Le poesie di Alessia Savoini
Al cospetto del re
Un dio sussurrò
Che in guerra ci va solo
Chi non ha sentito il rumore dei propri passi.
Languido e disinvolto
Spostò i capelli in altro modo
Chi tra la folla s’ accorse di non essere sordo.
Cominciò a vedere laddove un cieco sa guardare,
fece un passo
né percepì il suono
il mondo gli piombò sui piedi
rinacque.
Lascia traccia il passo sulla terra,
Fertile di momenti e di racconti,
mentre in acqua affonda
Rilasciandone solo il rumore.
Involucro di eternità
Confezionato in un corpo
Costruito sul tempo
Statico
Poiché unico.
Mediocre non volle essere più
Al cospetto del suo dio
Impregnato di bellezza
Nelle cose.
Barcolla nel sudore della sua pelle
La fine di un incontro
E il mondo gli ripiombò sui suoi piedi
Poiché
invece di sentire lo spazio
percepì il vuoto.
Fintanto ch’egli s’ accorse
Ascoltando i passi altrui allontanarsi
E al non più udirli
Dei suoi
Far rumore.
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