Aprile 2016- Pagina 22

Sadem rinnova il parco bus

bus caselleGrazie ad una operazione di autofinanziamento da 10 milioni

Rinnovamento del parco mezzi Sadem, grazie ad una operazione di autofinanziamento da 10 milioni di euro. L’azienda torinese ha presentato gli otto nuovi Iveco Bus Euro 6 entrati in servizio nella cintura di Torino, in aggiunta ai dieci già acquistati nel 2015. Sadem prevede di acquistarne altri venti nuovi bus entro il 2017, con  un cofinanziamento della Regione Piemonte.

Torino capitale del ‘fai da te’

ManualMente raddoppia con l’edizione primaverile. Saranno due gli appuntamenti annuali della Rassegna della Manualità Creativa

manualmente 

ManualMente giunge alla tredicesima edizione e raddoppia. All’ormai consueto appuntamento di settembre si aggiunge infatti quello primaverile, in programma dal 15 al 17 aprile 2016 nel Padiglione 5 di Lingotto Fiere di Torino. Un passo importante per la Rassegna della Manualità Creativa, che nel 2015 ha superato i 17.000 visitatori e che, con questa novità, risponde all’esigenza di un pubblico appassionato, alla ricerca di idee, tecniche e materiali per il “fai da te” in tutti i periodi dell’anno. Se l’edizione di settembre è tradizionalmente dedicata a temi prettamente invernali, dove le decorazioni natalizie, addobbi e idee regalo la fanno da padroni, il nuovo appuntamento di aprile porta una ventata di freschezza e di primavera. Spazio dunque a tessuti leggeri, come il cotone e l’organza, e alla metà più chiara e brillante della tavolozza dei colori, per una tre giorni interamente dedicata alla creatività femminile.

manualmente 2

La primavera e l’estate, stagioni predilette per feste, cerimonie, vacanze e giornate all’aria aperta, sono la fonte d’ispirazione di quest’edizione che traccia come percorsi tematici Matrimonio e le cerimonie, Festa della mamma, Voglia di Shabby Chic, Gipsy, Country e Rococò Style, Vacanze al mare e tempo libero, Venerdì dei piccoli. Le attività proposte da creativi e operatori, le tecniche scelte e i materiali sono infatti pensati per soddisfare le esigenze di chi è alle prese con l’organizzazione di un evento, per fornire nuovi stimoli creativi e suggerire i trend più interessanti. Se la bella stagione fa da ispirazione, il motore di ogni proposta rivolta ai visitatori è la personalizzazione: creazioni uniche per momenti unici.

La presenza, tra gli espositori, di alcuni dei più importanti distributori del settore, consente di trovare materiali e tecniche per tutti i settori creativi e la possibilità di conoscere le ultime tendenze. Una panoramica ampia e completa che abbraccia tutte le tecniche del ‘fai da te in rosa’: cucito creativo, crochet, knit, quilt, home decor, ricamo, bijoux, scrapbooking, stamping, cartonaggio e molto altro ancora.

