Aprile 2018- Pagina 35

Caleidoscopio rock anni 60. Meteore psych e garage in USA

Garage rock, psychedelic rock e generi affini?

Gran parte della rock music frenzy era riconducibile a quella straordinaria linfa vitale che era la British invasion, spinta con ondate progressive ed incalzanti dai tours dei Beatles e dei Rolling Stones; questi giovincelli inglesi poco più che ventenni che, oltre a scatenare i sogni e le fantasie di schiere di ragazze teenagers delle famiglie americane, avrebbero aperto le paratie di una vera e propria cascata di musica a stelle e strisce, estesa dalla costa pacifica a quella atlantica, da San Francisco a Boston, da New York a Seattle. Tra il 1964 ed il 1965, grazie ai concerti di quei “Fab Four” e “Stones”, la strada era già chiaramente tracciata; l’area del Midwest americano (tra Ohio, Michigan, Minnesota, Iowa, Illinois, Indiana, fin quasi al Colorado e all’Oklahoma) divenne terreno fertile per la nascita di una nuova forma di rock dai toni più crudi, grezzi e “home made”: il garage rock. Prendeva le mosse dalla scia del rock & roll e inglobava l’apporto del British Invasion rock, ma trasformandolo in un prodotto realizzabile da un vasto bacino di musicisti e fruibile da un variegato pubblico; le chitarre diventavano aggressive e distorte, la voce ringhiante, i testi più graffianti, sfacciati e diretti. La fiammata fu veloce ed improvvisa, l’ascesa travolgente; ma altrettanto rapido fu il declino, tanto che molte bands ebbero carattere di meteore ed entrarono nell’oblio già al giro di boa degli anni Settanta. In parallelo, la metà degli anni Sessanta vide l’affermarsi del movimento psichedelico, che impregnava il rock di particolari caratteristiche: la forma musicale ed il rapporto testo-musica assumevano fattezze fluide, venivano assorbiti suoni dell’area indiana e orientale, si sperimentavano novità pionieristiche nelle sale di registrazione, si ricorreva anche all’uso di chitarre “fuzz-toned” e alla stratificazione sonora con effetti di eco e di riverberi multipli. L’area californiana irradiò il verbo dello psychedelic rock in tutti gli Stati Uniti, tramite Doors, Jefferson Airplane, Grateful Dead, Big Brother and The Holding Company, Quicksilver Messenger Service, Byrds, Love, Moby Grape, Electric Prunes e molti altri. L’onda raggiunse anche il terreno del garage rock e si fuse con esso, dando vita ad una forma ibrida di “garage rock psichedelico”, sfaccettato e borderline che agli esordi degli anni Settanta si trasformò ancora e, come il garage, lasciò dietro di sé una vasta realtà di bands dalla vita breve o che non ebbero la fortuna di incrociare produttori musicali di primo piano e finirono per essere ingiustamente dimenticate. Dei “grandi” hanno discusso, discutono e discuteranno in molti (forse anche in troppi). Ma chi parlerà delle seconde e terze linee? Chi toccherà quest’area quasi ignota delle bands che vennero travolte dal rapido trasformarsi degli eventi, in quel lustro che dal 1965 al 1970 fu contraddistinto da un furore ed una frenesia musicali che, a dire il vero, probabilmente non avranno più eguali nella storia? Magari noi in questo spazio, perché no…

 

JCM Randle

 

Ogr, la nuova cattedrale di Torino

OGR, un posto dove passare il tempo libero, ultimamente vado spesso alle Officine Grandi Riparazioni di corso Castelfidardo, vicino alle Nuove, per le presentazioni di mostre e iniziative culturali, artistiche e di concerti.

