Domenica 21 e lunedì 22 maggio il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, sarà in visita in Piemonte accompagnato dall’eurodeputato Alberto Cirio.
Domenica 21 e lunedì 22 maggio il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, sarà in visita in Piemonte accompagnato dall’eurodeputato Alberto Cirio.
Domenica 21 maggio
per una sana alimentazione. Tra i principali: consumo di acqua insufficiente per fascia di età e stile di vita, scarso consumo di frutta (in alcuni casi quasi assente) e di verdura, carne e derivati animali in eccesso (soprattutto negli uomini) e scarso consumo di pesce, disabitudine diffusa al consumo di legumi, scarso consumo di prodotti integrali e di farine alternative al grano in almeno il 50% degli intervistati, diseducazione al movimento (dipendenza da schermi, disabitudine o impossibilità di giocare in strada), spuntini fuori pasto (piluccamento) soprattutto nelle donne mentre gli uomini saltano i pasti, eccessivo consumo di zuccheri semplici. Negli uomini emerge una sottovalutazione dell’obesità mentre nelle donne c’è invece una sovrastima del loro peso con sottovalutazione del sottopeso che preoccupa in termini di prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare. Un sicuro incoraggiamento nella riconferma dell’iniziativa è giunta dal Ministero della Salute che anche per quest’anno ha concesso il suo patrocinio affidando ad Enpab la raccolta dei dati sul comportamento alimentare degli italiani in merito all’importanza dello iodio per la prevenzione delle patologie tiroidee e dei disturbi cognitivi e l’utilizzo dei prodotti privi di glutine. Al problema della malnutrizione sono correlate disfunzioni metaboliche che possono minare la salute della popolazione ma anche incidere sulla spesa sanitaria. La Giornata ha l’obiettivo di educare a un corretto stile alimentare sensibilizzando il cittadino sulla necessità di un’alimentazione varia, sana e bilanciata e informandolo dei rischi di un’alimentazione non corretta. Contestualmente promuove l’abitudine a una costante attività fisica a tutte le età e mira a rimuovere radicate abitudini non salutari.
Una Saab ha forzato un posto di blocco ed è fuggito ai 200 all’ora nella tangenziale torinese, scappando poi per corso Francia e via Pavia
FOCUS / di Filippo Re
alla magistratura, dall’economia ai media e al quale spetta sempre l’ultima parola. Finora nel campo riformista hanno ben figurato l’ex presidente Khatami e Rouhani, ma al di là di sorrisi e simpatie, tentativi coraggiosi di riformare il sistema teocratico e di aprire il Paese al mondo esterno nulla è mai cambiato davvero. Hanno sempre prevalso gli uomini dell’apparato religioso, i mullah e i pasdaran, l’establishment conservatore ostile a ogni apertura al mondo occidentale e ottuso di fronte alle esigenze dei giovani che sono la stragrande maggioranza degli iraniani. Questa volta la sfida era tra due religiosi, un moderato e un ultraconservatore, e l’ha spuntata il presidente uscente votato dalla maggioranza dei giovani, da quel “popolo viola”, il colore del movimento di Rouhani, che lo sostiene da quattro anni. Luci e ombre spiccano nel suo bilancio di fine mandato. 
parte in mano ad apparati vicini alle Guardie della rivoluzione e ai Pasdaran che dipendono da Khamenei, difendono strenuamente i loro interessi e sono contrari a eccessive aperture al mercato. La disoccupazione resta alta soprattutto tra i giovani (è salita dal 24 al 30%) e il Pil è tornato a crescere e per quest’anno il Fondo monetario (Fmi) prevede una crescita del 3,3 per cento. Al contrario dello sconfitto Raisi, il tradizionalista che vuole più religione nella società e un rapporto più duro e meno conciliante con l’Occidente, Rohuani rappresenta ancora una speranza per i giovani che vedono in lui una maggiore tolleranza rispetto agli anni bui di Ahmadinejad e gli sono grati per la maggiore libertà che si vive nelle città. Tra gli aspetti negativi, la situazione dei diritti umani e delle libertà individuali che Rouhani aveva promesso di migliorare. Decine di giornalisti, oppositori politici, blogger, scrittori e artisti sono in carcere: nel corso del suo mandato le condanne a morte sono aumentate (sono almeno 3.000), oppressione e censura sulla stampa sono pressochè quotidiane. Moussavi e Kharroubi, i due leader dell’Onda verde, il movimento democratico e riformista che nel 2009 fu oggetto di una dura repressione da parte del regime perchè contestò aspramente le elezioni truccate che fecero vincere per la seconda volta Ahmadinejad sono ancora agli arresti domiciliari mentre a Khatami è stato ritirato il passaporto.
Nel corso della notte si è svolto un blitz antidroga nel quartiere di San Salvario, nel cuore della movida
Oggi in Commissione Urbanistica è cominciata la discussione sulla proposta di legge a prima firma Vignale (FI) relativa alla realizzazione di nuovi edifici destinati all’esercizio del culto.

prestigiosi nomi della cultura italiana da Mario Soldati a Gianni Rodari, da Rossana Rossanda a Italo Calvino”.
giovane donna la quale va alla ricerca del misterioso passato dei reclusi di un enorme lager in un’isola greca dove il regime dei colonnelli confinò insieme folli, poeti e oppositori politici.
Ci sono volute quasi 24 ore per porre fine all’assedio di Ferdinando U., l’uomo che da ieri si era barricato nel suo appartamento di via Borgaro