Il Battaglione Alpini Piemonte 1943 -1945

alpini libroLa guerra di Liberazione delle Forze Armate Italiane
 

Lunedì 18 aprile, alle 17, nella Sala dei Presidenti di Palazzo Lascaris a Torino verrà inaugurata la mostra “Il Battaglione Alpini Piemonte 1943 -1945 – La guerra di Liberazione delle Forze Armate Italiane”.  Interverranno all’evento  Nino Boeti, Vicepresidente Consiglio Regionale e Presidente Comitato Resistenza e Costituzione, Cosimo Restivo, Pres. Assoarma Torino, Giuliano Laghi, Pres. ANCFARGL Torino, Pensiero Acutis, Pres. Ex Internati Torino e Franco Cravarezza, Istituto Studi Ricerche In-formazioni Difesa. 71 anni fa, il 19 aprile 1945, il Battaglione Alpini Piemonte, mille uomini per la gran parte piemontesi reduci della Divisione Taurinense scampati dal Montenegro, agli ordini della 5^ Armata americana conquistava a sorpresa il caposaldo tedesco di quota 363 sulla Linea Gotica, che sbarrava la val Idice, aprendo la strada per la liberazione di Bologna nella quale due giorni dopo entravano con gli Alleati le avanguardie dei Gruppi di Combattimento italiani Friuli, Legnano e Folgore insieme alla brigata di partigiani abruzzesi “Maiella”. Era l’inizio della liberazione del Nord, con reparti alleati e italiani che già il 24 aprile superavano su ampio fronte le difese tedesche sul Po e dilagavano nella pianura padana. Dopo, la storia racconta delle principali città che insorgono e che accolgono da vincitori i reparti militari liberatori. A Torino gli americani arrivarono in forze il 2 maggio, con davanti anche un reparto alpino del Battaglione Alpini Piemonte. Era, per l’Italia, il giorno della fine della guerra. Attorno alla storia simbolo di questo speciale reparto alpino formatosi a Bari subito dopo l’8 settembre, si snodano le vicende poco note e le scelte coraggiose di moltissimi militari inquadrati nei reparti regolari di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza, che, combattendo a fianco degli Alleati, risalgono l’Italia ritagliandosi un ruolo significativo nella Liberazione, che avrà il suo peso nel discorso di De Gasperi del 10 agosto 1946 a Parigi, dinnanzi ai rappresentanti dei 21 Stati vincitori. La mostra “Il Battaglione Alpini Piemonte 1943-45. La guerra di Liberazione delle Forze Armate Italiane” è il racconto che Assoarma Torino, in collaborazione con il Comitato Resistenza e Costituzione ed il Consiglio Regionale, offre a tutti i Torinesi per illustrare, attraverso immagini e documenti, le operazioni militari in Italia al fianco degli Alleati, la tragedia degli internati militari nei lager tedeschi che rifiutarono di collaborare in armi con il Terzo Reich e con la RSI, l’apporto significativo dei militari nelle formazioni partigiane nel Centro-Nord, il determinante sostegno alla Resistenza da parte degli Alleati e dello Stato Maggiore Generale italiano. Argomenti e vicende ampiamente note agli storici e molto poco a livello di conoscenza collettiva. La mostra rimarrà aperta dal 19 aprile al 13 maggio, orario 10-18 dei giorni feriali – Porticato del cortile d’onore di Palazzo Lascaris – via Alfieri 15 – Torino.

Il sindacato debutta alle assemblee olandesi

Uliano interverrà alle tre assemblee come piccolo azionista “per portare le istanze dei lavoratori  in un contesto internazionale”
sciopero cgil1

Il sindacato debutta alle assemblee olandesi di Cnh Industrial, Fca e Ferrari, venerdì all’Hotel Radisson vicino ad Amsterdam. Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim-Cisl, informa l’Ansa, interverrà alle tre assemblee come piccolo azionista per portare le istanze dei lavoratori  in un contesto internazionale”. Uliano, infatti, acquistò 200 euro di azioni due anni fa per poter partecipare alle assemblee dei soci.

 
(Foto: il Torinese)

Un sarcofago egizio per Giuseppe Parvis

 
 CENTRO STUDIAl Centro Studi Piemontesi in via Ottavio Revel 15

Il Cimitero Monumentale di Torino ospita un sarcofago egizio autentico di pregevolissima fattura, mai studiato a fondo, la cui esistenza è ben nota nel mondo egittologico internazionale, ma di cui molti torinesi ignorano l’esistenza e l’importanza. Dalla sua analisi tecnica, richiesta dal prof. Silvio Curto, sono emerse caratteristiche assolutamente particolari che collegano il sarcofago ai parenti di Cheope e di Chefren, i destinatari delle più note piramidi egizie. Durante l’indagine ci si è soffermati anche sulla singolarità di questa presenza e sui motivi che possono aver fatto giungere il sarcofago nel nostro Cimitero, scoprendo l’affascinante e dimenticato mondo della società italiana in Egitto nella seconda metà del secolo XIX, di cui l’ebanista piemontese Giuseppe Parvis (1831-1909) fu uno degli esponenti più in vista. La sorprendente ricchezza di notizie emersa durante quest’esperienza è stata quindi compendiata nel libro Un sarcofago egizio per Giuseppe Parvis , con la prefazione del compianto e indimenticabile egittologo Silvio Curto.

Riccardo Manzini: di professione chirurgo, da oltre 30 anni studioso di egittologia, è Professional Member dell’International Association of Egyptologists (IAE).Già consulente del prof. Curto e della prof. Leospo (direttori del Museo Egizio di Torino) per gli edifici piramidali, da molti anni si occupa di questioni inerenti la correlazione tra l’evoluzione simbolica, architettonica e le tecniche costruttive dei Complessi piramidali egizi, nel cui ambito ha effettuato oltre 50 conferenze, è stato invitato ad intervenire a congressi Internazionali (Università di Varsavia, Università di Praga), ha scritto articoli scientifici ed ha collaborato alla stesura di alcuni libri.

