All’esterno, la facciata in stile neoclassico e, all’interno, l’influenza ottomana a dar tono agli ambienti, fino a far sentire nell’aria stessa la sensazione lieve di essere quasi sospesi sul crinale tra oriente e occidente, tra due continenti. Basta un’occhiata al contrasto di bianchi e di neri della sala la ballo per farsene un’idea. Il gusto eclettico per l’art nouveau s’impone nel vecchio ascensore che porta alle stanze illuminate da lampadari in vetro di Murano, con pavimenti in legno massello e vetrate a tutta altezza mentre i bagni, rivestiti in marmo di Carrara, lasciano a bocca aperta. Il Pera Palas, il “ più antico hotel europeo della Turchia“, venne costruito a Istanbul nel distretto di Beyoğlu (Pera) nel 1892 dalla Compagnie Internationale des Wagons-Lits con il preciso scopo di ospitare i passeggeri dell’Orient Express. Un gioiello, ricco di fascino e di mistero che affaccia le proprie camere sul Corno d’Oro e sulla penisola di Istanbul. Chi all’epoca viaggiava sulla tratta ferroviaria più famosa del mondo, nell’ultima tappa, doveva trovare in quest’albergo di gran classe un alloggio paragonabile in eleganza e confort a quanto offerto nelle prestigiose dimore delle capitali del vecchio continente. delle Europa. I lavori di costruzione durarono tre anni e l’architetto Vallaury, un noto professionista franco-turco, diede all’edificio quel taglio ibrido tipico dell’architettura dell’Istanbul del XIX secolo. Ma il Pera Palas doveva meravigliare tutti anche sotto il profilo tecnologico; così divenne il primo edificio con alimentazione elettrica, dotato di acqua calda e del primo ascensore della città che un tempo fu Bisanzio e Costantinopoli. Acquisato dagli investitori greci nel 1918, Il Pera Palas diventò – cinque anni più tardi – proprietà della Turchia e il presidente Mustafa Kemal Atatürk amava soggiornarvi tant’è che la stanza numero 101, la preferita dal padre della Turchia moderna, nel 1981 è stata trasformata in un vero e proprio museo. La “perla di Istanbul”, nel corsodella sua più che centenaria storia, ha ospitato personaggi misteriosi come Mata Hari, pseudonimo di Margaretha Geertruida Zelle, danzatrice e agente segreto olandese, che negli anni della Belle Epoque provocò scompiglio in tutta Europa e di personalità del mondo del cinema come la “divina” Greta Garbo , Alfred Hitchcock, il maestro del brivido, o la grande attrice di teatro Sarah Bernhardt. Le “teste coronate” e gli uomini di stato che sono passati dal Pera non si contano, così come gli scrittori come Pierre Loti ed Ernest Hemingway. Un discorso a parte va fatto per la regina del giallo, Agatha Christie, dalla cui penna hanno preso corpo le investigazioni di Hercule Poirot e le indagini di Miss Marple. Nella camera 411 dell’albergo la prolifica scrittrice britannica ( con all’attivo 66 romanzi gialli e un infinità di racconti e altri testi) scrisse buona parte di uno dei suoi capolavori, quell’ “Assassinio sull’Orient Express” che, a ben riflettere, non poteva trovare atmosfera più adatta del Pera Palas per catturare l’espirazione giusta. Ora la stanza è un piccolo museo in onore della scrittrice e anche questo contribuisce al fascino dell’ albergo, mentre nel ristorante “Agatha”, chiamato così in onore della famosa scrittrice , vengono servite le specialità della cucina turca contemporanea. Oltre all’Orient Bar & Terrace e alla sala da tè, dove un sottofondo di musica di pianoforte dal vivo contribuisce a rendere magica l’atmosfera, vale la pena frequentare – anche solo per una colazione – la classica “Patisserie de Pera” dove una gentile signora con tanto di veletta serve deliziosi dolci artigianali d’ispirazione turca e francese, amaretti, torte farcite e cioccolatini fatti in casa. E, q questo punto, non credo si debba aggiungere altro se non il caldo suggerimento a chi si reca in questa meravigliosa città di fare una puntata al Pera Palas per rivivere le atmosfere del sogno, del mistero e della storia.
Marco Travaglini
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