Aprile 2016- Pagina 21

ORGOGLIO TORINO. IDEE E PROPOSTE DEL PD

Sabato 16 aprile 2016, presso l’Environment Park di TORINO (via Livorno, 60), il
Partito Democratico Metropolitano di Torino organizza un incontro pubblico dal titolo
fassino 33
Spiega il Segretario del PD di Torino Fabrizio Morri: “Sabato illustreremo quello che è il nostro contributo al programma di Piero Fassino. Il nostro partito, la segreteria metropolitana e i Forum tematici hanno lavorato in questi mesi in stretto contatto con il Comitato elettorale di Fassino, gli assessori della Giunta comunale e gli esperti coinvolti, per individuare le priorità programmatiche. Torino è cambiata, quello che ora serve è avere il coraggio di continuare a cambiare, il coraggio di valorizzare quanto è stato fatto negli ultimi anni e che ha cambiato l’immagine della nostra città. Per questo ho chiesto al vice sindaco Elide Tisi, capolista del PD, di aprire la serie degli otto interventi programmatici in cui si articolerà la mattinata: vogliamo partire dai temi sociali, il welfare, l’attenzione per i più deboli, per poi approfondire una serie di macrotemi
sui quali il PD ha elaborato un proprio contributo di idee e proposte”.

Contabilizzazione del calore: obbligo e opportunità

I CONSIGLI DI CONFABITARE
E’ stata stabilita una scadenza, il 31 dicembre 2016, entro la quale tutti gli impianti centralizzati dovranno dotarsi di contatori di calore

 Thermometers

Con il D.Lgs 102/14, decreto di recepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica è stato introdotto in Italia l’obbligo di installare sistemi di contabilizzazione del calore.

Cosa significa? 

Significa che è stata stabilita una scadenza, il 31 dicembre 2016, entro la quale tutti gli impianti centralizzati dovranno dotarsi di contatori di calore.Si tratta di sistemi che consentono di calcolare il calore effettivamente erogato da un impianto ad un appartamento o anche ad un singolo corpo scaldante (ad es. radiatore). Questo intervento va valutato di volta in volta da un tecnico competente ed ha un certo costo, che varia in funzione delle dimensioni dell’impianto ed è a carico dei condomini.Va subito detto, però, che lo scopo finale di tale obbligo è quello diminuire i consumi e di premiare l’efficienza energetica. Per questo va visto non solo come un spesa imposta, ma anche come un buona opportunità di risparmio economico (sul medio periodo) e di miglioramento del benessere interno della propria abitazione. Ad oggi la situazione riscontrata nei condominii in cui tale accorgimento tecnico è assente (quasi la totalità di quelli costruiti da più di dieci anni) la ripartizione della spesa viene effettuata in base al calcolo dei millesimi (il quale avviene in base al valore dell’appartamento, e non in base al suo consumo). Questo meccanismo è totalmente disincentivante nei confronti di un comportamento virtuoso, dal momento che non si avrebbe nessun vantaggio percepibile nel ridurre i consumi (ad esempio abbassando la temperatura interna), dal momento che si avrebbe sempre la medesima percentuale sul consumo totale. Considerando questo comportamento per ogni condomino si ha un generale aumento dei consumi ed una generale insoddisfazione circa i costi e le prestazioni dell’impianto. Si sta, purtroppo, ancora pagando lo scotto di impianti centralizzati che, non consentendo di personalizzare le impostazioni di utilizzo né di risparmiare, hanno diffuso un malcontento tale per cui, pur con tecnologie impiantistiche molto più evolute rispetto a venti anni fa, si è giunti, comunque, alla realizzazione di edifici nuovi con impianti inefficienti (“caldaiette” murali istantanee, magari all’esterno) e al distacco dagli impianti centralizzati in quelli esistenti.

Come bisogna regolarsi?

Il concetto di pagare per quanto effettivamente si consuma è di per sé molto chiaro e, in generale, desiderabile, ma per far sì che questo abbia effetto bisogna affiancare al sistema di contabilizzazione anche uno di termoregolazione. Ciò vuol dire mettere in condizione ogni condomino di regolare la temperatura nella propria abitazione, non consentendo superamenti della temperatura di comfort. Ciò significa, inoltre, non tollerare calore inutile per poi doverlo anche pagare direttamente. Viceversa chi vorrà tenere una temperatura maggiore (entro i limiti consentiti dalla legge: 20 + 2 °C) potrà farlo accettando di pagare di più. Quindi il sistema vincente è formato da due funzioni: contabilizzazione e termoregolazione.

riscaldamento termosifone

In cosa consiste l’intervento di adeguamento, in pratica?

