Maggio 2016- Pagina 21

"Salvare le penne", mostra di pace che parla di guerra

penne alpiniDALL’8 AL 15 MAGGIO IL PALAZZO DELL’ENOFILA DI ASTI DIVENTA POLO CULTURALE. FOCUS SULLA FIGURA DELLA DONNA DURANTE LA GRANDE GUERRA, FOTOGRAFIE, FUMETTI, GIORNALI SATIRICI, MOTO D’EPOCA

Salvare le penne – iconografia e reperti tra amori e trincea” è il titolo di una delle mostre che saranno ospitate al Palazzo dell’Enofila nei giorni della 89ª Adunata Nazionale degli Alpini in programma dal 13 al 15 maggio ad Asti. L’Enofila, in corso Felice Cavallotti 45, si trasforma in un polo culturale: sarà inaugurato domenica 8 maggio alle 16.

La mostra “Salvare le penne nere” è articolata su due piani per una superficie di 1500 metri quadri e curata da Dino Aloi con varie collaborazioni. Ha il Patrocinio della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia.

L’esposizione, mostra di pace che parla di guerra con il dovuto distacco del tempo, è frutto di una ricerca condotta su giornali satirici del periodo bellico 1914/1918 italiani, inglesi, francesi e tedeschi. Saranno esposti in originale oltre un centinaio di questi fogli, spesso realizzati direttamente dalle armate, con taglio propagandistico e ironico.

“La mostra, sin dal titolo, vuole essere ironica – spiega il curatore Dino Aloi -. Salvare le penne infatti ha una triplice valenza che passa dal “portare a casa la pelle” al più esplicito “salvare coloro che hanno disegnato la guerra da testimoni” per arrivare al contestualizzato “salviamo tutto ciò che sono e hanno rappresentato gli alpini, un corpo amato e benvoluto da tutti”.

Particolare attenzione viene data alla figura della donna a livello internazionale durante il conflitto, analizzando i diversi ruoli, da quello di madre a quello di moglie, da quello della donna soldato a quello della donna al lavoro, senza dimenticare aspetti quali il doppio senso a sfondo sessuale di alcune vignette satiriche e quello dei profitti di guerra.

Di taglio storico e didattico, la mostra è composta da oltre 400 pezzi, tra preziosi cimeli, divise, moto d’epoca e disegni satirici, articolati in 15 sezioni.

La croce rossa nel disegno internazionale

Disegni satirici che vedono come soggetto il lavoro della Croce Rossa e delle crocerossine.

Gli alpini nella Grande Guerra

Una selezione di alcune tra le migliori tavole pubblicate sui giornali che testimoniano la grande vicinanza agli alpini.

Giuseppe Novello: la guerra è bella ma è scomoda

Alcune tavole del grande disegnatore estratte da uno dei suoi libri più crudi e dissacranti. Una sorta di memoria di guerra rappresentata da chi è stato sul fronte vestendo la divisa degli alpini, cogliendo nello stesso tempo gli aspetti divertenti e i drammi.

Oggetti e divise della prima guerra mondiale

Materiale proveniente da Enrico Trinchero (Museo dell’Alpino). Dai cappelli agli elmi dei soldati passando per lanterne, piccozze, pinze e altri oggetti tipici della trincea. Molto interessanti alcune casse: erano utilizzate sia per le munizioni che per vettovagliamenti, ma anche come scrittoi.

Paul Iribe: la danza macabra

Tavole realizzate dal grande artista francese molto attivo durante la prima guerra mondiale. Sodale con Jean Coteau con cui condivise l’esperienza del raffinatissimo giornale Le Mot, collaborò anche con Le Rire Rouge e con La Baïonnette da cui sono tratti questi disegni pubblicati nel numero speciale “La danza macabra”.

Adriana Bisi: la donna che disegnò la guerra

Nel momento in cui Mussolini abbandonò la direzione del giornale L’Avanti per fondare il suo Il Popolo d’Italia, sottotitolato sempre quotidiano socialista, chiamò tra gli altri a collaborare con le sue preziose vignette Adriana Bisi, importante pittrice del periodo e cugina di Umberto Boccioni, che fu tra i primi aderenti al manifesto futurista di Marinetti. Adriana Bisi è l’unica vignettista del periodo e al tempo si scrisse: “È così brava che sembra un uomo”. Davvero ancora lontana l’idea del femminismo.

