Dopo Scalfari, tocca all’Economist incamminarsi sulla via del ravvedimento e rimuovere l’antiberlusconismo come partito preso. La copertina del settimanale inglese si interroga sulla questione della tassa di successione ritenendola una vera e propria razzia da parte dello Stato che confisca una ricchezza prodotta nel passato impedendole di trasferirsi a beneficio delle future generazioni.L’Economist dà ragione al presidente Berlusconi, e già questa sarebbe di per sé la notizia. Ma gli dà ragione su una questione – la tassa di successione – per la quale Berlusconi venne pubblicamente crocifisso dalla sinistra e accusato di essere difensore dei ricchi e non già, come in realtà è, difensore della trasmissione di ricchezza e non della sua distruzione. A Berlusconi è toccata la sorte di ogni precursore che riesce a vedere là dove per gli altri è buio fitto. Salvo vedersi riconosciute le proprie ragioni dalla realtà.
Recenti:
LO SCENARIO POLITICO Di Giorgio Merlo L’area cattolica italiana, come ben sappiamo, è sempre stata molto
“Il ritorno al nucleare rappresenta un’opportunità concreta per il Piemonte e per l’Italia, a maggior ragione
In V Commissione audizione di associazioni ed esperti sul tema dell’energia atomica Si è tenuta oggi
<< Questa delibera nasce da un percorso che parte da lontano, dalle firme raccolte per la
La Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Federica SCANDEREBECH, ha presentato un’interpellanza per ottenere chiarimenti sull’imminente