Giugno 2017- Pagina 40

Margherita Oggero presenta gli italiani di Quaglieni

Lunedì 5 giugno alle ore 18 alla Biblioteca Civica “A.Arduino” di Moncalieri, Margherita OGGERO presenterà, con la partecipazione dell’autore, il libro di Pier Franco QUAGLIENI “FIGURE DELL’ITALIA CIVILE”. Introdurrà l’assessore alla Cultura di Moncalieri Laura POMPEO. Seguirà un brindisi offerto dall’azienda
agricola Soldati La Scolca di Gavi


Nel corso dell’estate il libro verrà  presentato:
– agli studenti di Milano mercoledì 7 giugno alle ore 10 in via Tadino 23;
– a Roma, per iniziativa del Comitato 10 febbraio, martedì 13 giugno alle ore 18 alla Fondazione Ugo Spirito-Renzo De Felice;
– ad Alessandria venerdì 16 giugno alle ore 18 all’associazione “Liberamente” Laboratorio di idee, via Tortona 71;
– in luglio, in data da definirsi, alla tenuta La Scolca Soldati di Gavi;
– giovedì 17 agosto a Selinunte per iniziativa dei consoci Erasmo Miceli e Giuseppe L. Bonanno;
– sabato 19 agosto a S. Anna di Valdieri per iniziativa dell’Associazione Internazionale “Regina Elena” che promuoverà una presentazione in luglio a Rivoli Torinese. Ad ambedue gli incontri parteciperanno Nino Boeti, Vicepresidente del Consiglio
Regionale del Piemonte, e la scrittrice Bruna Bertolo;
– martedì 22 agosto ad Andora nell’anfiteatro di Palazzo Tagliaferro;
– E’ prevista una presentazione di Marta Herling alla Biblioteca “B.Croce” di Pollone nella seconda metà di agosto.
– Il 21 settembre il libro verrà presentato a Montecarlo su invito della giornalista Luisella Berrino di Radio Montecarlo.

AL LORUSSO E CUTUGNO SI GIOCA CON IL CALCIOBALILLA

E’ stato consegnato questa mattina, nella casa circondariale Lorusso e  Cutugno di Torino “un calciobalilla” destinato ai detenuti dell’8^  sezione padiglione C. Promotore dell’iniziativa è stato il Presidente della Regione Piemonte,  Sergio Chiamparino, che in occasione di una precedente visita al  carcere, aveva raccolto la richiesta pervenuta dagli stessi reclusi, con  il desiderio di trascorrere momenti conviviali con il “calcetto.”

Il presidente ha trovato la disponibilità della Uisp torinese, che da  anni mette in campo progetti sportivi all’interno della casa  circondariale, come il progetto Terzo Tempo e la corsa podistica  Vivicittà, che si è messa in contatto con l’Associazione Nazionale Sapar  (Servizi Pubbliche Attrazioni ricreative) e ha donato il calciobalilla. L’inaugurazione del nuovo calciobalilla è stata fatta “nell’area  accoglienza” alla presenza del Garante regionale dei detenuti, Bruno  Mellano, della Uisp con il presidente del Comitato di Torino, Massimo  Aghilar e la presidente regionale, Patrizia Alfano, del titolare della  FA.BI. Roberto Osella e il Direttore della Casa circondariale, Domenico  Minervini. La consegna del calciobalilla, come ha spiegato il Direttore Minervini,  fa parte del progetto di più ampio respiro “Sestante”, dedicato ai  ristretti psichiatrici, che dopo il primo momento di cura vengono  accompagnati ad attività di socializzazione. Secondo Chiamparino, questi luoghi devono essere un obiettivo per  ritornare ad essere cittadini. Aghilar ha evidenziato, come lo sport per tutti della Uisp, sia anche in  queste strutture per dare un ulteriore segno di civiltà attraverso  l’attività sportiva. Per la Sapar, il calciobalilla è un simbolo vincente, un gioco  sopravvissuto e che lega più generazioni. Il Direttore ha poi illustrato gli altri progetti previsti per i nuovi  arrivati, tra questi è stato introdotto il Progetto scuola accoglienza.  Un’iniziativa che ha il compito di ospitare i nuovi reclusi da 4 giorni,  cercando di limitare il disagio e gesti anticonservativi (nel 2017 ci  sono stati 21 suicidi, numero in forte riduzione) causati dalla nuova  situazione, utilizzando l’educazione fisica, cineforum, attività  musicali e artistiche. Accanto a queste attività la struttura carceraria in collaborazione con  l’Università di Torino, ha realizzato anche una guida e un vademecum per  ridurre il disagio dei nuovi arrivati in attesa di giudizio, che sono il  38% della popolazione carceraria.