Louis Raemaekers: la tragedia della guerra

Grande disegnatore e pittore di origine olandese fu protagonista con le sue splendide opere che girarono l’Europa per approdare poi negli Stati Uniti. Fu tra i più accesi autori nella ferma condanna dell’invasione del Belgio da parte della Germania, raccontando i fatti con realismo e grande senso del drammatico. Le sue opere conservano oggi immutata freschezza. Le immagini scelte sono sempre inerenti la figura della donna.

L’immagine della donna durante la Grande Guerra

130 immagini per raccontare come la donna fosse vista nei primi anni del Novecento. Articolata a sua volta in sottosezioni che mettono in parallelo momenti di vita quotidiana vissuti nelle varie città europee con grandi parallelismi e modus vivendi similari. Da osservare come la figura della donna soldato compaia solo in Inghilterra (oppure presa in giro dai disegnatori tedeschi) mentre in Francia si realizzino disegni delle donne al lavoro con orgoglio e fierezza nazionale.

Moto d’epoca

Curata dall’Associazione Alpini motociclisti e coordinata da Aldo Bergoglio, vengono presentate nella sezione 14 moto d’epoca che, partendo dalla grande guerra, arrivano sino al secondo dopoguerra. Tutte le moto sono corredate da una scheda che permette di apprezzarne la storia e le particolarità d’uso.

Omaggio alle penne dalle penne di artisti contemporanei

Un piccolo omaggio alle penne nere ricco di affetto con tavole di una ventina di artisti contemporanei selezionati tra cui Lido Contemori, Gianni, Chiostri, Marco De Angelis, Alessandro Palex Prevosto, Emilio Isca, Danilo Paparelli, Giuliano Rossetti e il fotografo Mario Di Lorenzo che propone alcuni set fotografici realizzati con personaggi minuscoli. Esilarante l’insieme delle opere, senza mai perdere di vista il ruolo determinante degli alpini raffigurati nelle missioni di pace e nelle operazioni legate a calamità naturali.

Rugantino: l’epica della propaganda durante la guerra

Trisettimanale romano inviato al fronte e molto letto in particolare dai soldati laziali. Rugantino assolve bene il compito di tenere alto il morale delle truppe pubblicando lettere e poesie dei soldati, articoli che cercano di fare il punto della situazione e grandi tavole che raccontano, secondo una logica epica e propagandista, le gesta eroiche dei nostri soldati al fronte. Grazie a questo giornale possiamo avere chiara una successione di fatti e di conquiste illustrate da bravi disegnatori che cercano di esprimere al meglio la situazione sui campi di battaglia.

Da Caporetto alla Vittoria: come nasce un fumetto storico

Uno straordinario fumetto realizzato appositamente per l’occasione della 89° Adunata di Asti. Scritto da Walter Riccio con le matite di Giulia Massaglia, la regia e le chine di Luigi Piccatto e la Consulenza storica di Aldo A. Mola, si narra la storia di un alpino con delicatezza e forza nello stesso tempo. Emozionante e avvolgente, il fumetto completo è messo in vendita nei giorni dell’Adunata mentre in mostra sono esposti i passaggi fondamentali che portano alla nascita di una storia a fumetti, partendo dallo storyboard e dallo studio di posizioni per arrivare al ripasso a china e alla colorazione. Sono comparate alcune tavole viste prima a matita e poi in definitiva soluzione.

In guerra con l’impero Ottomano

Una sezione per raccontare un aspetto meno conosciuto della guerra ovvero quello che riguarda l’Impero Ottomano. Molte sono le vignette francesi del periodo che danno bene l’idea che giornali come Charlie Hebdo non nascono per caso, ma sono figli di una cultura antica molto legata alla libertà di espressione che non teme di esprimere posizioni ideologiche talvolta molto ruvide, sempre connesse a sarcasmo e ironia. La propaganda legata al fatto delle nazioni in guerra inasprisce e accentua maggiormente questo aspetto.

Giornali in trincea

Una carrellata dei principali giornali satirici usciti durante il conflitto, dalle posizioni socialiste de L’Asino di Gabriele Galantara al giornale interventista Numero che ospita alcuni tra i maggiori disegnatori del momento come Golia, Tofano, Musini e Carlin. Molti i disegni tratti da fogli di trincea come La Tradotta, La Ghirba e la Giberna, affiancati da disegnatori dei tedeschi Fliegende Blätter e Lustige Blätter colto nei numeri di guerra. Per l’Inghilterra viene preso in considerazione Punch, tra i fogli di satira più conosciuti al mondo, mentre la Francia ha in evidenza giornali come Le Rire Rouge, La Baïonnette e le Mot. Autori indimenticabili come Scalarini, Brunelleschi e Sacchetti danno il loro importante contributo a queste riviste. Per la neutrale Spagna sono esposte tavole di Apa.

