Il rischio di Matteo Salvini

Laura Castelli in un’ intervista al Corriere della Sera sostiene: l’opposizione venga a riferire in Parlamento. Delirio totale con vaneggiamenti. Oramai lei è la vera ed unica leader grillina.Non Giggino o il Dibba di ritorno dal centro America, che si sente il nuovo Peron.Tanto meno Toninelli che ha fondato una corrente all’ interno dei grillini. Gaffe continua e  ignoranza al potere. No, vi assicuro è proprio lei, la Castelli, la leader incontrastata. Infatti stanno filtrando notizie su presunte sue trattative segrete con i leghisti su come sbrogliare la matassa.  Visto che la Tav si deve realizzare, il contentino sarebbe non fare la stazione di Susa per risparmiare. Direi proprio geniale, no? Con alcune precisazioni. Nel progetto originale non era prevista la stazione. Sono state accolte le richieste dei locali valsusini e modificando le cose si è voluta dare un’ occasione alla Valle. Ma le vie di Laura Castelli sono infinite. Con lei tutto e possibile. Così si prende come addetto stampa quel certo Pasquaretta allontanato dall’Appendino visti i suoi guai con la giustizia. E il triumvirato è fatto: Chiara Appendino, Laura Castelli e Luca Pasquaretta. Il trio Lescano della politica torinese pentastellata, tutti e tre accomunati dai guai giudiziari. Primato di cui noi torinesi non  siamo orgogliosi. E nelle nostre orecchie abbiamo ancora gli slogan dei grillini : onestà, onestà. Cambiano i ruoli ed anche i grillini cambiano. Un annetto fa un pentastellato mi diceva : fidati, fidati di noi. Ero dubbioso ma (penso) non prevenuto. Ed ho fatto bene a non fidarmi. Sulla Tav i grillini non sono credibili non solo perché sono no Tav, non sono credibili e basta. Non lo sono  per il loro quotidiano comportamento. Non è credibile il trio Lescano torinese per l’ assordante silenzio sulle proprie vicende giudiziarie, non lo è  Chiara Appendino che sta facendo fumo sulla situazione dei conti del Comune. Non è credibile Giggino che sostiene che l’attuale recessione è colpa dei governi precedenti.  Ma qui chi sta rischiando è anche Matteo Salvini con i suoi sodali. O si smarca velocemente o rischia di essere coinvolto in un vortice di cialtroneria. Ed ha buon gioco il Chiampa che sottolinea: Matteo Salvini dice che la Tav si farà. Lui è al governo. Riprenda i lavori. Il Piemonte ha bisogno di fatti, non di comizi elettorali.
Patrizio Tosetto
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