Martedì 26 febbraio prossimo al Circolo della Stampa di Torino, palazzo Ceriana Mayneri, in corso Stati Uniti 27, alle 20.15 verrà presentato, nella sala Toniolo, il nuovo libro dell’artista torinese Roberto Demarchi, dal titolo “La moneta di Caravaggio”, edito da Paola Caramella Editrice. Prenderà parte alla presentazione lo storico dell’arte Claudio Strinati. Strinati, dal 1991 al 2009 Soprintendente per il Polo Museale romano ed impegnato nella riorganizzazione di alcuni musei capitolini, è uno dei massimi esperti di pittura e scultura del Rinascimento e del Seicento, divulgatore della storia dell’arte, oltre che docente e promotore in passato di importanti mostre dedicate ad artisti quali Caravaggio ed i Caravaggeschi, Sebastiano del Piombo, Raffaello, Tiziano e Tiepolo. Una particolare attenzione al Caravaggio è sempre stata riservata nel corso della sua attività artistica anche da Roberto Demarchi, pittore e storico dell’arte, di formazione architetto. Nel marzo 2001 diede avvio al ciclo pittorico “Peri Physeos”, di cui fu poi pubblicata nel 2003 una monografia in cui vennero raccolte le più importanti testimonianze di letterati italiani ed europei. Da allora la sua ricerca pittorica si è indirizzata verso le tematiche sacre tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento, con la presentazione, nel 2011, proprio da parte di Claudio Strinati, alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano della “Passione secondo Matteo”, riflessione in astrazione dell’opera omonima di Johann Sebastian Bach. Demarchi ha anche pubblicato per Allemandi “La tempesta”, una lettura iconologica dell’omonima opera di Giorgione. “La moneta di Caravaggio” è strutturata come un dialogo tra Michelangelo Merisi ed il mercante Bernardino Rota, la sera del 3 agosto 1603, ambientato alla locanda del Moro. È una sorta di azione scenica scritta sotto forma di sceneggiatura, capace di conquistare il lettore fino al disvelamento da parte dell’artista stesso di un particolare inedito contenuto nel dipinto della “Vocazione di San Matteo”, presente nella cappella Contarelli all’interno della chiesa di San Luigi dei Francesi, a Roma. Demarchi delinea nel libro Caravaggio quale l’artista per antonomasia, l’unico veramente capace di esprimere il Vero, inteso in senso squisitamente artistico ed in particolare pittorico.
Mara Martellotta
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