Anna Tozzi Di Marco: è una ricercatrice indipendente in antropologia sociale e culturale, soprattutto di tematiche inerenti all’antropologia della memoria vissuta nel contesto della religiosità popolare sia cristiana che islamica in ambito mediterraneo, e alla tanatologia culturale nei paesi islamici. Attualmente svolge una indagine comparativa nel Mediterraneo sugli aspetti condivisi tra le tre religioni monoteistiche – ebraismo, cristianesimo, islam – inerenti ai luoghi cultuali e alla devozione ai Sette Dormienti/Ashab al Kahf – Sette Fratelli Maccabei

 
Kemet edizioni 2015 –  Info: tel. 011/537486; info@studipiemontesi.it; www.studipiemontesi.it

AL VIA TORINO STREET, CALCIO DI STRADA CONTRO LA POVERTA’ EDUCATIVA

Organizzato dal Tavolo delle Equipe di Strada di Torino, Ufficio Minori
Stranieri del Comune di Torino, Uisp Comitato di Torino, Gruppo Abele,
San Luigi, Asai, CivicoZero, Stranaidea, UCI, Cooperativa ET, Save the
Children Italia

calcio pace1

Prenderà il via giovedì 14 aprile dalle 15 alle 18 in  piazza Sofia parco Colletta (organizza Gruppo Abele) il primo di 6  appuntamenti di Torino Street, un torneo di calcio a 5 di strada rivolto  ai giovani dai 14 ai 17 e dai 18 ai 22 anni.
Le regole della manifestazione saranno quelle che Uisp applica nei  tornei di strada e si svolgono nelle periferie e nelle aree di disagio
sociale della Città, atte a promuovere lo spirito di squadra, la  cooperazione,  la conoscenza, il confronto corretto e la lealtà.
Ogni partita prevede la pratica del “primo tempo”, un momento di  conoscenza pre-partita tra i giocatori e l’assenza di un arbitro. Il  ruolo viene affidato da parte degli atleti ad un “responsabile del  gioco”, che in caso di comportamenti o azioni scorrette decide insieme
ai capitani delle squadre come risolvere la situazione. “I tutor di  gioco” sono educatori, che fuori dal campo affiancano e sostengono i  responsabili delle squadre nelle loro scelte.
Torino Street aderisce a “7 giorni per il futuro” settimana di eventi ed  iniziative di contrasto alla povertà educativa, nell’ambito della  campagna “Illuminiamo il futuro” promossa da Save the Children.
I successivi appuntamenti si terranno nei luoghi di incontro dei  Progetti di educativa di strada, al parco Dora 21 aprile, in via  Carmagnola 28 aprile, via Artom 12 maggio, via Romita 21 maggio presso la Scuola primaria Gobetti, parco del Valentino 26 maggio con le finali
del torneo. Le magliette e i premi sono stati offerti dalla Scuola Primaria Piero
Gobetti.

Mattarella fa il punto su migranti, digital economy e sicurezza

mattarella 22Con il Presidente della Repubblica Federale di Germania Joachim Gauck

Giornata torinese per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Presidente della Repubblica Federale di Germania Joachim Gauck. I due capi di stato partecipano alla seconda edizione dell’Italian-German High Level Dialogue,  al Teatro Regio di Torino. L’iniziativa congiunta è organizzata su iniziativa della Presidenza della Repubblica italiana e della Repubblica Federale di Germania, sotto l’egida dei rispettivi  Ministeri degli Esteri e il coordinamento da parte italiana dell’ISPI, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. L’Italian-German High Level Dialogue si propone di  rafforzare i rapporti italo-tedeschi e il dialogo fra le personalità dei due Paesi. I temi in discussione sono i flussi migratori,  digital economy e le minacce alla sicurezza causate dal terrorismo e dai  conflitti internazionali. I due presidenti a Palazzo Madama per visitare la mostra sull’Ermitage e per la cena di gala.

