaleggio con il fattivo contributo dei parlamentari pentastellati eletti dal popolo italiano. Inquietante.
![](http://www.iltorinese.it/wp-content/uploads/2016/06/chiampa-laus-300x300.jpg)
Patrizio Tosetto
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE