La fotografia della situazione è stata scattata dal Banco farmaceutico che sabato, a Torino e in altre città, presenta la giornata della raccolta
In Piemonte nel 2016 va peggio che nel resto d’Italia: il 3.4% delle famiglie rinuncia all’acquisto dei farmaci per mancanza di denaro. Analoga la percentuale dei piemontesi che hanno rinunciato alle cure e agli esami, in questo caso di poco inferiore ai dati nazionali. Le famiglie che si trovano sotto la soglia di povertà spendono, rispetto a chi non ha difficoltà economiche, 33,71 euro in meno per i farmaci, mentre la media italiana è di 31,25 euro in meno. La nostra regione è così tra quelle in cui la distanza tra “poveri” e “ricchi” è più elevata del livello nazionale. La fotografia della situazione è stata scattata dal Banco farmaceutico che sabato, a Torino e in altre città, presenta la giornata della raccolta. Nel 2016 sono state 463 farmacie che hanno aderito, raccogliendo 47.986 farmaci e raggiungendo 45.000 persone in Piemonte, di cui 26.000 nel Torinese.
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