Concedere in locazione una casa di questi tempi può rilevarsi un problema per i proprietari di beni immobili.
Sarebbe opportuno informarsi, prima di dare in locazione un immobile, su alcuni strumenti utili che possano limitare il rischio di morosità, ovvero controllare il profilo dell’eventuale inquilino (la sua solidità, ad esempio, l’attività svolta dallo stesso ed eventuali garanzie, veridicità delle buste paga), oppure studiare strumenti utili quali “contratti di locazione concordati” in collaborazione con i Comuni.
Se ci troviamo in una fase già avanzata, ovvero quella in cui l’inquilino non sta più pagando i canoni, è importante agire immediatamente, onde evitare di avere solamente esborsi, e di essere rimessi nel possesso del proprio immobile nel più breve tempo possibile e, quindi, analizzare strumenti che possano essere utili anche all’inquilino, quali il “salva sfratti” o “l’emergenza abitativa”, anch’essi attivati dai Comuni.
Venendo alla procedura di sfratto è utile essere edotti su quanto segue.
Risulta indispensabile, per azionare una procedura di sfratto per morosità, la redazione di un’intimazione di sfratto per morosità e contestuale citazione per la convalida.
Dopodiché il Tribunale competente, in seguitoall’avvenuta iscrizione al ruolo di quanto sopra, provvederà a comunicare la data effettiva dell’udienza (tenendo conto che occorre indicare quali termini liberi per comparire 20 giorni dalla data di notifica dell’atto alla data di udienza), durante la quale ci si deve presentare dinnanzi al Giudice designato per chiedere ed ottenere la convalida dello sfratto con ordinanza di rilascio immobile.
In questo caso potrebbe anche verificarsi che l’inquilino moroso si presenti anch’esso davanti al Giudice per chiedere il “termine di grazia” di 90 giorni durante i quali sarà obbligato a corrispondere il totale dell’ammontare della morosità persistente e di quella che, eventualmente, si cumulerà, per poter fare cessare la materia del contendere, altrimenti sarà obbligato, come da ordinanza, a rilasciare l’immobile entro i termini fissati dal Giudice.
Detta complessa attività giudiziale sarà sicuramente utile, oltreché indispensabile, per ottenere la rimessione nel possesso dell’inquilino.
Per quanto riguarda la fase esecutiva per il rilascio dell’immobile, quale ad esempio la monitoria di sgombero, è opportuno rinviare ad un prossimo approfondimento che sarà nostra cura relazionare.
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Avv. Giuseppe Sbriglio
Adusbef
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