La "Bella stagione" in piazza Carlo Felice

AL GIARDINO FORBITO SAMBUY
carlo felice2
 

 “Bella stagione”, la primavera forbita dei Giardini Sambuy presenta l’inaugurazione della rassegna musicale proposta dal Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino fino alla fine di maggio, tutti i sabati.  Fedele alla sua vocazione, il gazebo dei giardini torna a vibrare e ospita alle ore 18 il primo concerto del variegato programma con “ffforttissimo Guitar Quartet” eseguito da Arturo Mariotti, Daniele Ligios, Paolo Bianchi, Cristiano Arata – chitarra. Scuola: Dora Filippone. Alle ore 17.30 con Giardino forbito presenterà il calendario del Conservatorio il direttore Marco Zuccarini con il presidente Valentino Castellani, in un confronto costruttivo sul futuro e sulle possibili felici e rinnovate sorti di uno dei giardini più storici della città con una rappresentanza di residenti e il comandante Polizia municipale sezione Centro Maurizio Berini, il presidente della Circoscrizione 1 Massimo Guerrini, l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta, un rappresentante di Consulta per la valorizzazione dei beni culturali e artistici di Torino e il sindaco Piero Fassino, che assisterà a seguire il concerto.  Nell’ambito del programma “sostenibilità e cultura” di Giardino forbito già dalle ore 15, i Giardini Sambuy saranno animati dal progetto #TorinoaLED che inizia qui una serie di appuntamenti, sparsi per la città, per far conoscere da vicino il nuovo sistema di illuminazione a LED, e alle ore 15.30 dall’incontro “Donne forbite, appuntamenti in giardino” tra Enrica Tesio e Vittoria Baruffaldi. Presentando Esercizi di meraviglia – fare la mamma con filosofia (Einuadi) e La verità, vi spiego, sull’amore (Mondadori), Vittoria e Enrica dialogano sull’esperienza di essere donne madri amiche e scrittrici nei tempi moderni. Da ottobre 2015 l’associazione culturale Giardino Forbito, patrocinata e sostenuta dalla Circoscrizione 1 e dall’assessorato all’Ambiente, dalla Fondazione Torino Smart City e dalla Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino, prova a dare una risposta alla necessità di riqualifica degli storici Giardini davanti alla Stazione Porta Nuova di Torino, sala d’attesa e salotto prestigioso della città. Lo fa con un concept innovativo, inclusivo e etico, nato per promuovere stili di vita e consumi consapevoli, invitando contemporaneamente alla sostenibilità e alla cultura con una proposta trasversale e partecipata da tutte quelle realtà cittadine e del territorio in filosofia e già attive.

carlo felice1

PROGETTO TORINO A LED – Il Progetto Torino a Led consiste nella sostituzione di 55mila lampade, pari al 55% dei lampioni dell’illuminazione pubblica attualmente in funzione su tutto il territorio cittadino. Le luci a led, con metà della potenza impiegata rispetto a una lampada tradizionale, consumano un terzo di energia in meno e offrono una maggior resa, abbattendo l’inquinamento luminoso. Questa nuova tecnologia non è soltanto un cambiamento strutturale importante, grazie al quale il risparmio energetico sarà evidente già dalle prime accensioni, ma è anche un salto culturale, un cambiamento nelle abitudini che riveste ogni aspetto della nostra esistenza. In aggiunta si sta investendo molto sull’analisi dei consumi di numerosi edifici, uffici, scuole e luoghi di aggregazione della città, affinché altrettanti numerosi siano gli interventi di efficientamento energetico”. A oggi sono state sostituite oltre 40mila lampade, con un risparmio nei costi energetici di 3,3 milioni di euro. Entro pochi mesi il programma sarà portato a termine.

 

BIOGRAFIE DELLE SCRITTRICI:
Vittoria Baruffaldi, nata a Torino nel 1977, è professoressa di filosofia e storia al liceo. È autrice del blog La filosofia secondo babyP, nato come riflessione filosofica sulla maternità. Ha pubblicato qualche racconto su riviste, tra cui «Inutile» e «Nazione Indiana».
Enrica Tesio, blogger e scrittrice torinese, ha due figli e due gatti, e ha un mutuo.
Laureata in Lettere con indirizzo cinematografico, fa la copy da quando aveva vent’anni. Nel 2015 è uscito per Mondadori La verità, vi spiego, sull’amore.
 