Il sistema di contabilizzazione può essere di tipo diretto o indiretto. Nel caso in cui l’impianto abbia già una struttura tale per cui sia possibile contabilizzare intere zone (appartamenti), si parla di sistema diretto in cui viene calcolata l’energia termica effettivamente assorbita dall’appartamento. Nel caso in cui, invece, il sistema sia distribuito per colonne (tipico dei vecchi impianti a radiatori), allora bisogna procedere ad installare dei ripartitori su ogni singolo radiatore. In questo caso si parla di sistema indiretto, perché non viene calcolata l’energia spesa, ma solo la quota che compete a quel radiatore. Ovvero viene ripartita la spesa totale per ogni singolo radiatore attraverso i ripartitori. Nel caso di radiatori, la termoregolazione più efficace è costituita da valvole termostatiche che vanno installate al posto dell’attuale detentore (manopola di chiusura del radiatore). Nei casi più fortunati in cui il detentore installato sia compatibile è possibile installare solamente la testina termostatica. Il resto degli interventi va fatto in centrale, in cui verrà installato un conta calorie generale per contabilizzare il calore in uscita e nella quale vanno riviste le pompe di distribuzione. Anche i consumi elettrici della centrale potranno abbassarsi sensibilmente, in virtù del nuovo comportamento dell’impianto con il sistema di regolazione. Un aspetto interessante da sottolineare per la ripartizione dei costi è che esiste una normativa tecnica, recentemente aggiornata, di riferimento: la UNI 10200, che prevede la definizione di una quota fissa (che tiene conto dei costi di gestione e delle dispersioni) e di una variabile, in funzione dei consumi (forniti dall’impianto di contabilizzazione). Un aspetto da non sottovalutare, però, è quello di una giusta valutazione della spesa comune. Infatti potrebbe succedere che, sebbene si verifichi un calo della spesa complessiva dei consumi da parte del condominio, qualche condomino veda i propri costi crescere. Questo è possibile laddove, a parità di tipologia di strutture dell’edificio (pareti e finestre uguali per tutti), alcuni appartamenti risultino maggiormente esposti e quindi più disperdenti. Un caso tipico è quello degli appartamenti dell’ultimo piano, che presentano notevoli dispersioni attraverso il tetto.

Come comportarsi in questi casi?

L’ideale sarebbe poter affiancare l’intervento di contabilizzazione e termoregolazione con l’isolamento delle superfici possibili. Prima su tutte quella della copertura (il caso ideale è dato dalla presenza di un sottotetto, che consentirebbe interventi di isolamento a costi modici). A conclusione vorrei ricordare che il decreto 102/14 oltre all’obbligo prevede anche delle sanzioni per chi non rispetterà gli obblighi di contabilizzazione con multe da 500 a 2500 euro.

Stefania Benni

Confabitare

Parco giochi a Cavagnolo

cavagnoloInterviene il sindaco Mario Corsato
 

Il Comune di Cavagnolo inaugura giovedì 14 aprile alle ore 15, il nuovo parco giochi. L’impianto è adiacente alle scuole elementari e materna del comune della Città Metropolitana, ed è un intervento importante per rendere il centro ancora a maggior dimensione dei piccoli e dei piccolissimi. Interviene il sindaco Mario Corsato.

Massimo Iaretti

“Feuilleton” nella cornice di Villa Favorita a Giaveno

maffei1L’autrice dialogherà con Riccardo Ghidella, presidente regionale Ucid – Unione cristiana imprenditori e dirigenti

La scrittrice Maura Maffei torna nella Città Metropolitana. Dopo la presentazione a Torino, venerdì 15 aprile, alle ore 21, presenterà il suo libro “Feuilleton” nella cornice di Villa Favorita a Giaveno. Dopo un’introduzione del vice presidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino, l’autrice dialogherà con Riccardo Ghidella, presidente regionale Ucid – Unione cristiana imprenditori e dirigenti, Gruppo Piemonte e Valle d’aosta, che ha scritto la prefazione al romando. Conduce la serata, che ha il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, del Lions Club di Giaveno-Val Sangone e del Centro di assistenza alla vita di Giaveno, Flavio Polledro. La serata contribuirà a raccogliere fondi per il Caav di Giaveno, perché parte del ricavato delle vendite dei libri sarà consegnato dall’editore Davide Indalezio alla Presidente di Giaveno, Teresa Bava

 

Massimo Iaretti

"Le Royaume partagé. La storia degli Stati di Savoia"

bandiera piemonteA Sant’Ambrogio di Susa

Venerdì 15 aprile, alle ore 20.45 a Sant’Ambrogio di Susa verrà presentato il film “Il Regno condiviso. Le Royaume partagé. La storia degli Stati di Savoia”, prodotto da Project Images Film e France3. Il film ripercorre la millenaria storia degli Stati di Savoia, da qualcuno considerati oggi “nazione senza stato”Seguirà un dibattito di approfondimento, moderato da Carlo Comoli e dallo storico Alberto Ballestrazzi, esponenti di Gioventura Piemontèisa, introdoti da Paolo Tonasso. L’ingresso è libero.