Un po’ di storia delle OGR è d’obbligo. In principio erano officine di manutenzione di veicoli ferroviari e avevano un’anima mentre ora ospitano, in parte, Il Politecnico di Torino e per l’altra parte il Polo Museale OGR-CRT. La riqualificazione è stata un’opera di restituzione non solo alla città di Torino, ma all’intero Piemonte di uno dei luoghi simbolo dell’archeologia industriale che ha acquisito una nuova dimensione e una nuova anima che sa di ricordi. Anzi agli stessi si lega e sposa e perpetua in un continuum che sa di passato e futuro nel quale si proietta alla grande. Ma le OGR non sono solo il luogo dell’arte e dei concerti, ma anche un Polo dell’eccellenza del “buon bere” e del “ben mangiare” e per stare in compagnia. Dopo una sorta di nuovo Big Bang, la città di Torino ha ripreso ufficialmente possesso delle nuove Officine Grandi Riparazioni: “dopo mille giornate lavorative e 100 milioni di euro di investimento da parte della Fondazione Crt”, come ricordava il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (Crt) Giovanni Quaglia all’inaugurazione del 29 settembre scorso. Con l’apertura della Corte Est, antistante all’ingresso, scaturisce invece, come ha spiegato Massimo Lapucci, segretario generale della Fondazione Crt e direttore generale delle Ogr (forse) il compito più arduo: “diventare un simbolo della nuova città, anche al di là del loro valore estetico”. A BINARIO 1 Susan Hiller Social Facts a cura di Barbara Casavecchia è in corso dal 30 marzo – 24 giugno 2018 Social Facts, mostra personale di Susan Hiller.     E ancora “”Ambienti digitali interattivi, esperienze di realtà aumentata, percorsi immersivi multisensoriali. Laboratori di ricerca sui Big Data, acceleratori di imprese, sviluppo di start up high tech dei talenti italiani rientrati dalla Silicon Valley, sperimentazione di idee funzionali anche alla proposta di contenuti creativi per il pubblico delle Officine Nord, caratterizzeranno ancor più le OGR come un vero e proprio innovation hub internazionale”. Per il direttore artistico delle OGR Nicola Ricciardi   “I tre inediti e sperimentali progetti mirano a riaffermare Torino come centro gravitazionale per i mondi del contemporaneo e dell’innovazione A BINARIO 2 si trova The NewsRoom. Un’immersione sensoriale nelle notizie 30 marzo – 27 maggio 2018 “The NewsRoom, mostra interattiva de La Stampa in collaborazione con Studio Azzurro e Learn & Play! teamLab Future Park, progetto multimediale a cura del collettivo teamLab”. Lo spazio prende in questa occasione la forma di una mostra e di uno show digitale, di un’esperienza di giornalismo narrativo e interattivo basato sull’approfondimento. Invece a BINARIO 3 c’è “Learn & Play! teamLab Future Park” Dove i bambini giocano nel futuro . Primo progetto permanente in Europa di teamLab, collettivo di sviluppatori giapponesi il cui successo è stato consacrato dal pubblico di Expo2015. Il progetto accoglierà in un ambiente digitale interattivo i bambini dai 3 ai 10 anni, invitandoli a esplorare il confine tra arte e tecnologia attraverso un insieme di installazioni e postazioni immersive Chi vi scrive – che non è più un bimbo da moltissimi anni – confesso ci ha giocato! Da perdersi, ma anche per ritrovarsi fino a tuffarsi nella telecinesi con la sezione cinematografica.

Tommaso Lo Russo

 

Turisti in crescita a Torino e in Piemonte. E gli alberghi fanno il pienone, più di Milano

In Piemonte il turismo è in crescita continua, nel 2017, dati dell’Osservatorio regionale  si sono registrati oltre  5 milioni di arrivi con   pernottamenti a quota 15 milioni. Il merito va principalmente al mercato estero: Germania, Francia e Paesi del Nord Europa, segnano complessivamente una crescita dell’8%, oltre due punti in più della media italiana . E non vengono tenuti in considerazione le presenze nelle case Airbnb, fino ad aprile  erano 287.000, un aumento del 39%.Torino dà il meglio a Pasqua con  occupazione delle camere e ricavi in crescita e  per gli alberghi torinesi  la situazione è più rosea di  quelli milanesi, anche grazie alle partite della Juventus con Milan e Real Madrid. Però da settembre a marzo a Torino i dati sarebbero negativi:  marzo ha registrato una diminuzione  del 6% rispetto allo stesso mese del 2017, sostiene Alessandro Comoletti, presidente di Federalberghi Piemonte.

