Sono anche io una di loro. Sono anche io una senza fissa dimora. D’istinto replico che non ci credo. Non ha i segni di sofferenza tipici di una vita sulla strada. Bellissima, occhi celesti tendenti al blu. Vestiti magari dimessi ma assolutamente non sdruciti. Lei incalza: sì, sì, sono senza fissa dimora ancorché ci tenga alla mia dignità e decoro. Semplicemente davo una mano ad una amica. Aveva bisogno di una carta d’identità e non sapeva come fare.Scelta consapevole?
trovi il coraggio di rendere decoroso il salotto di Torino. A Roberto chiedo subito come è possibile un simile fenomeno.


