STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto
Dal quarto piano di via Bologna 11 si gode del paesaggio cittadino . Fino alle colline, con un bel sole . Dario ed io parlando osserviamo , con le solite battute sulla trasformazione post industriale della città . Dario Basso da fine febbraio è segretario provinciale della Uilm la categoria dei metalmeccanici . Classe 1960, con presenza estremamente giovanile, con qualche spruzzata di grigio che non guasta . Da oltre vent’anni nel mondo sindacale da delegato, è partito dalla gavetta . “Patrizio non sarà semplice questa nostra chiacchierata , hai un po di pazienza?” Sicuramente, cosi ” tocco con mano ” una tua mattinata .
Governare 22 dipendenti o funzionari non è poi così semplice . Mentre si parla più persone bussano e chiedono consigli e pareri su problemi sindacali. Dario si dà qualche secondo per sintonizzarsi e poi risponde . Il telefonino fa il resto .
Sempre cosi?
“Sì, dopo devo portare il saluto ad un corso di formazione. Dai, ci riusciremo”.
Prima domanda : rapporti tesi con la Fiom?
“No. Le tensioni erano dovute all’accordo Fiat . Sono sempre stati ottimi nelle altre aziende. Ottimi i rapporti con gli altri segretari d Fim e Fiom”.
Ti piace il tuo lavoro ?
“Sicuramente ci vuole tanta passione . Non è una professione ma un lavoro di servizio per gli altri . Non solo per gli iscritti . Con Napoli ci contendiamo il primato nazionale . Direi sana competizione . Abbiamo anche noi subito la crisi ma il rinnovamento di linea politica ci ha salvato dalla possibile estinzione”.
La maggiore soddisfazione?
“Salvare e creare nuovi posti di lavoro”
Maggiore delusione?
“Il rovescio : essere impotenti verso operazioni di delocalizzazione e relativa perdita di posti di lavoro” .
Ottimista o pessimista ?
“Realista e convinto che anche il sindacato possa e debba fare per mantenere l’industrializzazione nella nostra realtà produttiva”
Ha avuto ragione,ci siamo riusciti . Scendendo le scale constato che la Uil è un sindacato vivo . Almeno a Torino .
Patrizio Tosetto