DALLA CAMPANIA La Cassazione ha detto sì al licenziamento dei cinque operai della Fiat che nel 2014 organizzarono il finto funerale dell’ad Sergio Marchionne ai cancelli dello stabilimento di Pomigliano d’Arco. Vennero licenziati dall’azienda ma la sanzione fu annullata dalla Corte d’appello di Napoli che ne ordinò il reintegro, escludendo la giusta causa. Ieri la Suprema Corte ha accolto il ricorso dell’azienda e detto sì ai licenziamenti. Uno dei cinque operai si è incatenato a un palo davanti alla casa del ministro del Lavoro Luigi Di Maio e si è cosparso la testa con una bottiglia di benzina. Il vicepremier è andato a fargli visita.”Da ministro – ha commentato Di Maio – gli ho detto che è una sentenza che va rispettata ma per noi non deve essere un alibi”.
Operai fecero funerale a Marchionne: licenziati
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