Gli acquerelli di Silvana Alasia, certi pennuti tra bellezza e ironia

Altre storie possono essere quelle disseminate in un bosco di betulle con le sue  macchie aranciate che sarebbe piaciuto ad Aime, o in qualche angolo invernale   ovattato di neve; forse negli occhi di un gatto che si blocca guardingo quando s’accorge del più piccolo rumore al di là della sua coda. Spruzzi e gocce di arte giocati  dai pennelli di Silvana Alasia, che espone i propri acquerelli sino al 30 settembre (apertura sabato e domenica dalle 15 alle 19) presso le sale della galleria “Arte per  voi” in piazza Conte Rosso ad Avigliana, mostra riposta nelle mani esperte e affettuose di Luigi Castagna e Giuliana Cusino. Questa, una piccola parte. A prendersi maggiore spazio sono per l’occasione certi pennuti – Piume leggere…  recita l’incipit della mostra -, quelli cui l’autrice dedica con la sua sensibilità  l’immediatezza, il vociare sotto le più differenti forme, una natura arruffata, la  prepotente sovranità, per alcuni l’arroganza, la voglia predatrice, l’eleganza che può  trasparire da un colpo d’ala, da un prendere terra improvviso e repentino, da un afferrare la preda che pare l’attimo di una danza. Le armi sono proprie dell’Alasia (“carta da acquerello, di quella di buona qualità; pennelli di varie misure; colori, tanti colori, amalgamati con sapienza; mani esperte e instancabili”, sottolinea Cusino nella presentazione), come l’efficace quanto poetica bravura che ci rende appieno la bellezza e il selvatico dei suoi personaggi. Un palcoscenico di civette e falchi – si guardino con piacevolissima attenzione i tocchi dei pennelli in Falco predatore o  Civetta basita o ancora l’esattezza nel rappresentare il piumaggio del rapace che sta  per ghermire il piccolo topo -, un confrontarsi di fremiti sonori cui Cusino dà un nome  (“il trillare, il bubolare, lo starnazzare, il fischiare, il cinguettare, lo stridere, il pigolare, il gorgheggiare…”), un’incredibile unione di voci che ti par quasi di stare ad ascoltare.  Molte occasioni non disgiunte da una vena d’ironia che tocca il piccolo zoo che  immagini possa riempire questa o quell’aia, un carosello di anitre oche galline e  faraone – impeccabili queste ultime nel loro incedere e nel mantello bluastro, uscite  pochi attimi fa da un capolavoro Disney -, che ci diverte e che fa sembrare ancor più  reali gli acquerelli di Silvana Alasia.
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Elio Rabbione
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Le immagini
“Confidenze a tre”, acquerello cm. 31 x 31, 2018
“Faraone a passeggio”, acquerello cm. 28 x 28, 2017
“Si salvi chi può”, acquerello cm. 27 x 39, 2017
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(informazione commerciale)
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