Ha cercato di togliersi la vita in carcere Luigi Garofalo, l’uomo di 46 anni accusato di atti persecutori nei confronti della moglie che si era appellata attraverso i media ai giudici, preoccupata per la sua vita nel caso l’uomo fosse stato liberato. Il legale di Garofalo, Fabrizio Bonfante commenta con l’agenzia Ansa: “Ha detto che non ce la faceva più ad affrontare la gogna mediatica e si è tagliato le vene”. L’uomo è stato medicato nell’infermeria del carcere ed è sorvegliato a vista.Era stato arrestato lo scorso 8 marzo dopo aver puntato una pistola, forse una scacciacani, contro il figlio 19enne che, secondo lui, prendeva le parti della madre. Arrestato anche mercoledì scorso: uscito dal carcere e messo ai domiciliari, era andato al bar di famiglia in Barriera di Milano. L’ex moglie detto di essere stata minacciata, anche di morte, ma l’uomo ha negato le accuse.
Recenti:
AL VIA LE INIZIATIVE ESTIVE Questa sera sabato 14 giugno, la centralissima piazza Vittorio Amedeo si
Modifiche alla circolazione per lavori di manutenzione infrastrutturale da lunedì 16 a venerdì 20 giugno sulla
Un incendio è divampato in via Nicola Fabrizi, a Torino, in un appartamento al secondo piano
Un lettore del “Torinese” in vacanza ci scrive: La chiamano la piccola “Concordia” di Marina di
Sono finiti in manette tre cittadini di origine albanese ritenuti responsabili di una decina i furti