Aeroporto di Torino: 20 voli speciali in partenza per assistere alla finale di Champions League

L’Aeroporto di Torino si prepara alla partenza della Juventus e dei migliaia di tifosi che hanno scelto di raggiungere Cardiff per vivere dal vivo l’emozione della finale di Champions League.

Per l’occasione sono previsti 20 voli in partenza dallo scalo di Caselle: l’aereo della squadra, 2 voli di linea della compagnia Vueling e 17 collegamenti charter programmati per assistere alla finale nella capitale gallese.

Il primo volo charter decollerà il 2 giugno , ma sarà il 3 giugno a partire dalle ore 4 del mattino che si registrerà un vero e proprio esodo, con decolli continuativi fino al primo pomeriggio.

Nella notte subito dopo la partita e per tutta la giornata di domenica si susseguiranno i voli che riporteranno a casa la squadra e i suoi supporter.

Mazda CX-5 e Fura dels Baus celebrano movimento, armonia e passione all’ombra della Mole in un’apoteosi Soul Red Crystal

Niente sarà più come prima. Qualcosa di straordinario sta per accadere a Torino. Qualcosa che sorprende, qualcosa che risveglia la curiosità, qualcosa che affascina gli occhi e le menti più aperte. Qualcosa di assolutamente imperdibile


Mazda travolge Torino lanciando un’innovazione tecnologica con un evento artistico internazionale, rompendo ancora una volta tutti gli schemi e sfidando come sempre le convenzioni. I valori di Mazda prendono vita in uno spettacolo che mette in scena il dinamismo, l’agilità, la creatività pura e la creatività coniugata all’expertise. Le emozioni sono profonde. Definitive. Necessarie. Irripetibili. Per Mazda CX-5 come per lo spettacolo, ogni più piccolo dettaglio è funzionale al risultato. Nelle auto Mazda viene modellato e rimodellato.

E poi rimodellato di nuovo. Da menti aperte e mani esperte, così come un ballerino prova e riprova un passo, ancora e ancora, senza stancarsi mai. Semplicemente perché è così che si fanno le cose. Al meglio. Perché la ricerca della perfezione può nascere solo dalla passione, dall’ingegno, dal bisogno di arrivare oltre. E naturalmente da un team che lavora in armonia. Dove ognuno diventa prolungamento dell’altro, sia esso ingegnere, progettista o artista.

 

In questo Mazda e La Fura Dels Baus sono uguali. Anime gemelle. Con Mazda CX-5, Mazda e La Fura Dels Baus si fondono in un magma di movimento, armonia, passione, emozioni: insieme sono uno spettacolo della natura. E della tecnologia. Sembra quasi che il Jimbai Ittai abbia trovato una nuova forma. Di sicuro ha trovato una nuova anima. Soul Red Crystal Night. Mazda e La Fura Dels Baus presentano il rosso più bello del mondo. by Mazda CX-5.

Torino, Piazza Vittorio Veneto, 7 Giugno 2017, ore 21.00
Davvero vuoi mancare?

 

 

 

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“La grande invasione” chiude domenica

Reduce dal successo del concerto del 2 giugno, che ha visto Nada applauditissima sul palco di piazza Ottinetti, La grande invasione prosegue con numerosi eventi in calendario. 

