Una corte in cui si sono discussi i tanti aspetti per valorizzare il Monferrato è stata la location dell’iniziativa del circolo culturale I Marchesi del Monferrato. Venerdì la Cantinetta Resort di Roberto Imarisio, a Mombello Monferrato, comune della Valcerrina alessandrina è stata al centro di una serata incentrata sulla formula del caffè letterario dal titolo “L’emozione e l’anima i tesori del Monferrato tra natura, storia ed arte”. E a discussione è stata animata sino all’una del mattino del sabato, con tanti interventi coordinati dal presidente del circolo Roberto Maestri che ha sottolineato le tante possibilità di valorizzazione del Monferrato, partendo dalla sua storia, perché fu uno Stato europeo del Medioevo, grazie anche alla sua politica matrimoniale, che portò le varie casate ad imparentarsi con le Corti d’Europa. Massimo Iaretti, consigliere delegato al turismo dell’Unione dei comuni della Valcerrina, nel suo breve contributo ha evidenziato “la necessità per i Comuni di lavorare insieme nell’ottica della promozione turistica del territorio, con uno sguardo particolare in direzione di Torino e della sua Città Metropolitana”, rilanciando il collegamento tra il Casalese ed il Mantovano per il denominatore comune ai due territorio rappresentato storicamente dai Gonzaga, signori di Mantova e di Monferrato.
Una interessante carrellata su Guglielmo Caccia, detto “Il Moncalvo” e sulle sue opere è stata poi fatta da Giuliana Romano Bussola, critico d’arte già assessora alla cultura del Comune di Casale. All’incontro, nato da un’idea di Roberto Imarisio e Nadia Ghizzi si sono succeduti i contributi di Silvia Imarisio, Roberto Imarisio, Roberto Maestri, Giuliana Bussola, Riccardo Pizzorno, Walter Haberstumpf, Pierluigi Piano, Blythe Alice Raviola. L’ininziativa rientrava nelle attività de “I Marchesi del Monferrato” sostenute dal Consiglio Regionale del Piemonte, Fondazione CRT e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
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