London Philharmonic Orchestra al Lingotto

Auditorium Giovanni Agnelli, Via Nizza 280
 
Vladimir Jurowski  direttore
Ray Chen violino
Jean Sibelius (1865-1957)
Concerto per violino in re minore op. 47
Igor Stravinskij (1882-1971)
Le baiser de la fée (Il bacio della fata). 
Balletto allegorico in quattro quadri

LO STRADIVARI DI RAY CHEN ESORDISCE AL LINGOTTO
CON VLADIMIR JUROWSKI E LA LONDON PHILHARMONIC
 


Classe 1989, è una delle stelle emergenti del violino, già fenomeno planetario grazie a uno straordinario talento combinato a un sapiente utilizzo dei social media: la sua pagina Facebook conta più di 130.000 adesioni, per non parlare del suo profilo su SoundCloud con oltre due milioni di followers e un canale YouTube tutto da scoprire con numerosi video autoprodotti in cui si intrecciano musica e comicità. Nato a Taiwan e cresciuto in Australia, Ray Chen esordisce sul palco dell’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino (via Nizza 280, Torino) giovedì 8 marzo alle 20.30 armato del suo Stradivari “Joachim”, appartenuto al leggendario violinista amico e primo interprete del Concerto per violino di Johannes Brahms. Insieme a lui la London Philharmonic Orchestra, una delle più gloriose formazioni britanniche che torna ospite di Lingotto Musica a vent’anni di distanza dal concerto diretto da Kurt Masur. Fondata nel 1932 da Sir Thomas Beecham, torna a Torino guidata dal direttore russo Vladimir Jurowski che dal 2007 ne è direttore principale e che dal settembre 2017 ricopre il medesimo incarico presso la Rundfunk Sinfonieorchester Berlin. Figlio del direttore Michail Jurowski e per la terza volta ospite di Lingotto Musica (nel 2006 con la Russian National Orchestra e nel 2010 con la Chamber Orchestra of Europe), ha esordito nel 2017 a Festival di Salisburgo in un’acclamata produzione del Wozzeck di Berg firmata dal regista William Kentridge. La serata si apre con il Concerto per violino in re minore op. 47 di Jean Sibelius, opera tra le più note dell’autore e pietra miliare nella letteratura per violino e orchestra. Scritto nel 1903 e diretto l’anno successivo dallo stesso autore, solista Viktor Nováèk, fu accolto da critiche poco favorevoli che spinsero Sibelius a una drastica rielaborazione della partitura che portò alla definitiva versione presentata nel 1905 a Berlino dal violinista Karl Halir diretto da Richard Strauss. Nella seconda parte Le baiser de la fée. Balletto allegorico in quattro quadri di Igor Stravinskij: composto nel biennio 1927-1928 su invito di Ida Rubinstein è in grande parte basato su musiche di Čajkovskij, «secondo il gusto del tempo di sfruttare musiche precedenti con distacco intellettualistico: una tendenza in sé tipicamente neoclassica, ma in questo caso lontanissima dal neoclassicismo perché nessun distacco Stravinskij nutriva nei confronti di Čajkovskij, sentito invece come un fratello contemporaneo» (Giorgio Pestelli).

La biglietteria è aperta dal 6 all’8 marzo 2018 in via Nizza 280 interno 41, dalle 14.30 alle 19, e un’ora prima del concerto, dalle 19.30. Poltrone numerate da 6 (under 30) a 38 euro, e ingressi non numerati da 20 in vendita un quarto d’ora prima del concerto secondo disponibilità. Vendite on line su www.anyticket.it. Informazioni: 011.63.13.721.
 
La stagione 2017-2018 è resa possibile grazie al sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore), Fondazione CRT, Maserati, Reale Mutua, Banca del Piemonte, Lingotto, IPI, Lavazza, Sadem Arriva, Vittoria Assicurazioni, Acqua Sant’Anna, UBI Banca, AON, Banca Sella, Iren.
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