Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.
Chi assume giovani può beneficiare del bonus assunzioni, un’agevolazione che vuole contrastare il precariato garantendo degli incentivi alle imprese che intendono assumere con contratti stabili. Dal 2019 l’incentivo avrebbe interessato solo gli under 29, ma grazie al Decreto Dignità, potranno goderne anche i giovani che non hanno ancora compiuto i 35 anni. Con la proroga infatti, fino al 2020 le aziende interessate potranno beneficiare di un importante sgravio fiscale introdotto dalla Legge di Bilancio 2018. L’agevolazione permette alle imprese di fruire di una riduzione dei contributi dovuti dal datore, del 50% e entro un limite di 3.000€ all’anno per ogni dipendente assunto. Il tutto per 36 mesi. Il Bonus Under 35, introdotto dalla Legge 205/2017 (quella di Bilancio 2018) consiste in due differenti agevolazioni per le aziende che assumono, con contratto a tempo indeterminato: esonero del versamento del 50% (nel limite di 3.000 euro annui e per un massimo di 36 mesi) o del 100% dei contributi previdenziali. L’esonero al 100%, sempre nel limite di 3.000 euro e per un massimo di 36 mesi, però, si applica solamente nei confronti di coloro che hanno conseguito il titolo di studio da massimo 6 mesi. In questo caso è anche necessario che questi abbiano svolto, presso il medesimo datore di lavoro, attività di alternanza scuola lavoro o un periodo di apprendistato di I e III livello. Il secondo bonus assunzioni, quello under 29, di cui possono disporre le aziende è quello previsto dal programma Garanzia Giovani, rivolto ai giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni iscritti al programma, purché questi non siano impegnati in altre attività lavorative o di studio.
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