Documenti e foto provenienti dall’archivio del generale Stefano Lombardi

Fotografie a uso interno dell’esercito, fogli di comando e telegrammi personali fanno di questa sezioni una delle più interessanti a livello storico. I documenti rendono bene la dimensione dello stato di guerra vista in prima fila per via dell’incarico che ricopriva il generale.

Nell’ambito dell’esposizione l’attore Aldo Delaude leggerà alcune lettere dal fronte.

Altre mostre saranno inaugurate all’Enofila in occasione dell’Adunata degli Alpini: “Noi Alpini“, una mostra di fotografie con 170 immagini scattate a metà degli Anni Sessanta da Enzo Isaia, allora sottotenente e fotografo dilettante di 22 anni, che compongono un interessante ritratto della vita quotidiana degli Alpini. Si racconta l’esperienza dei giovani dal primo ingresso in caserma, passando per l’addestramento, i campi invernali ed estivi, il congedo e le Adunate Ana. La presentazione e le didascalie sono state curate da Giulio Bedeschi, autore di “Centomila gavette di ghiaccio”.

Sempre le fotografie di Isaia sono protagoniste di “Colori e sfumature di paesaggi monferrini Patrimonio dell’Umanità UNESCO”: 200 fotografie sui paesaggi del Monferrato. Nato a Pordenone, Isaia è specializzato nella fotografia pubblicitaria con particolare vocazione per i grandi still life – moto, automobili, autocarri, trattori, macchine movimento terra, treni, navi e aerei – per oltre dieci anni è stato fotografo ufficiale delle vetture Ferrari e Maserati. Ha sempre coltivato spazi per ricerche personali su ritratto, reportage, architettura e paesaggio. Tra le sue mostre itineranti, Noi Alpini è quella che riscuote maggiori consensi: esposta in 23 città, ha avuto ben 80.000 visitatori.

E ancora la Mostra della Federazione internazionale dei Soldati di Montagna a cura della Sezione Ana di Bergamo e quella su Bozzetti, manifesti e medaglie dell’Adunata di Asti a cura di Renato Valentini.

Le mostre saranno visitabili fino a domenica 15 maggio con apertura dal 9 al 12 maggio al mattino con visite riservate alle scuole e, dal 13 al 15 maggio, con orario 9-23

 

Granata e bianconeri, due sconfitte nei posticipi

toro juve juve toroVERONA-JUVENTUS 2-1

Il Verona  retrocesso blocca a 25 le vittorie bianconere. La Juve, al Bentegodi perde 2-1 in uno dei posticipi della penultima giornata di campionato, non è un bel segnale per la finale di Coppa Italia del 21 maggio. Per l’allenatore Massimiliano Allegri è un “sconfitta salutare: servirà per rimettere la testa lì, visto che questo segnale lo avevamo avuto già contro il Carpi. Ora basta, bisogna riprendere il cammino per approcciare la finale di Coppa Italia nel migliore dei modi”.

TORINO-NAPOLI 1-2
Granata sconfitti dal Napoli 2-1. Con il Sassuolo,  è la seconda sconfitta nel “nuovo” stadio Grande Torino, dove anche la squadra partenopea vince con le reti nel primo tempo di Higuain e Callejon. Poi la squadra di Ventura si riprende con  pallonetto di Peres. Il Napoli con i tre punti torna al secondo posto in classifica. I40 anni dell’ultimo scudetto granata sono stati celebrati in campo dai protagonisti della splendida annata 1975-1976.

(foto: il Torinese)

Schellino e Giannuzzi assessori di Appendino

appendino2Due nuovi assessori in pectore per Chiara Appendino, candidata sindaco del Movimento 5 Stelle: Si tratta di Sonia Schellino per il Welfare, e Stefania Giannuzzi per l’Ambiente, la tutela degli animali e i fondi europei, due donne scelte attraverso la selezione pubblica delle scorse settimane.  “Per noi la trasparenza, la competenza e la partecipazione sono principi imprescindibili, perché riteniamo sia stravagante nominare assessori senza competenze specifiche solo perché portatori di pacchetti di voti e, quindi, individuati col manuale Cencelli”, dice Appendino. Schellino ha due lauree, lavora alla Compagnia di San Paolo ed è esperta di politiche sociali. La Gianuzzi, è stata dal 2010 al 2015 alla direzione Ambiente della Regione  e lavora per il programma Interreg Central Europe.