(foto: il Torinese)

La "lezione" di Cavallero e la rivoluzione sbagliata

tosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Uscito il film di Lizzani “Banditi a Milano” corsi a vedere uno straordinario Gian Maria Volontè che lo rappresentava, “rubando” dai vecchi compagni di Barriera notizie ed aneddoti sul personaggio. Tutti arrabbiati con lui. Da “rivoluzionario” a rapinatore ed assassino

ll 26 settembre 1967 cenato con i miei, il telegiornale diede la notizia dell’ arresto di Pietro Cavallero. Mio padre scuotendo la testa disse lapidario : doveva finire così, non mi è mai piaciuto. Non capii, non conoscendolo, Uscito il film di Lizzani “Banditi a Milano” corsi a vedere uno straordinario Gian Maria Volontè che lo rappresentava, “rubando” dai vecchi compagni di Barriera notizie ed aneddoti sul personaggio. Tutti arrabbiati con lui. Da “rivoluzionario” a rapinatore ed assassino. Non c’entrava nulla la politica, il PCI,  lui era un ambizioso che aveva tragicamente sbagliato.  Potremmo dire senza ma e senza se. Per questo appena ho saputo che all’ Anatra zoppa si presentava il libro di Claudio Bolognini  “I ragazzi della Barriera” mi sono subito  fiondato. Leggendo prima il libro. Scorrevole amore per il dettaglio e pregevole l’idea dell’io narrante. cavallero barriera

Frugale cena con l’autore dove mi ha colpito la battuta di un insegnante organizzatrice della presentazione : leggendo il libro si parteggia quasi per La Banda Cavallero…non avessero ammazzato…L’autore ha sostenuto la sua equidistanza,  ed io ho apprezzato molto il suo ricercare sul posto i luoghi di Barriera,  dalla Motori alla Stura. Ma Pietro Cavallero non mi è mai stato simpatico e continua ad essermi antipatico.  In particolare un episodio raccontatomi e parzialmente presente  nel libro. La polizia non capiva come questa banda si procurava le armi, intuendo si trattasse di una banda non tradizionale.  Infatti Pietro Cavallero chiedeva un contributo economico per comprare armi da mandare a patrioti algerini. Ma teneva per sé una parte per le rapine. Più che un azione politica era una presa in giro. Dopo hanno voluto e saputo dare motivazione politica ad atti di sola violenza ed uccisione. Leggendo ho capito fino in fondo il disappunto di mio padre che per contrastare il padrone scioperava , il più delle volte da solo,  non concedendo la rivolta sociale con le rapine. Un libro da leggere.

Migliori servizi e rigore della spesa per il rilancio di Torino

palazzo civicoPaolo Greco: “La nostra città ha perso la propria identità. La crisi di questi anni ha toccato tutti quanti e per risollevarci non basta puntare solo sul Turismo e Cultura. Non dobbiamo e non possiamo dimenticare l’impronta industriale e manifatturiera”

Le sue idee sono chiare e precise, la sua politica è riassumibile in tre punti principali: rigore nella spesa, aumento del numero di asili, abbattimento del caro mensa e una maggiore sicurezza in città. Con questi obiettivi, Paolo Greco, Udc,si ripropone al Consiglio Comunale. Già membro della Commissione Bilancio, vicepresidente della Commissione Commercio e membro della Commissione Controllo di Gestione,  che è l’unica commissione guidata dal centro-destra.

Proviamo a fare un bilancio della città, quali sono i cambiamenti più significativi?
La nostra città ha perso la propria identità. La crisi di questi anni ha toccato tutti quanti e per risollevarci non basta puntare solo sul Turismo e Cultura. Non dobbiamo e non possiamo dimenticare l’impronta industriale e manifatturiera, la Fiat ha dato un posti di lavoro e stipendi. Adesso è necessario ridare valore anche al Politecnico, un tempo, ancor prima di laurearsi, i giovani trovavano un posto di lavoro nelle nostre industrie.  Un altro grave problema sono i costi delle mense negli asili, a Torino il prezzo medio é di circa 120€ al mese, somma tra quelle più alte d’Italia se si  pensa che in città come Roma o Napoli il costo varia di 50-60 euro.greco

Cosa si può fare per risolvere queste problematiche?
Bisogna insistere con la riduzione del debito, è necessaria una riqualificazione cittadina e dei centri urbani, fornendo ai cittadini migliori servizi a partire dai trasporti. Primo fra tutti un miglior collegamento da Caselle con altre città europee, senza doversi spostare fino a Milano. Incentivare i giovani allo studio, molti abbandonano gli studi già dalla terza media. É necessario inoltre garantire maggior sicurezza ai cittadini, istituendo magari la figura del poliziotto di quartiere. Io non nascondo che questa città stia attraversando un periodo difficile, ma io credo molto nel mio lavoro, io stesso sacrifico la maggior parte del mio tempo per dedicarmi alla politica e per cercare di capire quali siano le difficoltà e ciò che posso fare per impegnarmi a risolvere, dove possibile, i problemi. Il consigliere comunale deve essere un punto di riferimento per i cittadini.

 

Roberta Perna