Il fiume Po restituirà la motonave. Per portarla in secca verrà utilizzata una auto-gru alta quasi come un palazzo.
Cominceranno nella giornata di lunedì 4 settembre 2017 le prime operazioni per cercare di recuperare il famoso battello Valentina II, portata via e in seguito affondata a causa dell’ultima gravosa piena del Po che nel novembre 2016 ha investito il centro di Torino. Durante la mattinata sono state aperte le paratie dell’impianto in modo da abbassare il livello dell’acqua e far riemergere così lo scafo che in questo momento giace sul fondo del fiume Po, nei pressi della diga del Pascolo. Le operazioni di recupero sono rese più difficili dal fatto che lo scafo della motonave è completamente capovolto ed ha la parte superiore immersa ed incastrata nel fango mentre la chiglia è rivolta verso l’alto. Le prossime ore saranno le più critiche e le più difficili per il recupero, poichè i tecnici tenteranno di agganciare il battello alla gru per portare in secca quello che rimane di Valentina. Per recuperare il battello verrà utilizzata una auto-gru della ditta Arduino in grado di sollevare 800 tonnellate.
Simona Pili Stella
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