 

(Foto: il Torinese)

Da Pepino il Sabaudancer Project

Torino colta dall’obiettivo fotografico ” in punta di piedi”
PEPINO

Inaugura mercoledì 4 maggio, dalle 18.30 alle 21.30, alle presso la storica Gelateria Pepino in piazza Carignano la mostra “Subaudancer Project”, nata dall’incontro casuale tra Emanuela Boldetti, ballerina professionista, e il fotografo e designer freelance Marco Coda Mer, avvenuto una sera di metà maggio 2015, in un locale del Quadrilatero torinese, dopo l’esecuzione di “Hansel e Gretel” al teatro Regio di Torino, in cui la Boldetti ballava. L’amore comune per la città nativa, Torino, ha fatto sì che le loro rispettive arti, fotografia e danza, si unissero per celebrare la bellezza di una città che nell’immaginario collettivo è considerata spesso, ingiustamente, grigia e statica, ma che per i due artisti risulta, invece, dinamica, colorata e da far conoscere. Artisticamente emergeva, inoltre, la volontà di contrapporre l’architettura austera e a tratti ‘”geometrica’” di Torino, che le era stata riconosciuta dallo stesso Gramsci, alla dinamicità e armonia dei movimenti della ballerina. Il progetto è, così, iniziato per gioco e ha preso via via forma con il passare del tempo. Anche il nome “Sabaudancer Project” è nato per caso, prendendo spunto da un commento molto positivo di un’amica sulla prima foto del progetto. L’interesse che ha suscitato la pubblicazione di qualche scatto sui social network ha poi dato slancio nel proseguire con nuovi scorci, in vista di possibili future esposizioni. La prima mostra Sabaudancer Project del 22 dicembre scorso ha riscosso un notevole successo, superiore alle aspettative.

PEPINO2

Emanuela Boldetti da sempre ama l’arte in tutte le sue forme, dalla danza alla musica, fotografia, pittura, cinema e architettura. Sognatrice, testarda e ottimista, ha sempre creduto nelle collaborazioni tra giovani artisti e l’incontro casuale con Marco in un caffè ne è stata la prova e ha consentito di concretizzare e condividere un’idea spesso ricorrente in lei negli ultimi anni, quella di scattare foto “in punta di piedi” nella sua Torino, città da cui è stata negli ultimi tempi lontana, vivendo all’estero, e di cui ha sentito moltissimo la mancanza. Questo desiderio è stato accolto con molto favore dall’amico Edoardo Cavagnino della storica gelateria Pepino. Emanuela Boldetti inizia lo studio della danza classica al Teatro Nuovo di Torino all’età di 8 anni. A 14 anni viene ammessa alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano. Dopo qualche tempo sceglie di tornare nella sua città natale e proseguire gli studi al Liceo Coreutico di Torino con le insegnanti del Balletto Nazionale di Cuba che la scelgono e la preparano per spettacoli e concorsi nazionali ed internazionali. Ottenuta una borsa di studio per una prestigiosa accademia inglese, si diploma all’English National Ballet School di Londra a 18 anni. È poi entrata a far parte del corpo di ballo del prestigioso English National Ballet di Londra, ricoprendo anche ruoli semisolistici nel Lago dei cigni, Schiaccianoci, Bella addormentata, Romeo e Giulietta (al Royal Albert Hall di Londra), Giselle, e altri balletti e prendendo parte a numerose tournée UK e internazionali (Teatro Real de Madrid, Teatro Herodes Acticus Atene, Festival Theatre Edimburgo).

Negli ultimi 4 anni torinesi balla con il Balletto dell’Esperia (Direttore Paolo Mohovick) nella Cenerentola con regia di Carlo Verdone filmata per la Rai nella Palazzina di caccia di Stupinigi e a Palazzo Reale. Fa parte della compagnia torinese di danza contemporanea The Very Secret Dance Society di Raffaele Irace (ora maitre al Frankfurt Ballet) con spettacoli a Torino, in Italia e in Germania. Lavora come ballerina solista in una produzione al Teatro Regio di Parma ripresa in seguito anche al Maggio Musicale Fiorentino e in alcune produzioni al Teatro Regio di Torino (Hansel e Gretel e apertura di stagione in Aida).

