La sezione del Lavoro del Tribunale di Torino ha rigettato il ricorso contro la legge n. 21 del 2014 sulla riduzione dell’assegno vitalizio, condannando anche gli ex consiglieri ricorrenti, sono 39, al rimborso delle spese processuali. La legge in questione, nell’ottica della riduzione dei costi della politica, ha stabilito la riduzione dell’assegno vitalizio per i consiglieri della IX e delle precedenti legislature a partire dal primo gennaio 2015.La norma stabilisce che i trattamenti mensili lordi siano ridotti secondo percentuali progressive: del 6 per cento fino a 1.500 euro; del 9 per cento per i vitalizi oltre 1.500 e fino a 3.500 euro; del 12 per cento per importi superiori a 3.500 e fino a 6.000 euro lordi mensili; e del 15 per cento oltre i 6.000 euro. Un’ulteriore decurtazione del 40 per cento riguarda infine i titolari di un altro assegno vitalizio riconosciuto dal Parlamento.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESERecenti:
POLITICA Leggi l’articolo su L’identità: Terzo mandato, il centrodestra gioca a “farsi male” Leggi qui le
“C’è da augurarsi che la corrente del Pd che si è ritrovata a Milano non pensi
Cristina Zaccanti, consigliere nazionale del Popolo della Famiglia e responsabile dell’Osservatorio Scuola del PdF: “Siamo riconoscenti
“ALCUNE AREE DI TORINO MERITEREBBERO DI RIENTRARE NEL DL 208” «Le barbare minacce subite dal ministro
“Lega Piemonte agirà col prefetto per fare luce sulla vicenda” “La notizia dell’arrivo imminente di una