Da segnare in agenda sicuramente la mostra al Museo Civico Garda di Ghirlanda e altri mondi di Lorenzo Mattotti. Disegnatore, pittore, illustratore, viaggiatore e molto altro ancora, l’artista, attraverso le sue opere in bianco e nero o le sue tavole coloratissime, trasporta spesso il visitatore in mondi eclettici e surreali.

Il percorso dell’esposizione si articola in quattro sezioni legate proprio a questi mondi, le prime due sono incentrate su classici della letteratura italiana L’Orlando Furioso e Pinocchio. Si prosegue col mondo fantastico del Mistero delle Antiche Creature e si conclude il percorso con la sezione dedicata all’ultimo sforzo creativo di Mattotti durato ben dieci anni Ghirlanda, dove i disegni in bianco e nero dell’illustratore si uniscono ai testi di Jerry Kramsky.

La mostra è realizzata in collaborazione con la Galerie Martel di Parigi e sarà ospitata al Museo Garda fino al 9 dicembre 2017.

Sale l’attesa per la lettura di Sonia Bergamasco del romanzo Memorie di ragazza del Premio Strega  Europeo in carica Annie Ernaux, una delle grandi ospiti internazionali presenti al festival.

La giornata di domenica inizia con la lettura dei giornali a colazione, diventato ormai un rito: al Bar Roma, alle 8.45, il giornalista Jacopo Iacoboni commenterà col pubblico le principali notizie della giornata.

Alle 10, in Santa Marta, Luca Scarlini racconterà storie rocambolesche di opere d’arte rubate e poi restituite. Parallelamente all’Officina Morenica i lettori più giovani, a cui è dedicata La piccola invasione,  incontrano Roberto Zanello per il laboratorio Inventa la tua città.

Diego De Silva e Marcello Fois saranno i protagonisti de La nostra carriera di lettori, confrontandosi alle 12.15 sul palco del  Cortile del Museo Garda sui libri che li hanno formati come scrittori.

I libri rimangono i protagonisti indiscussi del festival anche all’ora di pranzo: nei locali della città si  mangia e si ascoltano racconti, letti da alcuni degli ospiti, da Fabio Geda a Elena Varvello.

Il pomeriggio si fa decisamente internazionale, con gli incontri delle americane Elisa Albert e Alexandra Kleeman (Santa Marta, 16.15) e con lo svedese Fredrik Sjöberg sul suo ultimo romanzo L’arte della fuga (Cortile del Museo Garda, 17.30).

Anche per i bambini la domenica pomeriggio si snoda tra letture, favole, laboratori e incontri come quello delle 17 al Museo Garda, dal titolo Bestiari. Incontri fantastici al museo (7 euro, su prenotazione) o quello dell 17.30 al Museo Tecnologic@mente La favola di Medusa e di Perseo.

Chiude la quinta edizione del festival della lettura La grande invasione la musica dei Gomma, gruppo emergente che sempre di più si sta affermando sulla scena nazionale (ZAC!, 22.30).

Il programma è scaricabile dal sito, qui il link: http://www.lagrandeinvasione.it/wp-content/uploads/2017/05/Programma_INVASIONE17.pdf

Info e biglietti disponibili su www.lagrandeinvasione.it

 

www.lagrandeinvasione.it

Torino dice basta all’accattonaggio con gli animali

Qualche settimana fa abbiamo raccontato di quanto Torino sia vicina agli animali, di quanta disponibilità ci sia nei loro confronti in termini di spazio e strutture.

E’ vero, Torino è decisamente una città petfriendly e proprio per questo i cittadini di questo magnifico luogo ora si ribellano, dicono basta a quel fenomeno vergognoso e degradante che è l’accattonaggio con gli animali. E’ nata infatti su Facebook la petizione “Siamo contro l’accattonaggio con gli animali a Torino” a cui stanno aderendo molte persone decise a lottare, proteggere e salvare una incredibile quantità di animali sfruttati e maltrattati.