 

Massimo Iaretti

Musy, 7 anni a D'Alcalà

tribunaleIl pm Roberto Furlan sostiene che D’Alcalà avrebbe chiesto 20 mila euro da un manager

Sette anni di reclusione e due di casa di lavoro, è la pena inflitta dal tribunale di Torino a Vincenzo D’Alcalà, ritenuto  dagli inquirenti vicino ad ambienti criminali e  processato per un caso di estorsione che coinvolge anche Francesco Furchì,  condannato all’ergastolo per l’omicidio del consigliere comunale Alberto Musy, morto dopo un lungo calvario per le ferite riportate in un agguato. Il pm Roberto Furlan sostiene che D’Alcalà avrebbe chiesto 20 mila euro da un manager, Luca Di Gioia, per conto di Furchì,  indagato per questa vicenda. Di Gioia era stato coinvolto da Furchì nel progetto che non si realizzò, di acquisire la società Arenaways.

(Foto: il Torinese)

Prove tecniche di alleanza tra Regioni del Nord-Ovest per trasporti, economia e sviluppo

Gli Stati generali della logistica del Nord-Ovest, organizzati a Novara dalle Regioni Piemonte, Lombardia e Liguria per presentare un sistema integrato ed unitario in grado di competere con quelli dell’Europa settentrionale, hanno sancito un protocollo d’intesa per l’attuazione delle iniziative che i tre enti ritengono strategiche per lo sviluppo del comparto

chiampa regioni

Il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, ha definito il protocollo “una collaborazione tra istituzioni che deve diventare la chiave di volta per rendere forte e credibile fin da subito un progetto fondamentale per favorire lo sviluppo economico dei nostri territori e dell’Italia intera e sulla quale intendiamo investire e dare continuità, magari estendendola ad altri campi e progetti condivisi”. Chiamparino ha poi voluto puntualizzare che “il fattore tempo è fondamentale per vincere la scommessa di far diventare il Nord-Ovest una piattaforma logistica competitiva con quelle dell’Europa settentrionale. E per non vedere aumentare, ma anzi far diminuire, l’attuale distacco con il Nord Europa, in attesa che diventino operativi i grandi corridoi ferroviari come la nuova Torino-Lione e il Terzo Valico bisogna far funzionare al meglio i collegamenti esistenti, individuando con esattezza i porti liguri che possono meglio intercettare i flussi delle merci e gli interporti piemontesi e lombardi che hanno le maggiori capacità di movimentarle”.

Con Chiamparino il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, i presidenti Roberto Maroni (Lombardia) e Giovanni Toti (Liguria)  confermano il comune intendimento, in linea con la programmazione nazionale contenuta nel Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica in corso di approvazione definitiva, per la promozione della macroarea logistica del Nord- Ovest italiano lungo gli assi multimodali europei di interconnessione Est-Ovest (Corridoio mediterraneo) e Nord-Sud (Corridoio Reno–Alpi e Scandinavo-Mediterraneo) e con lo sbocco al mare mediante la portualità ligure ed i porti fluviali di Cremona e Mantova.

“Facciamo tutto questo perchè crediamo nella macroregione del nord-ovest – ha sostenuto Maroni – La Lombardia ha una concentrazione fortissima nell’area della logistica e necessita un piano di sviluppo che permetta di affacciarsi sul mare. Non dimentichiamo che la quasi totalità delle nostre merci passano da Rotterdam e non da Genova. Bisogna invertire questa tendenza e per questo motivo Lombardia, Liguria e Piemonte sono pronte ad andare al di là dei confini regionali”.

“Sulla logistica siamo il fronte del porto in Italia – ha dichiarato Toti – Da decenni quest’area ha una responsabilità in più, è la locomotiva di Italia. Oggi intendiamo rafforzare la nostra collaborazione in termini pragmatici. Perchè il mondo non aspetta: a Genova ieri è entrata in porto la prima nave proveniente dell’Iran dopo la fine dell’embargo, non possiamo aspettare che diventino operativi il Terzo Valico o la Torino-Lione. Bisogna partire subito con ciò che si può fare insieme, prevedendo tappe intermedie”.

