Oltre 500mila visitatori per Palazzo Madama, GAM e MAO
Chiusura d’anno con il botto per la Fondazione Torino Musei che mette a bilancio del 2018, appena alle spalle, ben 507.362 visitatori, con un incremento del 8,5% rispetto al 2017, allorché se ne contarono, a registri chiusi, 467.353 sui tre Musei, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e MAO - Museo d’Arte Orientale: Musei diventati sempre di più, nel corso dell’anno da poco terminato, luoghi di incontro e punto di riferimento della vita culturale cittadina per il ricco programma di mostre, conferenze, convegni, workshop, corsi di storia dell’arte, progetti didattici, eventi privati, visite speciali e attività di volta in volta programmate con sapiente lungimiranza e particolare attenzione alle esigenze e alle più svariate curiosità culturali del pubblico. Torinese e non. Da ricordare anche, sottolineano i responsabili, ” che nel 2018 la Fondazione, nel percorso di valorizzazione e diffusione del proprio patrimonio artistico e delle proprie competenze tecnico-scientifiche, ha esteso le attività di scambio in ambito internazionale, nazionale e anche con varie istituzioni del Piemonte, iniziando il confronto con le realtà culturali del territorio e ponendo le basi per progetti condivisi”. Il traguardo più importante dell’anno in ambito internazionale– sempre secondo la Fondazione – si è raggiunto con l’esportazione della mostra “Le figure dei sogni. Marionette, burattini, ombre nel teatro orientale”, promossa e realizzata nel 2016 dal MAO e ancora oggi in corso a Sharjah, Emirati Arabi Uniti, presso il Museum of Arab Heritage, lo spazio espositivo del Sharjah Institute for Heritage.
Nel 2018, Palazzo Madama è stato visitato da 211.177 persone, proponendo, tra le altre, le mostre “Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti“; “Perfumum. I profumi della storia”; “Carlo Magno va alla guerra. Cavalieri e amor cortese nei castelli tra Italia e Francia”; “Una ritrovata Madonna della Fabbrica di San Pietro. Dalla chiesa di San Giacomo Scossacavalli alla basilica vaticana”; ”La Sindone e la sua immagine. Storia, arte e devozione” (ancora in corso fino al 21 gennaio) e ”Madame Reali: cultura e potere da Parigi a Torino. Cristina di Francia e Giovanna Battista di Savoia Nemours (1619 – 1724)”, visitabile fino al 6 maggio.
La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, che chiude il 2018 con 187.736 visitatori (nonostante la parziale apertura per alcuni mesi delle collezioni dell’800) ha presentato tra le altre le mostre “Renato Guttuso. L’arte rivoluzionaria nel cinquantenario del ’68; ”Suggestioni d’Italia, dal Neorealismo al Duemila. Lo sguardo di 14 fotografi”; ”Laura Grisi. Le opere filmiche, 1968-1972″; ”Apollinaire e l’invenzione ‘Surréaliste’. Il poeta e i suoi amici nella Parigi delle Avanguardie”, ancora in corso fino al 24 gennaio, e ”I MACCHIAIOLI. Arte italiana verso la modernità”, aperta fino al 24 marzo.
All’interno del progetto della Fondazione Torino Musei di sviluppo sul territorio piemontese la GAM ha inoltre organizzato a Cuneo, dal 24 ottobre nella ex chiesa di San Francesco, la mostra “Noi continuiamo l’evoluzione dell’arte. Arte Informale dalle collezioni della GAM Torino” che ha totalizzato fino al 31 dicembre 4.432 visitatori.
Il MAO – Museo d’Arte Orientale conclude il 2018 con 108.449 visitatori e ha organizzato le mostre: “Nomadi dell’Asia. Storie di donne e uomini tra steppe e altopiani; ”Orienti: 7000 anni di arte asiatica dal Museo delle Civiltà di Roma”;”Tattoo. L’Arte sulla pelle” (fino al 3 marzo); “I tesori del Duca” in collaborazione con il Castello di Agliè; “Màn Vietnam Street Heroines. Fotografie di Ottavia Castellina” e ”Sfumature di terra. Ceramiche cinesi dal X al XV secolo” (aperta fino al 10 febbraio).
Infine, precisano dalla Fondazione Torino Musei, sono oltre un milione e mezzo i visitatori sui siti web della stessa Fondazione.
g.m.
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