La finestra sul cortile

Quella volta in cui Dolores incantò Torino 

Era il 30 aprile del 2002 ed il palazzetto dei concerti era il Palastampa. Finalmente potevo vedere i Cramberries dal vivo, il mio gruppo in assoluto preferito degli anni 90. Ricordo l’atmosfera di quel concerto così distesa, allegra, vivace, ma composta come le note che magicamente ci echeggiavano intorno. Era stato un concerto speciale di rock e melodia celtica. Le canzoni dei Cramberries e, la voce di Dolores, mi hanno accompagnata per tanti anni, colonna sonora dei miei momenti più belli e più spensierati. Avevo la cassetta di “No need to Argue” sempre pronta nel walkman, i miei viaggi in treno per raggiungere la mia università, le mie vacanze, il mio quotidiano. E poi nelle noti delle loro canzoni c’era l’Irlanda che poco più che ventenne mi sono girata in lungo e in largo con uno zainetto pieno di sogni. Quando l’altra sera ho appreso la notizia della sua morte mi ha colto una tristezza infinita, quella voce incredibile e allo stesso tempo melodiosa si è spezzata per sempre. Quell’esile ragazza abbracciata alla sua chitarra, con quella grinta eccezionale e quella dolcezza immensa che si ritrova ad ogni sua nota se n’è andata in un giorno di gennaio. Dolores rimarrà nei cuori di tutti i suoi fans così come la sua musica, fatta di sensibilità, animo contorto, fragilità e potenza vocale. “Ode to my family” rimarrà una delle ballate più belle di sempre.

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Sculture da indossare a Palazzo Madama 

Palazzo Madama propone in Sala Atelier una Visita Suonata in occasione della Mostra Giansone, Sculture da indossare, domenica 21 gennaio alle ore 16. L’appuntamento è aperto a tutti i visitatori del museo muniti di regolare biglietto d’ingresso. Tutta l’opera di Giansone ha nel Jazz uno dei temi prediletti: che siano orchestre o ballerini, il fascino nei confronti di questa musica è espresso nelle sculture, nei dipinti, nelle xilografie e ancor più nei gioielli, di cui è l’oggetto ricorrente. La Visita Suonata è l’omaggio alle teorie di Giansone di Giuseppe Golisano, sassofono contralto, ed Emilio Bernè, percussioni, due dei musicisti piemontesi più avvezzi all’improvvisazione praticando da anni la palestra del post bop. In tre diversi momenti, Golisano e Berné rappresenteranno in musica la teoria delle tangenti, la teoria modulare e il concetto caro a Giansone secondo cui la scultura sia “cavare fuori” le forme dal supporto amorfo, per delinearne via via la sagoma e poi fermarsi nell’attimo conclusivo del suo processo genetico. I due musicisti intendono esprimere, attraverso l’afflato improvvisativo, i tanti punti di contatto tra le teorie di Giansone e il modo di fare jazz. Numerose e importanti sono le affinità del modo di procedere e lavorare del maestro piemontese con il jazz dove la forma ritmica si moltiplica e articola, gli strumenti dialogano tra loro, e il dinamismo delle scale musicali ricorda la staticità della scultura in cui nulla resta mai immobile. Lo stesso processo divulgativo delle teorie di Giansone trasmesso alle sue allieve è simile a quello del jazz, dove i maestri insegnano suonando con gli stessi allievi. Ispirato dall’opera di Giansone, Giuseppe Golisano ha creato per l’occasione, assemblandola con fili di rame, una percussione battezzata basket bongo, strumento autentico, ma dalle velleità artistiche che verrà suonato da Bernè.

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IL VINTAGE DELLA GRAN MADRE, ogni terza domenica del mese!

Il Vintage della Gran Madre “nasce” nell’aprile 2001 per volontà di alcuni operatori del settore che fondano l’”Associazione Effetto Vintage”. La location è raccolta, elegante, di facile accesso, ai margini del centro storico, ma appartata come si conviene alla sobrietà senza clamore. L’area preposta – solitamente adibita a parcheggio- ospita una cinquantina di espositori. Ogni terza domenica del mese sarà quindi possibile girovagare tra le tantissime bancarelle di questo mercatino dal sapore retrò. Tanti i pezzi unici proposti tra vestiti, cappelli, giacche, borse, accessori, gioielli e tanto altro.  Indirizzo:  Piazza Gran Madre di Dio (retro Basilica) e Via Vittozzi, 10131 Torino Giorni e Orari:  Ogni terza domenica del mese (esclusi i mesi di Luglio e Agosto) dalle 8.00 alle 18.00

Sabina Carboni
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Presto che è tardi

Questa espressione, tipicamente piemontese, anticipava i tempi attuali dove tutto viaggia veloce, dove tutti hanno fretta,

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