Il Trovatore e la Traviata di Giuseppe Verdi costituiranno i due capisaldi intorno ai quali ruotera’ la prossima stagione lirica del teatro Regio di Torino, la prima firmata da William Graziosi quale Sovrintendente ed Alessandro Galoppini in veste di direttore artistico
Il Trovatore, opera cardine del melodramma romantico e partitura tra le più significative di Giuseppe Verdi, inaugurerà la stagione del Teatro Regio il prossimo 10 ottobre (con recite fino al 23 ottobre). La direzione d’orchestra sarà affidata all’israeliano Pinchas Steinberg, riconosciuto a livello internazionale dalla critica per la forza, la sensibilità e la profondità delle sue interpretazioni. Orchestra e Coro del Teatro Regio saranno da quest’anno diretti dal maestro Andrea Stecchi, la regia è firmata da Paul Carran. I costumi si richiamano all’Ottocento, le masse corali ai patrioti del Risorgimento, tutto all’interno di una scena sovrastata da un’enorme scalinata modulare, secondo un allestimento proveniente dal Teatro Comunale di Bologna. Per la prima volta al Teatro Regio, all’interno di una stessa stagione, verrà proposta la trilogia popolare verdiana del Trovatore, Traviata e Rigoletto. Dal 14 al 23 dicembre prossimo sarà Donato Renzetti, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, a dirigere la Traviata verdiana, per la regia di Hennnings Brockhaus e le scene di Josef Svoboda, vero e proprio ” scultore della luce” e creatore dell’omonima “luce Svoboda”. Nota anche come “la Traviata degli specchi”, questo spettacolo indaga il sottile confine tra la natura intima e delicata di Violetta e la sua immagine pubblica, sottolineata attraverso uno specchio inclinato che moltiplica, da tutti i possibili punti di vista, l’oggetto del desiderio da parte del voyeurismo. Violetta è Maria Grazia Schiavo, interprete elegante e raffinata, Alfredo ha la voce di Dmytro Popov e Giorgio Germont quella di Giovanni Meoni. Nel mese di novembre andrà in scena per la regia di Michele Gamba, giovane musicista milanese, tra i più apprezzati direttori d’orchestra della nuova generazione, formatosi sotto la guida di Daniel Barenboim ed Antonio Pappano. Atteso ritorno al Regio nel periodo natalizio, dal 29 al 31 dicembre, del ballerino Roberto Bolle, con la nuova edizione di Roberto Bolle and friends, gala di danza capace di emozionare le platee di tutto il mondo. Il 2019 si aprirà con la messinscena della Madama Butterfly di Puccini, nella produzione proveniente dallo Sferisterio di Macerata, che vedrà l’atteso ritorno sul podio di Orchestra e Coro del Teatro Regio di Daniel Oren, per la regia, scene e costumi di Pierluigi Pizzi. Questo allestimento propone una Butterfly collocata in un Giappone non oleografico né folkloristico, ma colto come memoria di un Paese evocato con malinconia. Dal 6 al 17 febbraio prossimo sarà allestita al Regio di Torino una nuova messinscena del Rigoletto verdiano, in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo, la Shaanxi Opera House e l’Opera Royal de Wallonie-Liege. A vestire i panni di Rigoletto sarà il grande Carlos Alvarez, Gilda sarà interpretata da Ruth Iniesta ed il duca di Mantova da Stefan Pop, direttore Renato Palumbo, la regia recherà la firma di John Tunturro, al suo debutto nel mondo operistico. Protagonista del marzo lirico torinese sarà l’opera intitolata “Agnese” di Ferdinando Paer, per la prima volta proposta in una rappresentazione moderna, capolavoro creato nel 1809, di assoluto equilibrio stilistico, esempio brillante di classicismo e precursore dell’era rossiniana. Sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio tornerà Diego Fasolis, la regia è firmata da Leo Muscato. Dalla celebre fiaba di Collodi è tratto Pinocchio, con musica di Pierangelo Valtinoni, libretto di Paolo Madron e regia di Luca Valentino. L’opera, proposta in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, vedrà impegnata anche l’Orchestra del Regio ed il Coro di Voci bianche del Regio e del Conservatorio. A distanza di vent’anni dall’ultima rappresentazione, tornerà al Regio di Torino la Sonnambula di Vincenzo Bellini, in una delicata partitura dalle tinte pastello, per la regia di Mauro Avogadro. Per la prima volta verrà ospitato al Regio di Torino il Balletto dell’Opera di Perm, con novanta tra ballerini e ballerine, che porteranno in scena il capolavoro di Prokof’ev “Romeo e Giulietta”. Alessandro De Marchi, direttore affermato a livello internazionale, dirigerà a maggio 2018 “L ‘italiana in Algeri” di Gioachino Rossini. Dopo l’omaggio che verrà tributato alla terra siciliana, con l’allestimento de “La giara”, tratta da Luigi Pirandello, su musiche di Alfredo Casella, a giugno 2018, e de La cavalleria rusticana di Mascagni per la regia di Gabriele Lavia, la stagione si concluderà con il capolavoro teatrale di George ed Ira Gershwin, dal titolo ” Porgy ed Bess”, nell’unica produzione autorizzata dalla famiglia Gershwin, con l’ Orchestra del teatro Regio ed i Solisti e Coro del New York Harlem Theatre. L'”American folk opera”, come fu definita dallo stesso Gershwin, capace di descrivere la vita degli afroamericani nei primi anni Trenta, sarà diretta da William Barkhymer.
Mara Martellotta
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