Sempre di più ad ogni angolo di strada, soprattutto in centro dove è garantito un minimo di via vai, ci sono mendicanti che accattonano con animali, più delle volte cani, costretti a stare immobili per ore, senza potersi muovere, respirare, evidentemente tenuti fermi a catena e terrorizzati dalle possibili reazioni dei loro padroni. Personalmente ho palesato più volte a queste persone che l’animale non sembrava stare bene ma la reazione è stata, per usare un eufemismo, piuttosto intensa: insulti, insolenza, scherno.

La morale è che, dopo aver segnalato il problema alle Associazioni preposte, alle Forze dell’Ordine, ai Vigili Urbani, al momento non c’è molto da fare perché, nonostante la questione sia chiaramente grave e indegna e malgrado ci sia un evidente il fenomeno di sfruttamento organizzato, la legge non tutela i nostri amici animali.

La delibera comunale dell’aprile 2006, modificata nel 2011 infatti dice: “ E’ vietato, su tutto il territorio del Comune di Torino, nella pratica dell’accattonaggio, utilizzare animali in stato di incuria, denutrizione, precarie condizioni di salute, in evidente stato di maltrattamento, impossibilitati alla deambulazione o comunque sofferenti per le condizioni ambientali in cui vengono esposti. E’ altresì vietato l’accattonaggio con cuccioli di qualsiasi specie animale di età inferiore ai 180 giorni. Gli animali non possono comunque essere soggetti attivi dell’accattonaggio…” (fonte: sito Comune di Torino). Tale delibera dovrebbe essere auspicabilmente cambiata in “E’ vietato praticare accattonaggio con qualsiasi animale, di qualsiasi razza, età e tipologia”. E’ così difficile modificarla? In molti ora se lo chiedono e sempre in molti si stanno impegnando a cambiare lo stato delle cose che, per dirla tutta, lede l’immagine di una città come Torino che si distingue per la sua eleganza e che non vuole essere più complice di tale reato.

A onor del vero, ritengo necessario evidenziare la differenza sostanziale che passa tra coloro che mendicano con gli animali sfruttandoli e maltrattandoli da coloro che, in condizione di indigenza e povertà, decidono di continuare ad occuparsene e che pur senza una abitazione li tengono rinunciando spesso alla possibilità di dormire in un ricovero per non abbandonarli. Questa è un’altra questione su cui il Comune di Torino dovrebbe riflettere ovvero la possibilità di dare ai senzatetto il diritto di accedere alle strutture di accoglienza notturna con i loro animali.

L’invito è dunque di partecipare e sostenere questa mobilitazione, una iniziativa importante che oltre a salvare gli animali da una vita di sofferenze, riscatterà Torino dal decadimento che questi misfatti procurano e la riqualificherà ridandogli lustro.

Maria La Barbera

Scoperti 50 motori Ferrari rubati

I carabinieri li hanno scovati  all’interno di un capannone di Settimo. Si tratta di 50 motori Ferrari del valore di circa 900 mila euro, che erano stati rubati nel mese di maggio. I militari  del Comando provinciale di Torino li hanno trovati nell’ambito di una lunga  indagine che ha portato all’arresto di tre persone per ricettazione. Sequestrati 4.500 chili di cavi di rame, di probabile provenienza furtiva, per un valore di 250mila euro. Il furto dei motori, destinati ad essere montati su veicoli Maserati, era avvenuto grazie a una motrice rubata, con la quale ignoti si sono introdotti nel piazzale di una ditta di trasporti di Rivoli e hanno agganciato il rimorchio  con il prezioso carico. I tre fermati  per ricettazione sono un italiano di 64 anni, un romeno di 49 e una romena di 47 anni.