Marco Coda Mer è designer freelance e fotografo per divertimento a Torino. Dal 1996 disegna e progetta stand fieristici, oggetti promozionali, allestimenti speciali, flagship stores per importanti brands. La sua attività di designer solitario ha assorbito quindici anni della sua vita, dopo i quali ha deciso di aprirsi a nuove esperienze, ristrutturando un vecchio laboratorio in via dei Mercanti, oggi sede della sua attività creativa. Lavorare dentro la storia del Quadrilatero romano ha rappresentato un enorme salto di qualità per la sua vita e lo ha spinto a ricominciare a passeggiare con la reflex in mano. Il suo sogno nel cassetto è quello di aprire questo spazio e renderlo pubblico, trasformandolo temporaneamente in spazio culturale di condivisione e confronto, in cui il progetto nato per divertimento con Emanuela sarà perfetto per aprire per la prima volta questo spazio ai visitatori.

Mara Martellotta

All'Università di Torino le donne sono i migliori laureati, superano gli uomini 53 a 31

universitàI migliori laureati all’università di Torino sono donne, ben 53 donne su 31 maschi . Prima le donne anche nei Premi di studio: 16 su 12. Nel corso della cerimonia svoltasi nell’Aula Magna della Cavallerizza il rettore Gianmaria Ajani e i direttori delle Scuole e dei Dipartimenti hanno consegnato le medaglie d’argento. In tutto 112 riconoscimenti che sono stati assegnati in prevalenza agli Studi Umanistici (14), a Lingue e Letterature straniere (10), a Management (12). Facendo una analisi sulla provenienza dei laureati e delle laureate, si riscontra che 64 sono di Torino e provincia, ma si registrano anche presenze fuori regione: 1 da Valle d’Aosta, Marche, Trentino e Toscana; 2 dalla Lombardia e dalla Campania; 5 dalla Sicilia, 3 da Emilia-Romagna, Calabria e Puglia. Tre arrivano dall’estero: 2 dalla Germania e uno dalla Romania.

RADICALI: "MOLTO PROBABILI PROCEDURE IRREGOLARI NELLA RACCOLTA FIRME"

elezioni-comunali 2E’ una “ennesima dimostrazione che occorre urgente riforma della legge per dare reale possibilità di candidarsi e di scegliere”, sostengono i radicali torinesi

in seguito alla presentazione di 38 liste a sostegno di 18 candidati sindaci . I Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Igor BoniSilvja Manzi e Laura Botti affermano:

“Non ci piacciono le lacrime di coccodrillo. L’avevamo già detto in un precedente comunicato del 13 aprile e lo ribadiamo oggi a liste presentate. Calcolatrice alla mano, il numero di Liste e di candidati a Sindaco comporterebbe la firma in città di circa un torinese su venti. Per intenderci: nel totale dei firmatari sarebbero comprese le persone molto anziane che non escono mai di casa, i malati, i neomaggiorenni e chi è residente ma non vive qui. C’è qualcuno che può ritenerlo probabile? Noi no. È, anzi, un risultato che riteniamo essere assolutamente inverosimile, se non impossibile, che deve porre in allarme tutti gli organi preposti ai controlli. Non sappiamo chi e quanti abbiano violato le regole ma riteniamo che, di tutta evidenza, violazioni ci siano state”. 

Proseguono i Radicali: “Denunciamo questa situazione vergognosa che va a scapito di chi, con enorme difficoltà e fatica, le firme le raccoglie regolarmente, nel rispetto della legge; va a scapito in particolare delle formazioni minori che più rischiano di non riuscire a presentarsi; ma soprattutto non esiste possibilità di conoscenza – quindi di scelta consapevole – da parte degli elettori tra migliaia e migliaia di candidati in decine e decine di liste.

Da tutto questo emerge, di nuovo, la necessità di riformare la legge elettorale. E ancora una volta è evidente che l’unica riforma possibile è quella uninominale e maggioritaria dove ogni cittadino sceglie tra poche persone quella che più la rappresenta.  Ma in attesa di questo ora occorre fare pulizia delle liste fasulle. Altrimenti la credibilità della politica, già bassa, scenderà sottoterra e non ci si lamenti, poi, ipocritamente della disaffezione dei cittadini.”