 

(foto: il Torinese)

Città della Salute, 200 mila euro di farmaci recuperati

Ha recuperato e ridistribuito medicinali per il valore di circa 209.000 euro

La Città della Salute di Torino è la prima Azienda Ospedaliero Universitaria in Italia ad aver firmato una convenzione con il Banco Farmaceutico per il recupero e la distribuzione dei farmaci all’insegna della lotta allo spreco e nel nome della sussidiarietà. In questi otto mesi il valore dei farmaci recuperati e poi ridistribuiti è stato notevole: circa 209.000 euro. La spesa sanitaria dello Stato, ed in particolare quella farmaceutica, ha subito una forte contrazione negli ultimi anni. Negli ultimi anni 7 famiglie su 10 hanno dovuto diminuire le proprie spese sanitarie (fonte Istat), mentre il bisogno di farmaci degli Enti assistenziali è aumentato soprattutto riguardo ai farmaci da prescrizione medica. La Fondazione Banco Farmaceutico Onlus nasce dall’esigenza di aiutare tante famiglie italiane ed Enti di volontariato che non riescono a fare fronte alla spesa farmaceutica. L’impegno del Banco Farmaceutico si fonda sul recupero dei farmaci validi ma non scaduti donati dai privati, da Enti Pubblici ed Aziende Farmaceutiche. Si tratta di tonnellate di farmaci che restano inutilizzati quotidianamente per interruzioni o cambi di terapie. E’ uno spreco enorme ed una grave perdita economica per il nostro Sistema sanitario, senza dimenticare le pesanti conseguenze negative prodotte sull’ambiente dallo smaltimento di tonnellate di medicinali. Per questo Banco Farmaceutico ha promosso il progetto Recupero Farmaci Validi non Scaduti, la cui forza trainante sono le migliaia di volontari sparsi in tutta Italia che operano attualmente in 101 province italiane e collaborano con 1722 Enti e farmacie. In ognuna delle province opera un delegato territoriale, che mantiene i rapporti con gli enti caritativi ed i farmacisti ed organizza la rete locale di volontari.

La Città della Salute di Torino (commissario avvocato Gian Paolo Zanetta) è la prima Azienda ospedaliero universitaria in Italia che si è convenzionata con il Banco Farmaceutico. A partire dal mese di maggio 2017 è diventata punto di raccolta e ridistribuzione dei farmici recuperati, attraverso il servizio di Farmacia Clinica delle Dimissioni. All’interno della Farmacia interna dell’ospedale (diretta dal dottor Francesco Cattel) sono posizionati appositi contenitori di raccolta, facilmente identificabili, in cui ogni assistito o incaricato dai reparti, può donare i medicinali di cui non ha più bisogno. Possono essere recuperati farmaci con almeno 8 mesi di validità, correttamente conservati nella loro confezione originale integra, con l’esclusione dei farmaci che richiedono conservazione a temperatura controllata e quelli appartenenti alla categoria delle sostanze psicotrope e stupefacenti.

I farmaci che vengono recuperati attraverso la Città della Salute sono ridistribuiti ai pazienti in dimissione o a coloro che fanno terapie croniche all’interno dell’ospedale; oppure sono inviati alla sede di Torino del Banco Farmaceutico, nel caso si tratti di medicinali non utilizzati all’interno della struttura ospedaliera. Le priorità di assegnazione vanno agli Enti operanti nell’assistenza sul territorio, successivamente alle Missioni. Il tutto viene gestito dalla Farmacia delle Dimissioni attraverso il portale BFOnline, piattaforma web che, grazie al collegamento con l’archivio di Farmadati, consente di gestire e combinare le offerte delle aziende con la domanda degli enti assistenziali, in base al principio attivo. La rilavorazione dei farmaci (annullamento bollino ottico / verifica foglietto illustrativo) e la distribuzione sono garantite dagli amministrativi addetti al recupero e dai farmacisti dispensatori. I dati registrati ad oggi in nove mesi di convenzione sono molto significativi. A ieri il numero dei farmaci ridistribuiti da Città della Salute è stato di 2295 pezzi per un valore (espresso in prezzo al pubblico) di circa 209.000 euro attraverso Banco Farmaceutico. I farmaci raccolti da Città della Salute sono stati 1052 per un valore di circa 178.000 euro, dei quali 908 (166.500 euro) raccolti, trattenuti e ridistribuiti direttamente da Città Salute, mentre 144 raccolti (11.500 euro) da Città Salute e destinati ad altri Enti. La Città della Salute con il Banco Farmaceutico sta così portando avanti i 4 principi fondamentali di questa Onlus: centralità della persona, sussidiarietà, professionalità ed educazione alla carità.

