Secondo la ricerca “Monitor”, a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, anche nel secondo trimestre del 2017 i distretti piemontesi hanno messo a segno un risultato eccellente, realizzando un incremento delle esportazioni del 15,3% (pari a 295 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2016. Si tratta del dato migliore – sia in valore assoluto che in termini di variazione percentuale tendenziale – tra le regioni ad alta intensità distrettuale italiane, che nel complesso hanno visto aumentare le esportazioni del 4,3%. I distretti piemontesi hanno fatto molto bene sui mercati esteri anche se confrontati al manifatturiero della regione, che nel secondo trimestre 2017 ha segnato un progresso in termini di export pari al 9% tendenziale, 996 milioni di euro in più rispetto al secondo trimestre del 2016.
La Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ha diffuso oggi questi dati sugli 11 distretti del Piemonte. Il monitor indica esportazioni in crescita sia verso i mercati maturi (+18,3% tendenziale) che verso i nuovi mercati (+7,3% tendenziale) e stima uno sviluppo a tassi sostenuti anche nella seconda metà dell’anno, in presenza di condizioni di domanda che resteranno favorevoli in gran parte dei principali mercati di sbocco. «I distretti piemontesi continuano a registrare performance più che brillanti – sottolinea Cristina Balbo, Direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo – Spicca il contributo determinante dell’Oreficeria di Valenza, ma si distinguono anche alcuni distretti della meccanica e dell’agroalimentare, fondamentali per l’economia della nostra regione. Anche il mercato interno è ripartito. Entro la fine dell’anno ci attendiamo un ulteriore recupero degli investimenti da parte delle imprese, in particolare nei settori agro-alimentare, turistico, ad alta tecnologia, metalmeccanica e automotive. Questo trend positivo trova conferma negli impieghi a medio-lungo termine erogati da Intesa Sanpaolo nel nord ovest, in crescita del 10% nei primi 8 mesi del 2017 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Un traino importante è rappresentato dalle agevolazioni introdotte dal Piano Industria 4.0, un ambito in cui la nostra banca si distingue anche nell’offerta non tradizionale, come consulenza e matching. È interessante sottolineare come oggi il 67% delle imprese piemontesi della meccanica produca già macchinari 4.0, con un ottimo posizionamento, quindi, anche dal punto di vista dell’offerta.»
(foto: il Torinese)
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