Il Salone Internazionale del Libro di Torino intende agevolare la presenza, alla prossima edizione, delle case editrici provenienti dalle zone terremotate del Centro Italia così come individuate e delimitate dagli atti ufficiali del Governo. Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione per il Libro esaminerà nella prima seduta la proposta di abbuonare loro i costi relativi alla tassa di iscrizione e alplateatico, ossia la quota per ogni metro quadro di superficie dello stand. Gli eventi sismici che si sono succeduti nei mesi scorsi, e ancora in questi giorni, hanno coinvolto infatti l’attività – e in molti casi la stessa sede – di piccoli e medi editori di qualità. Un gesto concreto di attenzione e di solidarietà come questo potrà permettere a molte di queste case editrici di prendere in seria considerazione la presenza alla trentesima edizione del Salone di Torino (in programma dal 18 al 22 maggio 2017), nonostante le gravi avversità subite. «L’iniziativa – spiega la Sindaca di Torino Chiara Appendino – si pone in continuità con l’impegno e le azioni di solidarietà promosse dalla Città di Torino e dal Salone a favore delle aree terremotate: fra queste “Un libro per ri-costruire” che, in occasione dell’ultima edizione di Portici di Carta, ha consentito di raccogliere e consegnare ad Arquata del Tronto 2.500 volumi che costituiranno il primo nucleo della futura biblioteca cittadina e scolastica».
(foto: il Torinese)
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