 

(foto: il Torinese)

Vivicittà dal Valentino al Piemonte

Torino con il Parco del Valentino, Alessandria con l’Istituto Penitenziario San Michele, Biella con la Casa Circondariale e la mura del Ricetto di Candelo, Bra con Piazza Caduti della Libertà, Settimo Torinese con Piazza Campidoglio saranno i protagonisti della XXXV edizione di Vivicittà 2018 IN PIEMONTE. L’appuntamento organizzato dai rispettivi Comitati Territoriali Uisp con la SDA Atletica Piemonte è per sabato 14 aprile negli istituti di pena e domenica 15 aprile dalle varie cittadine, quando migliaia di runners, camminatori e amici a 4 zampe partiranno per la corsa più partecipata al mondo. L’Italia di Vivicittà, la corsa ideata da Uisp, ha mosso i primi passi il 1° aprile 1984 con un obiettivo ben preciso. Quello di intercettare il nuovo fenomeno di massa agli esordi e mettere in atto la mission della Uisp: lo sport per tutti abbinato ai valori di vivibilità ambientale e sociale. Vivicittà è diventata sinonimo di Uisp e nella prima edizione parteciparono circa 30mila persone. L’edizione 2018 ha un duplice valore festeggiare i 35 anni della corsa e i 70 della fondazione della Uisp e lo slogan è “Attività sostenibili”. Pace e convivenza saranno i messaggi che Vivicittà vuole dare. L’evento sostiene i bambini che fuggono dalla guerra in Siria, attraverso il progetto di cooperazione internazionale e di educazione in collaborazione con la Fondazione Terre des Hommes.

Aperto il nuovo ponte che collega corso Matteotti a via Cavalli

Con un minuto di silenzio dedicato a Beatrice Inguì, la ragazza che ha perso la vita due giorni fa, travolta da un treno nella stazione di Porta Susa è stato inaugurato il nuovo ponte che collega corso Matteotti a via Cavalli. “La prima opera portata a termine tra quelle appaltate in questa Consiliatura – sottolinea Maria Lapietra, assessora ai Trasporti e alla Viabilità – che porterà benefici alla mobilità cittadina, offrendosi come ulteriore segno del cambiamento che la città sta compiendo a favore di una migliore qualità della vita”. L’infrastruttura, a due campate e realizzata con una struttura mista acciaio-calcestruzzo, è lunga circa 15 metri e larga 30. Due le corsie per senso di marcia del nuovo ponte che, sul lato sud, ospita anche un marciapiede di servizio e un percorso ciclabile monodirezionale mentre, sul lato nord, trovano posto un ampio spazio pedonale e un percorso ciclabile bidirezionale. Il piano stradale poggia su una soletta in cemento armato realizzata su travi in acciaio sostenute, ad ovest, da una struttura esistente realizzata da RFI e, ad est, da una nuova struttura scatolare in cemento armato, già predisposta per ospitare il futuro tunnel pedonale che collegherà la stazione di Porta Susa a corso Vittorio Emanuele II. Il costo complessivo dell’opera è stato di circa 1 milione e 400mila euro. L’apertura del tratto insieme all’attivazione dei nuovi impianti semaforici sui corsi Inghilterra e Bolzano permetterà di decongestionare il traffico che giornalmente si sviluppa lungo l’asse di corso Vittorio Emanuele.

 www.torinoclick.it

foto: il Torinese

Messer Tulipano, weekend ricco

Sabato 7 aprile, in omaggio al tema collaterale della rosa, si terrà la dimostrazione di arte floreale “La rosa, un fiore per tutte le occasioni” a cura dell’Associazione didattico-culturale SIAF (Scuola Italiana Arte Floreale). Durante tutta la giornata l’Associazione, esperta nell’arte di decorare con i fiori e altri elementi naturali come frutta e verdura, terrà dimostrazioni in cui insegnerà ai visitatori come realizzare delle originali composizioni per abbellire la tavola in sei occasioni speciali: una “Minnie” verrà creata appositamente per le feste dei bambini, altre originalissime decorazioni saranno realizzate per la “Colazione in campagna”, per la Festa della mamma, una festa in giardino e la festa dei 18 anni. Si potrà infine imparare a realizzare i festoncini per le sedie. Tutte le composizioni avranno come tema comune la rosa, accompagnata ad altri fiori.