Italiani, un popolo che ama i bond

L’angolo del Private Banker / di Fabio Ferrarese

COMMERCIALISTA FISCO TASSE

La passione dei risparmiatori italiani per le obbligazioni è ben nota a tutti quanti gli operatori del settore e questo trova le sue radici storiche nelle scelte compiute negli anni passati, quando l’obbligazione era dai più considerata come uno strumento a basso rischio e con un rendimento sicuro. Il contesto odierno del mercato dei bond è molto mutato rispetto al passato ed in particolare è caratterizzato da una forte volatilità. Il nuovo scenario che si è venuto a creare non deve però farci commettere l’errore di pensare che il settore del reddito fisso debba essere assolutamente evitato, ma semplicemente va cambiato il modo di approcciarlo: bisogna imparare a saper scegliere. Il consiglio è di farlo, anche in considerazione di una proposta molto piùferrarese ampia rispetto al passato, utilizzando gli strumenti del risparmio gestito ed avvalendosi di professionisti qualificati che sappiano consigliare e seguire i clienti nei propri investimenti.

A confermare questa passione, che dai numeri risulta essere quella con la percentuale più alta riscontrata tra tutti gli investitori delle principali economie a livello globale, c’è una recente indagine che evidenzia come il 27% del portafoglio medio dell’investitore italiano sia infatti allocato in obbligazioni contro il 15% degli Stati Uniti, il 14% della Spagna, il 13% del Regno Unito e della Cina, il 12% della Francia ed il 10% della Germania. Da questa indagine scaturisce un altro dato interessante, che risulta essere la più alta percentuale tra i Paesi Europei oggetto dell’indagine, a riguardo della scelta di dove andare ad allocare geograficamente i propri risparmi. L’Italiano nel 30% dei casi predilige comprare prodotti oltre confine, mentre mediamente in Europa questo avviene solo nel 16% dei casi. L’invito che è opportuno rivolgere a tutti coloro che investono al di fuori del mercato domestico è quello di fare attenzione ai rischi valutari, all’eventuale mancanza di trasparenza di alcuni mercati e strumenti, oltre naturalmente all’incertezza globale che oggi coinvolge tutto il pianeta.

Per chi vuole continuare ad investire in questa Asset Class quali potrebbero essere le corrette strategie? Il rendimento dei titoli di Stato non è al momento adeguato a coprire il rischio sottostante per cui, in questo contesto, sarebbe consigliabile evitare questa categoria. Più opportunità sonomoney invece reperibili nel mondo dei corporate dove lo scenario premio/rischio è completamente ribaltato rispetto ai titoli governativi. Investire con tassi elevati è un’altra opportunità interessante che offre oggi il mercato degli high yield.

E quali potrebbero essere i rischi nascosti di questo mercato? Dove sta questa volta l’eventuale cigno nero? Chi si è fatto consigliare nelle proprie scelte obbligazionarie si è rivolto ormai da tempo al mercato emergente ed a quello ad alto rendimento per sostituire gli investimenti tradizionali. Tutti gli operatori sono quindi concentrati su come e quando le banche centrali potrebbero aumentare i tassi e su eventuali default degli emittenti, mentre pochi prestano attenzione ai seri rischi che potrebbe portare con sé l’inizio di un periodo caratterizzato da un’inflazione crescente.

Occhio quindi a questo importante indicatore per essere pronti a modificare le propria strategie di investimento e di diversificazione.

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Per curiosità ed approfondimenti potete scrivere a fabio.ferrarese@yahoo.it

 

Torino Fashion Bloggers consigliano: i 5 eventi fashion

tfb1Non fatevi intimorire dal tempo un po’ incerto, Torino nel mese di maggio è ricchissima di eventi!

Aprite l’armadio, scegliete l’outfit perfetto, indossate il vostro migliore sorriso e preparatevi per gli eventi più fashion. Le Torino Fashion Bloggers ogni mese selezioneranno per voi 5 appuntamenti di moda e dintorni a cui non potrete assolutamente mancare!  Carta e penna in mano, pronti a segnare nel calendario le date clou!

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 Nuova apertura THUN Shop Torino2 Thun-Torino-inaugurazione-via-garibaldi

In una delle vie dello shopping torinese apre un nuovo punto vendita Thun. Inaugurazione a partire dalle 18.30 e cocktail party dalle 18 in poi.

