Lo sbigottito risveglio degli “apprendisti stregoni” e le pene di Pd e Forza Italia

Non capisco la Chiara Appendino che non vuole fare il referendum sulla Tav. Sia nell’area Metropolitana come in città è nelle sue prerogative. Referendum consultivo, senza aspetti pratici sul fermare l’ opera ma pur sempre significativo per chi, come i pentastellati, parla sempre e comunque in nome del popolo.Quale strumento migliore per toglierle le castagne dal fuoco.  Diciamocelo, la Sindachessa è sulle spine e stanca. E si infittiscono le voci che le dimissioni sue siano dietro l’angolo.  Soppravivrà alla manifestazione pro Tav del 10 ? Sopravvivenza di tipo politico, s’intende.  Dipenderà dalle dimensioni dell’evento. Per gli organizzatori promette bene. Organizzatori determinati, presenti  tutte le organizzazioni sindacali degli imprenditori come dei lavoratori.  Con la  Cgil nazionale e delle altre regioni che corre ai ripari e ” urla”: ci siamo anche noi  tra i pro Tav. Vista così sembrerebbe una partita già vinta dai sì. Da una parte una sinistra sbrindellata con anarcoidi dei centri sociali e pentastellati e dall’altra il resto del mondo. Un “resto del mondo” ben allenato. Pensate a Carlo Callieri  tra gli ideatori. Proprio lui, l’importantissimo dirigente Fiat tra i fautori della marcia dei 40 mila nel 1980. Instancabile telefonò e contattò uno ad uno i quadri intermedi. Con il suo sigaro toscano e la sua  determinazione è una garanzia della riuscita dell’iniziativa.Altra caratteristica della manifestazione: cresce dal basso con un popolo torinese sempre più esasperato. Noi ( diversamente da altri) non abbiamo la presunzione o velleità di parlare in nome del popolo. Anzi, siamo sempre refrattari nel considerare chi lo fa. Basta però sentire, chiedere ed ascoltare. La frana elettorale per i grillini si è mossa. Molti che li hanno votati si pentono della loro scelta. Ma il grave (per i pentastellati) è che lo dichiarano pubblicamente.  I consiglieri comunali grillini sono sbigottiti. Perché questo popolo ci contesta? In fondo che abbiamo fatto? Proprio cosi, non si rendono conto di cosa hanno fatto. È come i più  provetti “apprendisti stregoni” hanno liberato delle forze che non riescono a governare. E per loro governare è un optional del tutto trascurabile. Noi siamo curiosi di cosa accadrà dopo la manifestazione. Ma siamo anche curiosi su chi erediterà  il pacchetto di voti in libertà. Non è del resto una novità che i pentastellati, secondo i sondaggi, perdano più dell’8% di consensi al Nord. Bella botta. Sicuramente il Chiampa sabato sarà in prima linea. Un po’ meno il PD. I militanti sono scatenati, meno il partito, che non riesce ancora a carburare in continua ricerca di una data utile per nominare i suoi dirigenti. Arrabbiata è soprattutto la sinistra del Pd. Questo parallelo con la marcia dei 40mila non gli va giù. Sinistra pd presa in mezzo tra la Cgil che li molla e i renziani che li rimbrottano, visto che di pentastellati e sinistroidi non c’è da fidarsi. Ed anche la manifestazione  sì Tav è un’ occasione per dividersi. I leghisti si devono smarcare dai grillini ed il PD trovare un’ azione comune. Forza Italia decisamente ammaccata vuole ed ha ottenuto un tavolo per le regionali tra tutto il centro destra ed è preoccupata per la sorte del nostro sistema imprenditoriale. Dunque? O i Leghisti si “inventano” un candidato credibile che faccia  gli perdonare la loro vicinanza agli apprendisti stregoni, o intravedono la candidatura di Claudia Porchietto. Dalla sua, oltre che la competenza politica c’è l’essere imprenditore ed essere stata presidente Api. A questa sua locale credibilità si dovrà aggiungere una credibilità europea.  Finire la Tav in tempi stabiliti passerà anche da questo. Insomma, uno scontro politico tra Sergio Chiamparino e Claudia Porchietto.
Patrizio Tosetto
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