 

(foto: il Torinese / aschivio)

MAGLIANO: “SAN SALVARIO MERITA UNA MOVIDA RESPONSABILE E GESTIBILE”

Sarò sempre a favore di misure in grado di migliorare la situazione nel quartiere relativamente ai problemi relativi agli schiamazzi, alla sporcizia e alla mancanza di decoro. Sostengo la chiusura anticipata dei minimarket e l’introduzione di una cauzione sui bicchieri di vetro. Misure che sarebbero utili anche, per esempio, per Vanchiglia.Sono favorevole a non permettere la vendita di bevande alcoliche da parte dei minimarket oltre all’ora di cena e all’introduzione di una cauzione per il bicchiere di vetro nel quale i locali servono birra e altre bevande. In questo modo si eviterebbero i fenomeni deteriori degli assembramenti molesti in strada di persone che acquistano bottiglie per pochi euro, spesso poi abbandonandole a terra, e si introdurrebbe un deterrente in grado di limitare il fenomeno dell’abbandono di bicchieri su scalini e marciapiedi. Si limiterebbe inoltre contro la concorrenza sleale di chi vende sottocosto merce di dubbia qualità e provenienza. I Moderati si schierano da sempre a favore di chi, avendo un locale, si comporta secondo le regole, e a favore di una concezione di divertimento sostenibile e responsabile che non si ponga in alternativa al rispetto del diritto al riposo da parte di coloro che abitano nei quartieri della cosiddetta movida. Ritengo che una movida sostenibile e rispettosa dei diritti dei residenti possa costituire un valore aggiunto per il quartiere che la ospita. Tutto il contrario se si parla di una movida fuori controllo come quella che vediamo in alcune zone della nostra città. San Salvario e Vanchiglia sono tra queste. Rimane chiaro che c’è un problema comportamentale e culturale da parte di una rilevante fetta di utenza composta da persone che pensano che rendersi protagonisti di gesti quali insozzare i muri e le strade o impedire alla gente di dormire sia divertimento e non inciviltà. Vorrei vedere le stesse misure applicate anche, e in fretta, a Vanchiglia.

Silvio Magliano

Consigliere comunale di Torino – Moderati

Giorgio Piacenza Dassu, l’industriale artista

Proporre una mostra delle opere di Giorgio Piacenza nel Museo Civico di Moncalvo significa soddisfare due esigenze: da un lato ricordare l’impegno etico sociale di un industriale tessile che ha dato lavoro alla città, dall’altro ampliarne la conoscenza del ruolo di artista non arrivata ad un vasto pubblico se non ad una nicchia riservata a critici ed intenditori.

Schivo, restio all’autopromozione non volle mai gettarsi nella mischia, non cercò la visibilità aderendo malvolentieri ad esposizioni ufficiali; gli amici e gli estimatori dovevano insistere per convincerlo ad esporre le sue opere che egli definiva modestamente un hobby mentre erano per lui ragione di vita. Scelse di lavorare nella solitudine della sua villa di Superga (da qui lo pseudonimo Dassu con cui celava il proprio nome) dove seguiva ogni nuovo movimento artistico traendone ispirazione e sperimentando proprie soluzioni. Mecenate, accanito collezionista, si trasformò egli stesso in artista tra la fine degli anni cinquanta e il 1969, anno della sua morte, facendo esplodere il talento che già si intravedeva nella creazione di tessuti e confezioni a sua firma che evocavano assimilazioni delle avanguardie.

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Erano gli anni in cui Torino viveva la grande stagione di rinnovamento che, partendo dal prisma dei molteplici movimenti della prima metà del XX° secolo quali futurismo, cubismo, astrattismo, espressionismo, surrealismo, dada, cercava nuove vie oltre la figurazione. L’amicizia con Tapiè promotore e teorico della corrente informale, “ l’art autre”, in cui confluirono action painting, spazialismo, pittura segnica o materica, espressionismo astratto, cobra e tutti quei movimenti che cancellavano la forma visibile, provocò in Piacenza una radicale svolta. D’ora in poi anch’egli dipinge non ciò che vede al di fuori ma ciò che sente dentro; non è più, come precedentemente, influenzato dal fauvismo di Matisse che gli suggeriva le pur semplificate nature morte e neppure dalle scomposizioni cezanniane e picassiane che, nonostante fossero innovative, mantenevano la forma. Aspirò ad una libertà assoluta anche nell’uso del colore con l’abbandono della pittura ad olio a favore di quella vinilica e si staccò completamente dalla scuola del suo primo maestro Giulio da Milano ancora legato ad esperienze casoratiane. Il suo sguardo è rivolto all’assoluta cancellazione iconica e i suoi riferimenti diventano, tra i molti, Capogrossi, Fontana, Jorn, Wols, Garelli, Gallizio, Tàpies. 