Domenica 8 aprile si terrà “Erboristeria: la rosa nelle tisane. Usi, abbinamenti e benefici”, a cura di Mùses – Accademia Europea delle Essenze. Verrà presentata una panoramica sulle proprietà della rosa nelle tisane, con dimostrazioni sul suo uso in erboristeria e degustazioni per il pubblico. Sempre domenica, degustazioni a cura dei Maestri del Gusto di Torino e Provincia. E per i più piccoli ArteNa proporrà il laboratorio “La moda di un seme”, alle ore 14,30 e alle 17,30. L’attività prevede un’introduzione sul tema, con l’utilizzo di una collezione di semi e con l’illustrazione delle diverse strategie di disseminazione. I partecipanti realizzeranno poi, con plastilina e materiali naturali e di recupero, un seme fantastico che potranno portare a casa.

Come ogni anno, il parco del Castello di Pralormo accoglie la primavera con la fioritura di narcisi, primule, rose, violette e margherite. I tulipani, i grandi protagonisti della manifestazione, stanno sbocciando e si apprestano a regalare ai visitatori uno splendido spettacolo. Con il tema collaterale “… e il parco si tinge di rosa”, Messer Tulipano racconta quest’anno la regina dei fiori, come colore e come fiore, fonte di ispirazione nell’arte, nella letteratura, nel design, nella moda e nella cucina. Il parco del castello si tinge così di rosa con sentieri ombreggiati da curiosi ombrelli-bambù, aiuole dalle svariate forme che con la loro sinuosità contribuiscono a creare un’atmosfera romantica che contrasta volutamente con la severità del Castello. Anche nel prossimo weekend è a disposizione dei bambini la zona ludica a cura di New Holland con trattorini a pedali, insieme ad altre animazioni per piccoli agricoltori.

Prof punisce studente ritardatario e i genitori lo mandano all’ospedale

Un professore dell’istituto tecnico commerciale Russell-Moro di Torino è stato accompagnato in ambulanza per essere medicato in ospedale. Aveva punito uno studente ritardatario ed è stato picchiato dai genitori del ragazzo. Ne dà notizia il sindacato Slc-Cgil, disponibile – come riporta l’Ansa – a fornire assistenza legale all’insegnante malmenato. E’ anche  intervenuta la polizia. Sembra che per punire lo studente del ritardo, l’insegnante l’abbia mandato in biblioteca. Lui ha telefonato ai genitori per raccontare l’episodio e all’istituto si sono presentati  il padre con due parenti. Il professore sarebbe stato aggredito all’interno dell’istituto con un pugno alla mandibola.

Dolci Portici, le delizie golose del weekend nel centro città

Dolci Portici: venerdì 6, sabato 7 e domenica  8 aprile Mastri cioccolatieri, pasticceri, gelatieri e produttori di liquori al cioccolato vi danno appuntamento  sotto i portici di Via Roma (nel tratto pedonale compreso tra piazza Castello e piazza San Carlo) per la prima edizione di Dolci Portici 2018. Per maggiori informazioni: http://bit.ly/dolciportici18 La manifestazione è un evento del programma del Bocuse D’or Europe OFF 2018. La nostra troupe del “Torinese web tv” realizzerà servizi e interviste dedicate alla manifestazione che verranno pubblicati sulla pagina Facebook del Torinese.

La signora Van Gogh

Nell’interpretazione degli attori Gianni Bissaca e Stefania Ressico

 Primo episodio della TRILOGIA DEI GIGANTI DELL’ARTE MODERNA

 Alla base di questo lavoro teatrale c’è l’originale ipotesi che   l’opera di Vincent Van Gogh, dopo una vita di tormenti interiori e di scarsa o nessuna fortuna artistica, sarebbe stata probabilmente destinata all’oblio. E’ solo la dedizione, l’amore, la tenacia e l’ostinazione di una donna, Johanna Bonger, vedova del fratello Theo, ha fatto sì che Vincent Van Gogh, diventasse negli anni successivi alla sua tragica morte, una figura di importanza fondamentale nella storia dell’arte. La vicenda si snoda intervallando brani dalle lettere dell’artista, alla rielaborazione del diario della “signora Van Gogh”.

*** Domenica 6 maggio, verrà rappresentato il radiodramma con figure: La moglie di Gauguin.

 *** Domenica 10 giugno la trilogia si concluderà con Gabriele e Wassily, sulle figure di Wassily Kandinsky e Gabriele Münter.

L’evento è compreso nel normale biglietto d’ingresso della Pinacoteca Albertina, gratis con l’Abbonamento Musei, fino a esaurimento dei posti disponibili.

Pinacoteca Albertina, via Accademia Albertina 8, Torino. Tel: 0110897370  – E.mail: pinacoteca.albertina@coopculture.it