Dove? THUN via garibaldi 20 bis, Torino

Quando? Mercoledì 4 maggio alle ore 16:30

Kiabi il tour, tappa a Torino

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Si festeggiano i 20 anni di Kiabi in Italia! Un marchio super giovaneche per l’occasione scende in piazza per una festa a cui siete tutti invitati! Prima tappa del tour, la nostra amata Torino! Basterà scattare un selfie per partecipare all’estrazione di uno dei numerosi buoni d’acquisto. Preparate la vostra migliore posa e buona fortuna!

Dove? 5-8 Maggio

Quando? Via Giuseppe Luigi Lagrange

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Orlane Paris e Pinko si uniscono per una giornata all’insegna della bellezza; nella boutique Pinko di Via Roma vi attende  la presentazione dei nuovi prodotti della linea “Terre Bronzante Absolue e una make up artist realizzerà per voi un make up personalizzato gratuito firmato Orlane. Per ogni partecipante, inoltre, un omaggio da ritirare nella Boutique Orlane di via Gramsci

Dove? Via Roma 76

Quando? 5 Maggio 10.30-19.30

Inaugurazione Annarita Mattei Vintage Store

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Dal quartiere San Donato arriva una ventata di vintage con l’apertura della Boutique Annarita Mattei. Per l’occasione grande festa di inaugurazione, passate per fare un salto indietro nel tempo! 

Dove? Annarita Mattei Vintage Store via San Donato 2, 10144 Torino

Quando? Giovedì 5 maggio alle ore 18:30

6 disagio-clothing-opening-storeDISAGIO CLOTHING – Opening Store

Apre a Torino il monomarca Disagio per esprimere, senza bisogno di parole, un sentimento comune a tanti. Disagio è non partecipare alla loro inaugurazione. Siateci!

Dove? Via Urbano Rattazzi 3 – Torino

Quando? Sabato 7 maggio alle ore 17:00

tfb logo

Volete conoscere gli altri eventi torinesi del mese di Maggio? Li trovate tutti nel nostro magazine: 

Torino Fashion Bloggers

Astrosamantha e gli altri ospiti di Arena Bookstock

CRISTOFORETTIDa Samantha Cristoforetti che debutta come scrittice per bambini ad Antoine Leiris, l’uomo parigino che ha detto ai terroristi che gli hanno ucciso la moglie «Non avrete il mio odio». Dalle popstar Benji & Fede agli Youtuber Alberico De Giglio e Antony Di Francesco fino alla sezione Crossover dedicata al fumetto con StainoSilverZerocalcareLeo Ortolani e Sio. Tutti i nomi del programma per il grande pubblico al Bookstock Village.

Il rifiuto di odiare, il desiderio di trovare una via alla convivenza pacifica sono i temi e i sentimenti alla base dell’incontro con Antoine Leiris, salito all’onore delle cronache per una coraggiosa lettera indirizzata ai terroristi che hanno ucciso sua moglie negli attentati del novembre scorso a Parigi, che presenterà il suo libro testimonianza in uscita per Corbaccio e di quello con Dorit Rabinyan, accompagnata da Ferruccio De Bortoli, che presenta il suo romanzo Borderlife (Longanesi), censurato dal governo di Tel Aviv, nel quale racconta l’amore impossibile tra un’israeliana e un palestinese.

Il focus sulle Culture e letterature del mondo arabo porta in dote alla programmazione degli spazi del Bookstock Village una serie di appuntamenti capaci di rispecchiare i contradditori e sfaccettati aspetti della condizione dei giovani stranieri o degli italiani di seconda generazione e del loro percorso (sia esso fisico, nella dolorosa esperienza dell’espatrio, o culturale, nel tentativo di definirsi e realizzarsi in contrapposizione a un universo violento e inospitale come quello dell’integralismo fanatico e con le difficoltà di coordinarsi a quello dell’Occidente che invece accoglie e respinge allo stesso tempo).

Assieme a quelle di Shady Ahmadi e Chaima Fathi, ascolteremo le vive voci di Karim Franceschi, il partigiano anti-Isis, unico italiano ad aver partecipato alla liberazione di Kobane, che racconterà la sua storia a partire dal libro pubblicato per Rizzoli, e delle giovani portavoce di alcune associazioni islamiche di Torino, che testimonieranno il loro impegno sul terreno dell’integrazione, della convivenza e dellapartecipazione attiva alla vita e al discorso pubblico, in un appuntamento in collaborazione con il Concorso Nazionale Lingua Madre e la Città di Torino, con cui hanno siglato un Patto di Condivisione. Guardando alla sponda opposta del Mediterraneo, Giuseppe Catozzellapresenterà il suo romanzo Il grande futuro (Feltrinelli), la parabola moderna di Amal, un giovane somalo costretto a confrontarsi con la violenza del mondo.