Il ministro Delrio ha sottolineato che con questa intesa “il nord-ovest è un esempio per il Paese, e saluto con favore il coraggio di questi tre presidenti. Lo proporrò anche all’area del nord-est e alle cinque aree logistiche del Mezzogiorno. L’inefficienza costa all’Italia tra i 40 e i 50 miliardi di euro. Fare sistema significa invece costituire l’elemento chiave per un vero sviluppo e oggi da qui viene un segnale molto forte per tutto il Paese. L’Italia può essere il pontile dell’Europa. Piemonte, Lombardia e Liguria dimostrano nei fatti che alleanze tra istituzioni e imprese sono possibili”.

Numerosi gli obiettivi contenuti nel protocollo. Sintesi Testo completo 
www.regione.piemonte.it
 

Le incisioni di Ubaldo Rodari in mostra alla Salita dei Frati  di Lugano

“E’ lo stravolgimento e il ribaltamento di molte delle tecniche apprese che a mio parere giustificano il linguaggio dell’incisione, passando per la necessaria e vitale reinterpretazione al fine di dare forma a ciò che, come un’ombra, si è depositato a livello intellettuale”.

lugano

Ubaldo Rodari, autore della 95.a incisione dell’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico di Novazzano, comune svizzero del Canton Ticino, nei pressi di Mendrisio, espone alcune opere a Lugano nel Portico della Biblioteca della Salita dei Frati. La mostra , aperta sino al 7 maggio, è visitabile negli orari di apertura della Biblioteca ovvero tutti i giorni mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 14.00 alle 18.00 e il sabato dalle ore 9.00 alle 12.00. L’artista che vive e opera a Verbania, è il direttore artistico dell’associazione Il Brunitoio , con sede presso la Sala Esposizioni dell’ex Cappellificio “Panizza” a Griffa (Vb) per la quale cura esposizioni di grafica, disegno e fotografia di autori moderni e contemporanei, organizzando anche incontri letterari e di approfondimento in campo musicale. Un circolo di estimatori dell’arte grafica – quello sulla spondalugano arte piemontese del lago Maggiore –  del tutto simile, per finalità e caratteristiche, all’Atelier di Novazzano che quest’anno l’ha accolto per incontrare il pubblico ticinese sabato 9 aprile alle nella sala di lettura della stessa biblioteca. In un suo scritto svela l’emergere di una passione crescita nel tempo e che sempre più ha preso ispirazione dai luoghi della vita, tra monti e lago: “Spesso mi sono chiesto e ho provato a ricordare quando e come fosse nato dentro di me l’interesse per l’incisione. Forse devo partire da ricordi molto lontani,interpretando i toni e i mutamenti dell’ambiente acquatico. E’ lo stravolgimento e il ribaltamento di molte delle tecniche apprese che a mio parere giustificano il linguaggio dell’incisione, passando per la necessaria e vitale reinterpretazione al fine di dare forma a ciò che, come un’ombra, si è depositato a livello intellettuale”.

Marco Travaglini

Al congresso mondiale degli architetti nel paesaggio di Torino si scopre anche la periferia

L’evento apre il dibattito sulla centralità del paesaggio nello sviluppo del Paese

TORINO LINGOTTO GRATTACIELO

lingotto bandieraSi svolge al Centro Congressi Lingotto di Torino dal 20 al 22 aprile 2016 il 53° Congresso Mondiale IFLA – International Federation of Landscape Architects, il più importante appuntamento internazionale dedicato al paesaggio che porta nella città italiana oltre 1.000 professionisti provenienti da tutto il mondo. Obiettivo finale è rimettere il paesaggio, la sua tutela e la sua trasformazione, al centro del dibattito ambientale e culturale in quanto elemento integrante dello sviluppo di un paese: migliora la qualità di vita, rende più attrattivi i territori e dunque ne favorisce il loro sviluppo economico. Solo in Italia nel 2014 il settore ha fatturato 1,2 miliardi di Euro (cifra complessiva stimata per il “sistema verde”) e coinvolto 120.000 persone.