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Mai però si può parlare di asservimento ai pionieri dell’informale, piuttosto avviene un percorso parallelo per affinità elettiva che mantiene una propria autonomia stilistica. I grumi materici che l’accostano agli “ostaggi ” di Fautrier, pur avendo una tecnica simile, esprimono una spirito diverso che non ha niente a che vedere con il senso di agonia e impotenza di una livida e putrefatta materia che elude la speranza, anzi, è proprio la materia caotica che sembra riconciliarlo alla vita facendogli ritrovare una vitalità che la malattia gli aveva tolto. Maneggiare i materiali poveri, legno, pietra, metallo, sabbia, era per Piacenza ritornare alla purezza spirituale ed istintiva dell’uomo faber che si affidava fiducioso alla potenzialità interna della materia che già possiede in nuce dimensione artistica e capacità di evocare l’opera suggerendo infinite occasioni di riuscita stilistica. Soprattutto sono i suoi décollages, gli strappi di colori vinilici essiccati su lastra di polietilene, assolutamente originali, a consegnarlo giustamente alla grande arte dell’avanguardia novecentesca come questa mostra vuole evidenziare. A questo vuole contribuire il Museo Civico di Moncalvo con un esauriente e riuscito allestimento in cui riaffiora la personalità umana, imprenditoriale e artistica di Giorgio Piacenza Dassu.

Giuliana Romano Bussola

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Giorgio Piacenza Dassu industriale della moda e pittore ( Torino 1910-1969)

Dal 10 giugno al 30 luglio Museo Civico di Moncalvo Via Caccia 5.

ORARI: Sabato e domenica dalle 10 alle 18

Feriali su rfichiesta cell 3277841338   0141 917427

 

 

I documenti necessari per una vacanza con gli animali domestici

Di Patrizia Polliotto*

Prima di mettersi in viaggio per una vacanza o un soggiorno con un animale domestico, occorre prendere con sé alcuni fondamentali documenti. Tra questi, in primis, occorre il libretto delle vaccinazioni, compilato dal veterinario e contenente i dati del proprietario, oltre alle caratteristiche dell’animale, le date delle vaccinazioni eseguite fino a quel momento, il lotto e il numero di serie dei vari vaccini e la firma del medico, con la data di ogni operazione.

Anche se il libretto non ha valore legale, è comunque importante averlo a portata di mano perché in alcune dogane potrebbero domandarne l’esibizione. Se si va oltreconfine con un animale, è necessario che quest’ultimo abbia correttamente installato il microchip, obbligatorio dal 1° gennaio 2005, che viene inserito sottocute per tutti i cani e gatti nati successivamente a questa data.

Ma c’è di più. dal 1° ottobre 2004, tutti gli animali d’affezione devono avere il passaporto e quindi cane, gatto o furetto devono avere già il microchip, essere iscritti all’anagrafe veterinaria dell’ASL di zona e avere effettuato la vaccinazione antirabbica.

Soltanto al raggiungimento del ventunesimo giorno dal compimento della vaccinazione antirabbica si potrà invece richiedere il passaporto, documento privo di scadenza.

E’ bene ricordare che il Certificato di Vaccinazione Antirabbica va portato con sé anche in caso di spostamenti a mezzo treni, navi e aerei in Italia se si parte, o si arriva, in una regione o provincia dove si è verificato un caso di rabbia, e se in quel luogo è stata disposta un’ordinanza che impone tale importante vaccinazione agli animali.

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*Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
COMITATO REGIONALE DEL PIEMONTE
TEL. 011 5611800, Via Roma 366 – Torino
EMAIL: UNC.CONSUMATORITORINO@GMAIL.COM