Voci di donne combattenti, da Capo Verde al confine tra Libano e Siria alla Repubblica democratica del Congo, in Ms Kalashnikov: il viaggio della giovane fotoreporter di guerra di Sunday Times, Le Monde, Der Spiegel e Internazionale Francesca Tosarelli, scritto con Wu Ming 5(Riccardo Pedrini). Una speciale attenzione è riservata alla tragica realtà dei viaggi attraverso il mare dei minori non accompagnati: ascolteremo in un incontro coordinato da Fabio Geda le storie di Remon, il giovane egiziano protagonista del romanzo di Francesca Barra(Garzanti), di Alì Ehsani (Feltrinelli), ragazzo partito da Kabul e ora studente universitario a Milano, e Alì Issa Hakouma accolto a Torino dal progetto Nomis, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo.
Una fittissima agenda di appuntamenti è dedicata al mondo del sapere scientifico, con ospiti internazionali e rappresentanti di istituzioni da sempre impegnate nella ricerca e  divulgazione  di questo dominio della conoscenza: Samantha Cristoforetti, scienziata e astronauta, la prima italiana a partecipare a una missione sulla stazione orbitante internazionale, presenterà il suo libro per bambini in uscita per Feltrinelli;Christophe Galfard, fisico francese che ha lavorato con Stephen Hawking e Carlo Rovelli, affiancato da Antonio Pascale, terrà una lezione sui misteri dell’universo, a partire dal suo libro per Bollati Boringhieri. Marco Malvaldi parlerà delle insospettabili corrispondenze tra pensiero scientifico e letteratura con il suo libro per Rizzoli e Mario Tozzi, giornalista e divulgatore televisivo, interverrà alla presentazione del libroArtico, un mondo che cambia del Cnr. Ancora, l’archeologia, che ha la sua casa da più di due secoli al Museo Egizio di Torino, sarà di scena con il suo direttore Christian Greco, che racconterà al pubblico il museo del futuro e il l’avventuroso mestiere dell’archeologo.
L’IIT, Istituto Italiano di Tecnologia e il Politecnico di Torino nell’incontro Il futuro è già qui ci racconteranno i più spettacolari traguardi della loro ricerche per uno sviluppo sostenibile.
E infine l’appuntamento organizzato dalla Compagnia di San Paolo nell’Arena Bookstock: giovedì 12 maggio alle ore 17.30 Einstein pubblico, Albert privato. Le visioni di un genio ribelle, con Vincenzo Barone e Piero Bianucci.

Amianto "piemontese": se ne parla a Bruxelles

Si parla di amianto a Bruxelles. La vicenda nata in Piemonte ed amplificata grazie ai processi istruiti dalla procura della Repubblica di Torino, con il pubblico ministero Raffaele Guariniello contro i vertici della multinazionale Eternit ha ormai una dimensione che travalica i confini regionali, con il dramma che si è consumato negli stabilimenti di Casale Monferrato, in Provincia di Alessandria, e di Cavagnolo nell’attuale Città Metropolitana di Torino. eternit bandiereMartedì 10 maggio si tiene all’Istituto italiano di cultura un tavolo di lavoro sulla vicenda Eternit, promosso dal sindaco di Casale, Titti Palazzetti. L’incontro affronterà aspetti legislativi e sanitari e sarà occasione per proporre e promuovere un intervento legislativo dell’Unione Europea. L’obiettivo è armonizzare le varie norme nazionali degli Stati, diffondendo le buone pratiche che sono state adottate nel corso degli anni. Interverranno Lanfranco Fanti (membro del Gabinetto del Commissario europeo all’ambiente), Rolf Gehring (Federazione europea dei lavoratori edili – European Federation of Building and Woodworkers), Enrico Gibellieri (Commissione consultiva sui cambiamenti industriali del Comitato economico e sociale europeo – CESE), l’Assessore all’Ambiente Cristina Fava, Massimo D’Angelo, Direttore del Centro Sanitario Regionale Amianto e Bruno Pesce, in rappresentanza dell’Afeva, l’Associazione familiari vittime amianto, da sempre attiva sul fronte internazionale. La giornata proseguirà con la proiezione del film Un posto sicuro, girato proprio a Casale ed incentrato sul dramma Eternit, alla presenza del regista Francesco Ghiaccio.

Massimo Iaretti