Tema scelto per il congresso è Tasting the Landscape inteso come assaporare, gustare, provare: un significato che rimanda alla dimensione sensibile dei luoghi, invitando a non dimenticare gli aspetti emozionali e percettivi del paesaggio. Il titolo scelto pone l’accento sul progetto di paesaggio come strumento di produzione di qualità, di benessere, di risorse, di beni comuni e sul ruolo centrale del paesaggista nei processi di qualificazione e rigenerazione di luoghi e territori. Il focus dei lavori è sullo spazio peri-urbano, cioè quel luogo di confine tra città e campagna in cui si gioca buona parte della sfida di sostenibilità per le città del nuovo millennio. Temi che sono affrontati da relatori di primo piano tra cui Carlin Petrini, Saskia Sassen, Pietro Laureano e Raffaele Milani.GRAN MADRE

IFLA2016 è organizzato da AIAPP – Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, rappresentante di IFLA in Italia, in collaborazione con la Città di Torino. AIAPP è dal 1950 il punto di riferimento nel nostro Paese per i temi legati all’architettura del paesaggio. È formata da circa 800 professionisti che si occupano della conoscenza, analisi, conservazione attiva, progettazione e gestione degli spazi aperti, dal giardino al parco al paesaggio. La Presidente è Anna Letizia Monti.

Partner di IFLA2016 sono Regione Piemonte, Politecnico di Torino, Turismo Torino e Provincia; con il contributo della Compagnia di San Paolo. Golden sponsor sono Smat, Vannucci Piante e Kompan; bronze sponsor sono Agrinsieme, Proludic, ALL+ e Hunter; sponsor tecnico è Volo 2006.

Inoltre il Congresso gode del patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; inoltre ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica come segno di rappresentanza all’importante evento.

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Per il Congresso del 2016 è prevista la presenza di architetti del paesaggio provenienti da oltre 60 Paesi (dalla nuova Zelanda all’Argentina, dalla Cina alla Norvegia) in rappresentanza di Associazioni nazionali riunite nella rete IFLA (IFLA Europe, IFLA Americas, IFLA Africa, IFLA Asia-Pacific) e inoltre ad architetti, agronomi, ingegneri, tecnici delle Pubbliche Amministrazioni europee, politici e amministratori. La partecipazione è a pagamento previa iscrizione; la lingua ufficiale è l’inglese con traduzione simultanea. Per buona parte dei materiali congressuali è la modalità paperless cioè con un limitatissimo utilizzo di carta: i congressisti dispongono di un badge dotato di QR Code attraverso cui possono accedere a tutti i contenuti. Nella tre-giorni di lavori si intende mostrare la più ampia diversità di approcci ed esperienze a tutte le scale, grazie ai progetti presentati e selezionati attraverso un’ampia call for paper internazionale a cui hanno preso parte oltre 750 ricercatori e professionisti; di questi ne sono stati selezionati 80, presenti al lingotto grattacieloCongresso. Il Congresso sarà articolato in quattro aree di lavoro: Sharing Landscapes, incentrata sulla produzione di risorse alimentari in ambito urbano e peri-urbano; Connected Landscapes, su come generare nuove economie attraverso la valorizzazione e il cambiamento di luoghi e territori; Layered Landscapes, che indaga paesaggi stratificati, della storia remota e anche recente che possono diventare luoghi per sperimentare strategie e pratiche innovative di fruizione e condivisione; Inspiring Landscapes, dedicata alla costruzione di immaginari collettivi e alla tutela attiva di patrimoni poetici e culturali condivisi. Tra le iniziative in programma anche uno spazio per gli studenti e i professionisti più giovani, protagonisti di una sezione young che prevede anche la Charrette internazionale, un concorso di progettazione “sul campo” che si svolge dal 16 al 19 aprile con 50 studenti provenienti da dieci università americane, europee e asiatiche.

Nei due giorni precedenti il Congresso si svolge a Torino, presso il Borgo Medievale, il World Council, incontro ristretto dei rappresentanti della Federazione Mondiale dei Paesaggisti (IFLA) per stabilire le politiche e le attività internazionali. Il Congresso inoltre si apre alla città con gli appuntamenti di Paesaggi Metropolitani, programma off che mira ad avvicinare il pubblico ai temi del paesaggio, a cui Torino è da sempre legata: non è un caso infatti che IFLA2016 si svolga a Torino, città che di recente ha ricevuto il riconoscimento MAB Unesco per il Parco Collina Po ed è stata definita dall’architetto Le Corbusier “la città con la più bella posizione naturale al mondo”.

(Foto: il Torinese)

Ladro trovato con orologio degli Agnelli da 200mila euro

la mandriaE’ uno dei presunti responsabili del furto avvenuto il mese scorso nel parco della Mandria a casa di donna Allegra

Un uomo kosovaro di 42 anni è stato arrestato a Desenzano del Garda. E’ uno dei presunti responsabili del furto avvenuto il mese scorso nel parco della Mandria a casa di Allegra Agnelli, vedova di Umberto Agnelli e madre di Andrea, presidente della Juventus. .E’ stato fermato dai carabinieri durante un controllo. Sulla sua auto  hanno trovato un orologio di proprietà della famiglia Agnelli, del valore di circa 200mila euro.